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The Michael Schenker Group - The Michael Schenker Group
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Se si dovesse fare un elenco delle band che hanno ottenuto successo e notorietà, ma non in misura adeguata a quanto hanno espresso, il Michael Schenker Group sarebbe certamente nel novero. Attraversati gli anni 70 con un discreto successo personale e di gruppo (Scorpions, U.F.O.) e messa la sua impronta su un certo chitarrismo d'elite, Michael Schenker attaccò gli anni 80 portandosi appresso l'esperienza di lungo corso già accumulata a dispetto di un'età non certo avanzata e la voglia di dire qualcosa di più personale, svincolata dai legacci di una band in cui altri potessero pesare quanto o più di lui. Ciò anche a causa del fatto che nei gruppi di cui sopra lo spazio a disposizione non era più quello di prima. Allestita una formazione di tutto rispetto con Gary Barden nel ruolo di cantante, Mo Foster al basso, ma soprattutto Simon Phillips alla batteria (Phil Manzanera, Asia, Stanley Clarke, Mike Rutherford, Pete Townsend, Jeff Beck, Brian Eno, The Who e tantissimi altri) e Don Airey alle tastiere, diede alle stampe l'album d'esordio intitolato The Michael Schenker Group.
Lavoro molto elettrico e ben costruito anche sulle doti vocali e da frontman di Barden, il quale partecipa massicciamente anche in veste di comnpositore, pur essendo necessariamente datato se ascoltato con orecchie moderne The Michael Schenker Group risulta ancora pienamente godibile nel suo complesso e Michael Schenker un piacere per i cultori. Aperto da Armed and Ready, canzone che diventerà un evergreen del gruppo, il lavoro metteva subito in mostra un riff azzeccato, un buon amalgama ed un assolo che nell'anno di grazia 1980 faceva la sua figura, così come continua a farla a distanza di tanti anni. Cry for the Nations sembra abbassare i toni, per poi salire di prepotenza sulle ali di un altro gran bel riff e con un Barden sugli scudi dal punto di vista dell'irruenza interpretativa. Riuscita, per quanto più leggera nel suo impianto, Victim of Illusion, con le parti di basso maggiormente in evidenza. Chitarra e tastiere (finalmente) a caratterizzare Bijou Pleasurette, con Airey a dare il LA ad un esercizio di stile mediterraneo che forse risulta più interessante oggi di quando è uscito, vista la commistione ormai più che saldata tra metal-rock, classica e suoni folkeggianti. Si rientra di prepotenza nei ranghi con Feels Like a Good Thing, da incensare a prescindere dalla qualità del pezzo in virtù di un assolo che continua a dar punti a moltissimi anche oggi in termini sia di tecnica che soprattutto di gusto; grande hard rock. Altra super-hit con Into the Arena, grande canzone che continua a resistere allo scorrere del tempo senza mostrare segni di usura, dando una lezione di composizione rock di altissimo livello emotivo. Looking out for Nowhere perde forse qualche punto a causa di un ritornello un po' troppo scontato per quanto ben fatto, ed una prova vocale leggermente col freno a mano tirato nel tentativo di interpretare di più la canzone; non è comunque il caso di parlare di filler. Altra situazione acustica -pur con l'aggiunta della presenza della voce- con Tales of Mystery, la quale riporta a certe cose degli U.F.O. ed i cui arpeggi delicati vengono eseguiti sempre con grande maestria. La chiusura affidata a Lost Horizons racchiude il momento più evocativo dell'album (si fa per dire, visto che il brano è lungo oltre sette minuti) con una costruzione oscura e minacciosa che per essere compiutamente apprezzata deve essere rapportata all'anno d'uscita, nel quale cupe canzoni di questo tipo non erano comunissime. Forse il pezzo più maturo del disco e sicuramente quello meno immediato.
The Michael Schenker Group farà di meglio in seguito, ma questo esordio rappresenta un lavoro assolutamente da avere per capire il passaggio dal rock-metal ancora figlio degli anni 70 alla N.W.O.B.H.M., dato che Michael Schenker era qui e rimarrà in seguito molto 70's oriented e quindi lontano dal nuovo, selvaggio chitarrisimo che stava già prendendo piede. Eppure egli si porrà comunque come un modello, influenzando molti di quelli che poi saranno alfieri della modernità. Il disco risente in parte di quel momento storico nelle sue composizioni, se isolato come prodotto a sé da un ascoltatore odierno. Più spazio poteva essere riservato a Don Airey, la registrazione è necessariamente poco incisiva nonostante la produzione affidata a Roger Glover, ma ascoltare riff, arrangiamenti ed assoli targati Michael Schenker era e rimane un piacere immutato. Anche a distanza di quasi trentacinque anni. Grande hard rock e eccellente tecnica, un connubio che è un invito a nozze per ogni appassionato, no?
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Poche volte mi trovo in disaccordo con Raven, questa è una di quelle: \'The M.S.G. Farà meglio in seguito\'. Per me no, questo rimane il suo classico assoluto, vuoi perché ricorda gli UFO più energici, vuoi perché c\'è Don Airey. Escluso ovviamente One Night At Budokan. 90, classico con C maiuscola |
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QUESTO è UN DISCO DA 100 |
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top assoluto, da annoverare nei 20 migliori dischi hard rock di tutti i tempi |
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Sempre bello ascoltare questo album, non mi ha mai convinto solo tales of mister che è una riproposizione di arbory hill gia' presente su Obsession degli UFO, quindi per me è un filler, voto 90 |
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Un album magistrale per uno degli artisti più dotati e personali della storia del rock,festeggia ora i suoi 50 anni di grande musica, e non ha ancora finito di sorprenderci.Peccato che qui siano recensiti solo un paio di dischi. |
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Chitarrista dal tocco unico e dalla musicalità eccezionale, Michael Schenker è un artista che mi ha sempre emozionato, sia quand'era con gli UFO che nella sua carriera solista. Armed And Ready, Tales of Mystery e Lost Horizons le mie preferite di questa sua "opera prima". Voto 88 |
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Album storico, dopo la dipartita dagli UFO per problemi di dipendenze e con Mogg non si pensava uscisse con un tale capolavoro. Uno dei chitarristi più sottovalutati di sempre per colpa del suo rapporto con le dipendeze che è riuscito a concludere solo ultimamente tornando in grande spolvero. Quest'album è un vero classico della storia della musica rock per me merita il massimo dei voti. |
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Ottimo. Armed and ready, Cry for the nations, Into the arena sono pezzi eccezionali. Ma francamente nulla possono contro Tales of mystery che mi piacerebbe sentir cantata da Coverdale e soprattutto quel capolavoro assoluto di Lost Horizons in cui Schenker tocca vette raggiungibili a pochi (e poi mi sembra che anticipi Malmsteen di Marching Out). |
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Col tempo arriveremo a tutto. |
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Michael Schenker's Temple Of Rock hanno già inciso 3 album volevo sapere se avreste intenzione di recensirli? grazie. |
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album spettacolare,perde il confronto solo con one night at budokan,90 li merita |
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buon anno a te cynic ,ricordati che l'heavy metal-hard rock e dintorni e' sopratutto un'emozione personale e scambiarsi consigli cosi' e' base! anche per me ....non si finisce di ascoltare ! ciao a tutti buon metal for all! |
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@ Zagor Written in the Sand lo prenderò sicuramente, grazie del consiglio. Riguardo gli u.f.o la discografia da te citata CE L'HO! che dire "STRATOSFERICI" @ Zagor Buon Anno & Buon Anno a tutti. \m/ HEAVY METAL IS MY RELIGION \m/  |
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disco o cd da avere in rastelliera! cynic oltre ai gia citati cd se riesci prenditi 'written in the sand' di schenker e se puoi i cd degli ufo con lui: 'lights out',phenomenon','obsession','noheavy petting' e 'force it'...oltre al live 'strangers in the night'....schenker alla grande( leggiti pure le recensioni dei cd su metallized)...ciao a te cynic e buon anno a tutti! |
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Ragazzi che disco, che magnifico chitarrista e compositore, che fenomeno! Questo lavoro neanche lo commento, una più bella dell'altra, voglio solo ricordare il boato del pubblico del Palatrussardi (marzo '88) quando dalla sua Flying V partirono le prime note di "Lost Horizon".... per i Def Leppard fu un po' difficile suonare dopo... |
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@CYNIC figurati, è un vero piacere!!!  |
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Il disco in questione è un qualcosa di bellissimo. La band in questione è una di quelle band che hanno scritto della musica con la emme maiuscola, inciso dei dischi inarrivabili ed ha attraversato tutti questi decenni sempre in grande forma. Michael Schenker è un grandissimo musicista e si è sempre avvalso di grandissimi colleghi. |
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@ lux chaos, grazie grazie grazie per il tuo consiglio anche riguardo all'era McAuley Schenker Group li faro miei al più presto possibile partendo proprio da Save Yourself 1989 e poi anche Perfect Timing 1987 & MSG [McAuley Schenker Group] 1992 @ lux chaos, grazie ancora!! HEAVY METAL IS MY RELIGION |
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Grandissimo esordio! Io @Cynic se ti piace il genere ti consiglio di prenderlo, e poi mi permetto di consigliarti, se però apprezzi l'hair/class metal americano, i tre disconi con McAuley al microfono, tre bombe a mano della madosca, con Save Yourself in cima |
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datemi dei consigli per gli acquisti ---> che ne pensate di Built to Destroy "lo compro a scatola chiusa"? io di Michael schenker ho Assault Attack capolavoro, MSG capolavoro, The Michael Schenker Group capolavoro, One Night at Budokan capolavoro!!!!!!!!!!!! Ragazzi grazie anticipatamente. Grande Raven complimenti per la recensione. |
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Spettacolo puro. Voto 89 |
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Gran bel disco, grande chitarrista e grande hard rock. Questo l'avevo in cassetta mentre il citato One Night at Budokan ce l'ho in vinile. Ottimo Live. |
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Di corsa nel settore dei "classici" assieme al successivo e al citato One Night at Budokan. Victim of Illusion, Into the Arena e Lost Horizons sono pezzi epocali. Un vero maestro della chitarra e un caratterino affatto semplice, Michael Schenker è un gigante. |
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Siamo ot con una discussione circa la canzone in senso lato svincolata dall'album oggetto della recensione. In ogni caso il citato Live a budokan è da ascoltare. |
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Ci metterei la firma ad arrivare a 500 anni in forma come Michael Schenker. Poi, capisco la modestia, ma devi ammettere che data la varietà dei generi trattati, finire OT su Metallized è praticamente impossibile! |
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Dipende. C'è stato un tempo in cui la canzone era solo strumentale. Non è quindi errato definire così un brano privo di testo. Tuttavia siamo finiti ot. |
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Allora sei d'accordo con me che essendo strumentale non è cantata, quindi a rigore non può essere definita canzone.. .. |
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Un disco pieno di classici che vedranno l'arrangiamento perfetto nel live al Budokan, uno dei miei live preferiti. |
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Pardon, One Night at Budokan |
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Anni che non ascolto il grande Schenker (ai tempi letteralmente consumai la musicassetta di Live at Budokan).. ..se la memoria non mi tradisce però Into the Arena è uno strumentale |
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