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Johnny Winter - Johnny Winter
( 3924 letture )
Inciso grazie all'ausilio di autentiche leggende del blues come Willie Dixon (contrabbasso) e Walter Horton (armonica), Johnny Winter esce nel 1969 a nome dell'eclettico chitarrista dai lunghi capelli bianchi (perché affetto da albinismo), trascinando l'ascoltatore in un'epoca remota e dalle ambientazioni western. Il vocione blues di Winter e le sonorità a tratti quasi country si mescolano ad un hard-blues di vecchio stampo, molto rilassato e abbellito da morbidi giri chitarristici durante tutti i trentaquattro minuti abbondanti della sua durata.

Il buon Winter è eccellente nel mettere in mostra copiose melodie di chitarra, catalizzandole in lunghissimi e trepidanti solismi (I'm Yours & I'm Hers, Be Careful With A Fool lo dimostrano sin dall'inizio) ai quali antepone la presenza costante e statuaria della voce; i ritmi sono soft, lenti e suadenti, in determinati passaggi privati addirittura della chitarra elettrica ed affidati all'acustica, peculiarità che ricrea delle sensazioni da saloon assai gradevoli (Dallas, When You Got a Good Friend). La presenza combinata di strumenti come l'armonica, il sassofono, la tromba ed il contrabbasso contribuisce come ovvio a attuare un'atmosfera che sa di antico e che si articola in un blues-rock pacato e tranquillo (Mean Mistreater, Back Door Friend), a tratti malinconico.
Tra i pezzi più significativi e coinvolgenti spicca Leland Mississippi Blues, un blues abbastanza classico in avvio che poi sfocia in brevi e ribollenti accelerazioni ritmiche nella sua parte centrale; Good Morning Little School Girl è anch'essa più movimentata rispetto agli standard portanti del platter, oltre che alimentata da giri di chitarra più vivaci e decisamente positivi. Lo spettro sonoro dell'opera è completato dalla docile I'll Drown In My Tears, una ballata accompagnata da piano e sassofono nella quale si colgono le sensazioni di una serata a luci basse in qualche locale notturno sperso nelle vaste pianure americane.

Johnny Winter, release che faceva seguito a The Progressive Blues Experiment, è un disco elegante e raffinato, nel quale è già possibile cogliere tutte le abilità del suo fautore con la chitarra slide: per quanto suoni datato e indirizzato fortemente agli amanti di sonorità remote, infatti, offre certi spunti melodici e chitarristici davvero all'avanguardia, per certi versi ancora al passo coi tempi. La cospicua orchestrina di cui Winter si circonda arricchisce il tutto con performance precise e mai invasive, puntellando il ruolo centrale della sua voce profonda e della sua chitarra onnipresente; il risultato, seppur non ancora ai livelli ottimali che l'artista raggiungerà in seguito, è più che eccellente e va a costituire un tassello importante nella storia del proprio genere.



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
74.85 su 14 voti [ VOTA]
mauroe20
Giovedì 19 Marzo 2020, 16.12.56
12
a quando gli altri capolavori...
Fabio Rasta
Venerdì 29 Novembre 2019, 10.43.22
11
Commentare i vari dischi di JOHNNY WINTER avrebbe senso fino a un certo punto. La sua proposta di solito, o ti piace o non ti piace. Il suo Blues Rock macchiato di Southern, si mantiene sempre su livelli eccellenti, e che sappia io, non si discosta mai dalla sua filosofia. Cambia gli arrangiamenti, elettrico, acustico, slide, fingers, arpeggio, schitarrata, ma sempre JOHNNY WINTER resta. Indimenticato ed inarrivabile x chi ama queste sonorità.
Silvia
Domenica 24 Marzo 2019, 12.08.10
10
Artista straordinario e uno dei miei chitarristi preferiti
GRC
Domenica 24 Marzo 2019, 11.51.17
9
Album bellissimo. Johnny Winter dopo Stevie Ray Vaughan (mio artista blues in assoluto preferito) resta il mio artista blues bianco preferito.
Philosopher3185
Mercoledì 6 Febbraio 2019, 23.31.54
8
Ottimo chitarrista Rock Blues..molto debitore di Muddy waters e del demoniaco e misterioso Robert Johnson.
Rob Fleming
Sabato 30 Gennaio 2016, 12.45.16
7
Uno dei più grandi chitarristi blues di ogni tempo. Questo è uno dei suoi migliori. 90
Cermine
Giovedì 17 Luglio 2014, 17.04.40
6
RIP grande Winter
Carmine
Sabato 7 Giugno 2014, 10.00.55
5
Gran bel disco per chi ama il blues!
The Thrasher
Martedì 3 Giugno 2014, 22.02.11
4
Grazie Fabio!
hm is the law
Martedì 3 Giugno 2014, 20.02.19
3
Doveroso omaggio as Johnyy Winter. Bella recensione Rino!|
LORIN
Lunedì 2 Giugno 2014, 16.16.54
2
Ho diversi suoi dischi ma non questo. L'ho visto in concerto al TrasimenoBlues e mi piacque parecchio.
LAMBRUSCORE
Lunedì 2 Giugno 2014, 11.56.04
1
Ce l'ho perché era in allegato con una rivista, enciclopedia del grande rock, mi sembra si chiamasse, devo riascoltarlo per dire la mia...
INFORMAZIONI
1969
Columbia Records
Rock/blues
Tracklist
1. I'm Yours & I'm Hers
2. Be Careful With A Fool
3. Dallas
4. Mean Mistreater
5. Leland Mississippi Blues
6. Good Morning Little School Girl
7. When You Got a Good Friend
8. I'll Drown In My Tears
9. Back Door Friend
Line Up
Johnny Winter (Voce, Chitarra)
Elsie Senter (Cori)
Carrie Hossel (Cori)
Peggy Bowers (Cori)
Edgar Winter (Tastiere)
Tommy Shannon (Basso)
Willie Dixon (Contrabbasso)
Stephen Ralph Sefsik (Sassofono)
Norman Ray (Sassofono)
A. Wynn Butler (Sassofono)
Walter "Shakey" Horton (Armonica)
Karl Garin (Tromba)
Uncle John Turner (Percussioni)
 
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