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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Picture of a Thousand Worlds - EP 2006
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( 1961 letture )
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Non manca certo di originalità la proposta musicale dei Picture Of A Thousand Worlds, band nata a Mantova nei primi del 2000 per iniziativa di Giac e Gagi, ai quali si unirono prima l'altro chitarrista Jaco ed in seguito il cantante Marco "Imago" ed il batterista Marco. Dopo varie esperienze live da cover band, i POTW iniziano a comporre e suonare pezzi propri, vincendo anche un premio per il miglior pezzo inedito al Portiolo Festival del 2004. Questo EP presenta cinque brani davvero interessanti, basati soprattutto su un Heavy Metal fortemente contaminato da sonorità Prog Rock, Blues e Southern Rock. Proprio il primo pezzo History (Of A Name) riporta in parte al Southern Rock dei ZZ Top, e si nota subito una buona padronanza strumentale di tutti i membri del gruppo, dimostrando la loro predisposizione ad un Prog di qualità. Nel brano in questione, come del resto in tutti gli altri, si può assistere a lunghi intermezzi strumentali davvero eccellenti, cosa ancor più evidente nella seconda traccia strumentale e progressive. Si cambia registro invece con Rebirth, brano dall'impostazione Heavy, tra i più convincenti del demo, con un bel chorus e con un piccolo disappunto sulla performance canora che in alcuni acuti non è esente da pecche, ma nel complesso la prova del cantante non è per niente male, mentre anche qui il lungo intermezzo strumentale si dimostra come una piacevole costante nel sound dei POTW. La quarta traccia invece è una lunga power ballad dal sapore epico e sempre a cavallo tra Heavy e Prog, bella canzone davvero anche se dal titolo impronunciabile. Anche Fingering Your Asshole posta a chiusura di questo EP è un lungo brano strumentale, che ancora una volta mette in luce la buona tecnica strumentale di questi cinque ragazzi. Peccato per la produzione, almeno il cd in mio possesso, che penalizza le immense potenzialità di questa band che può puntare su un songwriting originale e creativo, su una buona tecnica strumentale dei componenti ed anche su una certa maturità ed autostima che si denota in particolare dalla struttura particolarmente complessa delle cinque canzoni, lunghe ma mai ripetitive nemmeno nelle parti strumentali.
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5
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certo che ne hanno di parenti questi! |
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4
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Come al solito voi lettori sapete soltanto leggere le critiche nelle recensioni, e non le lodi. Che noiosi che siete, lasciatemelo dire... |
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3
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ma che cazzo dici southern rock?...ma tis ei fatto un acido?????ahaha questi POTW sono fenomenali..lo dice uno che li ascolta da ormai 3 anni...da amico, da esterno e da semplicissimo ascoltatore dico che spaccano a manetta..qualcuno un giorno si accorgerà di loro...non in italia però...right!? |
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2
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io li trovo molto bravi si stanno impegnando sempre piu' e sono migliorati tanto |
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1
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Ho comprato il loro CD a Mantova... Forti questi POTW! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. History (Of a Name) 2. The Sidewinders's Swing 3. Rebirth 4. M'hellancholy 5. Fingering Your Asshole
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Line Up
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Gabriele Grespan (basso) Giacomo Caleffi (chitarra) Jacopo Zacchia (chitarra) Marco Gagliardi (batteria) Marco Vantini (voce)
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RECENSIONI |
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