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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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16/12/2015
( 2994 letture )
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Quando si pensa alla pacchianeria in campo metal -e lo dico senza alcuna ironia, come semplice citazione di un dato di fatto- generalmente il pensiero corre subito a qualche gruppo come i Manowar, oppure all’outfit di alcuni gruppi black. C’è però un personaggio che fin dagli anni 70, oltre a precedere tutti, ha fatto proprio della pacchianeria il suo cavallo di battaglia a partire dal proprio nome, per proseguire con il proprio abbigliamento, il fisico e la sua musica con video annessi, fino a farne la propria ragione di vita: Thor. Feudo del culturista-cantante canadese ex Mr. Canada, Mr. Teenage USA e Mr. Nordamerica Jon Mikl Thor fin dal lontano 1977, la band omonima è andata avanti tra alti (non troppi) e bassi fino ad oggi, con periodi di pausa, di ripresa delle attività e svariati cambi in formazione, fino a giungere alla pubblicazione di Metal Avenger, disco arricchito dalla presenza di vari ospiti più o meno di grido ai quali accenneremo in parte.
La situazione è sostanzialmente sempre la stessa: un cantante oltremodo “convinto”, mai accortosi della fine degli anni 80 dei suoi limiti vocali ed un lotto di canzoni che vanno dal piacevole alla condizione di filler, con dentro anche qualche esempio riuscito di anthem da cantare ubriachi ad un concerto, o durante una simpatica serata tra amici avvinazzati e privi della dose sindacale minima di serietà. L’album presenta simpatiche canzoni da naftalina metallica come Out of Control, altre leggermente più moderne (si fa -molto- per dire), ma estremamente orecchiabili come Metal Avenger, alla quale ha collaborato Fast Eddie Clarke, o Kings of Thunder and Lightning. E poi via così, passando da collaborazioni quasi struggenti per chi ha vissuto gli anni 80, come quelle con Betsy Bitch in Taste of Victory e Stars Upon Stars (nella prima anche Rikk Agnew, ex Social Distortion, Christian Death, o quella con Jay Jay French in The Hammer. Ma questi sono solo alcuni degli ospiti presenti in Metal Avenger, dato che, a titolo di esempio, possiamo citare Henry Rollins, Jack Starr e Joey Shithead, tra gli altri. Per la lista completa, in ogni caso, potete dare un’occhiata alla scaletta posta come di consueto a fianco della recensione. Il disco, comunque, presenta anche momenti blueseggianti, altri più rock’n’roll, altri ancora dal sapore hard-rock, heavy-rock e, in Atomic War, addirittura doom. Il tutto sempre col tipico atteggiamento un po’ gradasso del cantante, richiamando ora Alice Cooper, ora una miriade di band dei primi anni 80 tutte capelli al vento, cori autocelebrativi (T.H.O.R.), birre bevute per strada mentre si infastidiscono le ragazze di passaggio e concedendo il tradizionale spazio anche alle ballads da manuale come in Stars upon Stars, od a quelle più power-oriented, come nella conclusiva Laws of the Universe. Il tutto proposto con un suono adatto, ottenuto lavorando con Bruce Duff (Twisted Roots) e Frank Meyer (Streetwalkin’ Cheetahs), col tentativo di raccontare una storia Sci-Fi attraverso le canzoni, un video di presentazione del singolo Metal Avenger caratterizzato dalla consueta sobrietà e, soprattutto, con la tipica, simpatica ruffianeria e tracotanza che ha sempre contraddistinto il personaggio Thor. Del biondo musicista, resta sempre difficile capire fin dove è realmente convinto di ciò che fa e dove comincia la voglia di giocare con la musica e l’immagine, ma è sempre stato così. Il lavoro in questione, per la cronaca, uscirà sia in versione digitale che in CD e su vinile rosso.
Il buon Jon Mikl Thor non ha mai raggiunto il vero successo, nemmeno quando i tempi erano più propizi per un simile soggetto. L’immagine proposta, inoltre, lo ha sempre confinato in una dimensione a cavallo tra il pagliaccesco ed il cantante di secondo piano, capace di regalare un divertimento usa e getta e qualche album contenente alcune canzoni di discreto livello. Eppure, al netto della presenza di alcuni filler e di un certo numero di canzoni solo dignitose, Metal Avenger svolge onorevolmente il suo ruolo. Oltre a due o tre pezzi in grado di regalare qualche secondo di entusiasmo a chi aveva ancora tutti i capelli in testa ai tempi di Only the Strong, l’operazione “(ennesimo) ritorno del dio del tuono” mantiene le uniche promesse che lecitamente potevano essere attese: far muovere il piede, stampare sulla faccia dell’ascoltatore un bel sorriso e combattere la noia delle giornate uggiose. Non è molto, ma Thor questo ha sempre fatto e questo continua a fare, forse meglio di molti altri.
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8
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E solo alle eliminatorie di qualche talent. Poi sarebbe stato massacrato dalla Gialappa's  |
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7
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Beh però vedete...all'estero anche un elemento simile si è cmq ritagliato la sua fetta di successo e qualche soddisfazione magari se l'è tolta. Da noi questo invece al massimo poteva andare a farsi prendere per il culo da Mara Maionchi. |
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6
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Caro Jek, il tempo passa e quando uno si costruisce un certo personaggio che è già al limite all'origine, quando si passano gli anta da un pezzo è inevitabile che l'effetto sia... limitato  |
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Thor... Metal Avenger? ahahahah  |
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Quello era Beppe maniglia |
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Non ho letto neanche una volta 'borsa dell'acqua calda', ci deve essere un errore nell'articolo... |
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Ricordo di lui un video a dir poco inquietante, non pensavo fosse in circolazione ma vista la mutazione genetica era meglio rimanesse nell'oblio (nella foto centrale sembra uno dei fichi d'india versione XXXL). Complimenti @Raven sei riuscito a fare una recensione ironica rendendo quasi simpatico un personaggio decisamente patetico. |
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1
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Il nome Obelix sarebbe più appropriato. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Out of Control - feat. Jussi Lehtisalo (Circle) 2. Metal Avenger - feat. Fast Eddie Clarke (Motörhead) 3. Kings of Thunder And Lightning - feat. Scott Carlson (Repulsion) 4. Master of Revenge - feat. Henry Rollins (Black Flag) 5. Destruct - feat. Brian Forsythe (Kix) 6. The Hammer - feat. Jay Jay French (Twisted Sister) 7. Taste of Victory - feat. Betsy Bitch (Bitch) & Rikk Agnew (Christian Death) 8. Heavy Load 9. Legions of the Psykon World - feat. Jack Starr (Virgin Steele) 10. Drive - feat. Cheetah Chrome (The Dead Boys) 11. Stars upon Stars - feat. Betsy Bitch (Bitch) 12. T.H.O.R. - feat. Joey Shithead (D.O.A.) 13. Atomic Man - feat. Peter Stjärnvind (Krux) 14. Wings of Destiny - feat. Niklas Stålvind (Wolf) 15. Laws of the Universe
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Line Up
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Jon Mikl Thor (Voce) Ani Kyd (Chitarra, Cori) Mike O. (Chitarra) Fang (Basso) GunThar (Batteria)
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