|
27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
|
|
|
( 3529 letture )
|
Tornano a far parlare di sé i Coal Chamber, che avevamo lasciato oltre dieci anni fa dopo un inizio di carriera molto promettente. L’omonimo album di debutto, uscito nel momento clou della scena nu metal dell’epoca e trainato dal singolo Loco, è stato un trampolino di lancio verso il più ampio successo del secondo disco, Chamber Music, caratterizzato dalla volontà di sperimentare nuove soluzioni musicali, sconfinando verso lidi industrial e gothic metal. Con Dark Days la band ha proseguito in parte sulla strada di Chamber Music finendo però per sciogliersi poco dopo a causa dei dissidi interni tra i membri e alle diverse vedute musicali. A completare la discografia dei Coal Chamber, nel 2003, Giving the Devil His Due, un insieme di tracce che ancora non avevano visto la luce, remix e versioni demo. È in quel periodo che Dez Fafara dà vita ai DevilDriver, che sarebbero diventati anche più importanti della sua band d’origine, mentre gli altri membri mettono in piedi vari progetti di basso interesse. Nel 2011, dopo tanti anni, avviene finalmente la svolta: Fafara, Rascón e Cox, insieme alla bassista Chela Rhea Harper, riformano ufficialmente i Coal Chamber, suonando in un festival in Australia. Da lì i quattro continuano la loro attività live girando varie manifestazioni e nel contempo iniziando a scrivere nuovo materiale. Rientrata alla base la bassista Nadja Peulen (che nonostante avesse fatto parte della line-up per vari anni in momenti diversi, ancora non aveva registrato nessun album col gruppo) e firmato un contratto con la Napalm Records, i Coal Chamber annunciano finalmente il nuovo attesissimo album post-reunion, dal titolo Rivals.
In un momento come quello attuale in cui le reunion sono all’ordine del giorno, quella dei Coal Chamber non è da considerarsi tra le più eclatanti, ma interessante è il fatto di poter ascoltare del nuovo materiale appartenente ad un genere ormai passato e non più tanto ambito come il nu-metal, anche se in chiave moderna. Il quarto album di inediti della band capitanata da Dez Fafara, infatti, come stile è molto più vicino alla prima release che alle seguenti: riff diretti e aggressivi, ritmiche più pesanti che mai, una voce ai limiti col death (core) e nessuno spazio lasciato a soluzioni diverse da queste. Uno dei limiti di Rivals risiede proprio per tale motivo nell’estrema linearità e somiglianza delle singole tracce, che a fatica si distinguono le une dalle altre, un difetto peraltro non nuovo per la band statunitense. Le tredici canzoni, suddivise lungo quarantuno minuti totali, sembrano anche troppe per un disco di questa fattura, e la ripetitività di fondo non aiuta certo ad arrivare facilmente alla fine dell’ascolto. Segnali positivi emergono comunque, seppur in maniera risicata, e per fortuna l’album si fa più interessante nella seconda metà. Al di là di tutto, pezzi come la titletrack Rivals, Wait e le conclusive Fade Away (Karma Never Forgets) ed Empty Handed si lasciano ascoltare senza problemi. L’iniziale I.O.U. Nothing, di cui è stato girato anche un video ufficiale, The Bridges You Burn, quella con più rimandi ai Korn, e le rimanenti tracce non sono invece dello stesso livello, pur mostrando tutte una struttura portante molto solida e diretta. Da segnalare la presenza di Al Jourgensen dei Ministry come voce aggiuntiva all’interno di Suffer in Silence, anche se di aggiuntivo, purtroppo, non vi è quasi nulla. La prestazione di Dez Fafara è come sempre pari ad un pugno nello stomaco, l’aggressività sprigionata dalle sue corde sembra sincera e il coinvolgimento della band pure. Ma nonostante ciò le differenze rispetto a quel seminale disco d’esordio si sentono tutte. La follia che scaturiva da quelle tracce è su un altro piano rispetto a quella odierna, che sembra essersi trasformata più in un sentimento di rabbia che altro.
Ottima e senza sbavature evidenti la produzione del disco, affidata a Mark Lewis, già attivo dietro la cabina di regia per ben tre volte coi DevilDriver. Ogni strumento risalta nel modo giusto, e la sensazione claustrofobica ed opprimente che deriva dall’ascolto di queste tracce è quella più adatta alla proposta attuale del gruppo. A conti fatti, Rivals può rappresentare un gradito ritorno per tutti quei fans rimasti in attesa di materiale inedito per oltre dieci anni, ma dalla band di Fafara possiamo e dobbiamo aspettarci qualcosa di più, anche perché proprio grazie allo split dei Coal Chamber e alla conseguente formazione dei DevilDriver abbiamo avuto modo di scoprire di cosa è veramente capace l’artista californiano. Per quanto la direzione musicale dei Coal Chamber sembri non prevedere nuove fasi sperimentali, sarebbe proprio quello il modo ideale per tirare fuori dal cappello qualcosa di più gustoso e appetibile e che non sia, per restare in tema culinario, un semplice cibo precotto e dal sapore pressoché insipido.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
27
|
Disco molto bello, secondo me è oggettivamente un 75 |
|
|
|
|
|
|
26
|
Concordo con ogni singola parola di questa recensione. Disco difficile da ascoltare tutto per via di un'eccessiva somiglianza tra i vari brani che sono tutto tranne che memorabili. Nessuno, preso singolarmente, è insufficiente ma è proprio l'insieme che non mi convince e alla lunga mi stanca. Tra gli episodi più riusciti metto I.O.U. Nothing, Another Nail in the Coffin e la bonus track Worst Enemy. Amo i Coal Chamber ma questo disco lo considero senza troppi problemi il loro meno riuscito. Anche per me 67. |
|
|
|
|
|
|
25
|
Ma sbaglio o c era la recensione di Dark Days e ora è sparita? |
|
|
|
|
|
|
24
|
Ma quanto spaccano.i coal chamber? Immenso ritorno dopo anni.. Li preferisco ai ben più noti devildriver |
|
|
|
|
|
|
23
|
Ottimo album!grande ritorno di uno dei miei gruppi nu preferiti inferiori solo ai Korn.. Dez idolo! Un bel 89 meritano. Grandi nuove hit. Spero di vederli presto live |
|
|
|
|
|
|
22
|
piccoli adepti di "nu metal head" crescono! io non posso che esserne contento, ultimamente vedo che più di un utente sta avendo nostalgia di quei tempi e sta rispolverando questo sottogenere oramai, come si suol dire, non più "di moda"... però all'epoca, a parte qualche gruppo clone di troppo, qualche capolavoro è stato scritto, perché di capolavori si tratta, ed è giusto che vengano considerati... ora a maggior ragione se qualcuno nel sito mal digerisce la mia presenza con queste nuove leve a darmi manforte avrà un motivo in più per odiarmi! (si dice per dire eh... ) |
|
|
|
|
|
|
21
|
Esatto le kittie mancano.proprio e meritano secondo.me. I p.o.d han fatto un disco enorme. I limp.bizkit manca il loro piu grande successo e mio preferito. Mudvayne adoro quel disco spacca troppo e Korn untitle seppur disco di minore importanza lo trovo cmq buono con.bei pezzi! Mi son appena preso riviste anni 2000 che bello riviver l albori di tutti questi gruppi! |
|
|
|
|
|
|
20
|
eh eh, la tua idea non è male dan... inoltre io colgo l'occasione, visto che qui si reclamano recensioni mancanti, di consigliare alla redazione un piccolo elenco di album che completerebbero ulteriormente il quadro su questo sottogenere... oramai il più è stato fatto e le lacune più gravi sono state colmate, ma secondo me questi dischi sarebbero ugualmente importanti... dei gruppi completamente mancanti io metterei: "S.C.I.E.N.C.E." degli INCUBUS... è vero che è l'unico davvero bello che hanno fatto, ma come disco merita molto quello, è ganzissimo - "SATELLITE" dei P.O.D... il loro maggiore successo, colmo di singoli stra-famosi, ma anche un cd di sostanza nei pezzi più duri - "ORACLE" delle KITTIE... per un nu metal dalle venature più death... in ogni caso una botta - "WE HAVE COME FOR YOUR PARENTS" degli AMEN... in questo caso per un nu metal dalle forti tinte hardcore-punk... bellissimo anche questo... poi dei gruppi già esistenti mancherebbero: "L.D. 50" dei MUDVAYNE... un must, e secondo me il loro capolavoro... colmo di rabbia fino al midollo - "CHOCOLATE STARFISH AND THE HOT DOG FLAVORED WATER" dei LIMP BIZKIT... secondo me la seconda scelta dopo il debutto, tamarro quanto si vuole ma con al suo interno delle ottime canzoni... visto che ci sono già i primi 2 andrebbe a completare il loro "periodo d'oro" - "CONFESSION" degli ILL NINO... non bello e rabbioso come il primo, ma è senza dubbio una delle uscite migliori del gruppo... e infine si potrebbe mettere, visto che è l'ultimo che manca della loro discografia, anche "UNTITLED" dei KORN... ovviamente qualora voi della gentilissima redazione vogliate prendere spunto da questa mia lista da fare con tutto il tempo, non c'è nessuna fretta...  |
|
|
|
|
|
|
19
|
Il buon vecchio ozzfest non so cosa avrei dato x poterci andar alle prime edizioni. Il caro ozzy ci aveva visto giusto. Coal chamber grande band. Migliori del disco i o u rivals e light in the shadows 88 |
|
|
|
|
|
|
18
|
Sarebbe bello anche un bel articolo sul mitico ozzfest. Il festival nu metal x eccezione che ha lanciato la scena.. Esiston una marea di dischi dell ozzfest.. Grazie a uno di questi ho scoperto tanti gruppi coal chamber in primis |
|
|
|
|
|
|
17
|
67 mi sembra un po' pochino, i coal chamber erano e sono questi prendere o lasciare eio prendo. |
|
|
|
|
|
|
16
|
Prova a sentire fiend. É forse il loro capolavoro.. |
|
|
|
|
|
|
15
|
ma nessuno che reclama "chamber music"?!? io vi dico solo che l'avevo preso spinto dalle recensioni che lo incensavano come il capolavoro del gruppo, ma dopo pochi giorni l'ho riportato indietro in cambio di "coal chamber", e a distanza di anni non mi sono assolutamente pentito della scelta... di "dark days" conosco la sola "glow", che in effetti mi pareva bella tosta... dovrei ascoltare tutto l'album per giudicare se tutto questo vostro entusiasmo è giustificato...  |
|
|
|
|
|
|
14
|
Siii tutti in coro.. Dark days. Dark days vogliamo dark days!?!!!!!??!!! Album mediocre 65 |
|
|
|
|
|
|
13
|
Mi.unisco al coro!recensione dark days! Mi esaltava troppo la copertina. Questo è un buon album.non aggiunge nulla di nuovo ma neanche é da buttar 78.. |
|
|
|
|
|
|
12
|
buon disco, una bella manciata di canzoni fatte per suonare dal vivo, l album è il mio preferito loro, peccato critica sia sempre contro di loro, sarei curioso appunto di leggere recensione dark days!! |
|
|
|
|
|
|
11
|
Ottimo disco e ottimo gruppo! Un 80 se lo merita.. manca la recensione di dark days!l attendiamo con ansia! Confidiamo in voi! |
|
|
|
|
|
|
10
|
Ottimo disco. Una mazzata una ventata di anni 2000, light in a shadows. I o u le mie preferite. Un album che se uscito 15 anni fa avrebbe fatto sfracelli.. Bellissimo 87 meritato vorrei vederlo dal vivo.. Non sarebbe male al.gods con korn e rammstein |
|
|
|
|
|
|
9
|
Il primo album mi garbò abbastanza all'epoca. Si, magari era vero che non aggiungevano nulla con il loro crossover/nu, ma all'epoca quello era un movimento ancora dignitoso, non ancora (per poco) il baraccone che divenne poco dopo...e quell'album era un macigno. Li vidi in quel periodo al Dynamo Festival, e furono devastanti. Ma sinceramente, oggi nel 2015 non saprei cosa farmene di un nuovo album dei Coal Chamber, o dei Korn (o quel che ne resta) ecc. Con tutto il rispetto. Non so, magari l'ascolterò. |
|
|
|
|
|
|
8
|
Gran bel disco! Un tuffo nel passato.. Ricordo tutta l epoca del.nu metal.odiata da tanti. Quanti gruppi coal chambel.kittie.mudvayne.korn ecc quanti ricordi..vissuta proprio in pieno.. Più passa il tempo e più apprezzo questo genere |
|
|
|
|
|
|
7
|
Flynn anche no. Per il resto, recensione azzeccatissima e misurata come sempre, condivido il giudizio |
|
|
|
|
|
|
6
|
@fuser flynn non direi... |
|
|
|
|
|
|
5
|
Non c'e' dubbio che il groove dei coal chamber e' sempre efficace visto soprattutto il fuoriclasse di Dez... purtroppo c'e' il problema della ripetitivita' ed il genere e' gia' stato spremuto all'osso... Sono d'accordo con ad astra, temo che dez stia facendo la fine di cavalera e rob flynn... hanno finito un ciclo e cantano come i cani urlando alla cazzo senza idee e sentimento......hanno un po' rotto le palle |
|
|
|
|
|
|
4
|
@Nu Metal Head: E' esattamente quello che ho pensato io sentendo l'album, parlo della voce di Fafara. |
|
|
|
|
|
|
3
|
infatti a me le 3 anteprime non erano sembrate così male... l'unico appunto che posso muovere è che fafara si è "devildriverizzato", poteva avere un approccio più simile ai vecchi dischi dei coal chamber... ma d'altronde anche corey taylor negli slipknot si è "stone sourizzato"... evidentemente questi artisti che hanno più progetti fanno fatica a tenere separate le cose... |
|
|
|
|
|
|
2
|
A me è piaciuto molto, schietto e onesto, un pugno in faccia dall'inizio alla fine, e non mi aspettavo niente di diverso. La voce di Fafara ha perso qualcosina in quanto a follia secondo me, mentre il resto della band suona in perfetta sintonia come 15 anni fa'. Un ritorno più che dignitoso da parte di una band ormai da considerare "vintage" per il genere suonato. Bello, voto 75. |
|
|
|
|
|
|
1
|
arturo hai riassunto il mio pensiero nell'ultima frase. Ho ascoltato e riascoltato ma alla fine.... riciclo e basta. Aspetto il prossimo devidriver, sperando sia meglio delle ultime due fatiche, ma oramai la sensazione di fafara in crisi stilistica mi si sta confermando volta dopo volta. Ho come l'idea che quest'uomo sia il parallelo di cavalera, fornendo dischi usa e getta uno di fila all'altro, piuttosto che metterci dell'animo, come è stato siano a prrey for villains... dispiace molto. |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. I.O.U. Nothing 2. Bad Blood Between Us 3. Light in the Shadows 4. Suffer in Silence 5. The Bridges You Burn 6. Orion 7. Another Nail in the Coffin 8. Rivals 9. Wait 10. Dumpster Dive 11. Over My Head 12. Fade Away (Karma Never Forgets) 13. Empty Handed
|
|
Line Up
|
Dez Fafara (Voce) Miguel Rascón (Chitarra) Nadja Peulen (Basso) Mike Cox (Batteria)
Musicista Ospite: Al Jourgensen (Voce nella traccia 4)
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
|