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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Horrid - Sacrilegious Fornication
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( 2047 letture )
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A distanza di otto anni dall’ultimo full intitolato Rising From The Hidden Spheres, e dopo due anni dall’uscita della raccolta The Final Massacre, i nostrani e storici Horrid tornano sul mercato con il nuovo Sacrilegious Fornication tramite la Dunkelheit Produltionen. Il disco, registrato nei leggendari Sunlight Studios di Stoccolma, oltre a presentarci una formazione in parte rinnovata, vede anche la presenza come ospite speciale del mitico Joahn Jansson (Interment, Dellamorte, ex-Centinex ed altri).
I fan della band in questione, specialmente chi li segue dal lontano 1989, sapranno benissimo a cosa si va incontro quando si parla degli Horrid: puro e semplice death metal ispirato principalmente alla scuola svedese. Nonostante il rinnovo della line-up, i Nostri non hanno affatto cambiato le carte in tavola, ma si dimostrano decisi a proseguire la via intrapresa anni fa. Zero innovazioni quindi, dato che ci troviamo sempre al cospetto di un death metal molto quadrato e che non si getta mai in progressioni articolate, ma che, come da tradizione, preferisce arrivare dritto al sodo. I brani infatti sono composti principalmente da riff tanto semplici quanto funzionali, arricchiti qua e là da un tocco melodico che rende determinati passaggi più memorabili, come si può sentire in Vortex of Primordial Chaos, Demonic Sadocarnage, Blood on Satan’s Claw o The Fire of Impenitence (brano in cui presenzia Johan Jansson). Grazie ad un giusto compromesso tra parti più violente sorrette dal buon lavoro alla batteria di Riccardo e sezioni più lente, i brani scorrono senza problemi, nonostante qua e là ci siano dei cali di tensione che comunque non vanno ad intaccare più di tanto il giudizio complessivo. Sicuramente un po’ di varietà e dinamismo in più avrebbero reso l’opera meno monotona, ma tutto sommato il disco funziona anche così, dato che, per assurdo, le cose che maggiormente convincono del lavoro sono la sua semplicità e purezza; non abbiamo nulla di innovativo o di particolare, ed è proprio grazie a questi fattori che l’ascolto risulta essere piacevole e scorrevole, complice anche ad un minutaggio che si aggira sui 34 minuti.
Sacrilegious Fornication quindi, risulta essere un valido e piacevole ritorno, che conferma la voglia di continuare il discorso iniziato nel 1989 da Belfagor e Max, i quali, ancora una volta, regalano ai fan delle sonorità trattate un disco onesto e ricco di passione.
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Non è il mio album preferito degli Horrid, ma si confermano una leggenda del metal nostrano. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Sacrilegious Fornication 2. Vortex of Primordial Chaos 3. Necromancy 4. Demonic Sadocarnage 5. Blood on Satan's Claw 6. The Fire of Impenitence 7. Diocletianic Persecution 8. Goddess of Heretical Perversity 9. Massacra (Hellhammer cover)
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Line Up
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Max (Voce, basso) Belfagor (Chitarra) Riccardo (Batteria)
Musicisti Ospiti:
Johan Jansson (Voce nella traccia 6)
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RECENSIONI |
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