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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Scarab - Rolling Like Thunder
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29/12/2015
( 1052 letture )
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Nati a Sutton Coldfield, vicino a Birmingham, nel 1981 sull'onda dell'allora prorompente scena NWOBHM, gli Scarab sono uno di quei gruppi che, nonostante la bontà d'intenti e la passione più pura, non riuscirono mai a sfondare rimanendo un gruppo underground poco conosciuto oltre il proprio territorio. Noti soprattutto per un 45 giri del 1984 intitolato Poltergeist e ispirato dall'omonimo film di Tobe Hooper, i Nostri erano fautori di un heavy metal dagli stilemi quanto più classici possibile, tutto basato sull'attitudine e su una sezione ritmica rocciosa ma mai troppo "esuberante" in cui le chitarre erano le vere protagoniste, con riff e assoli a profusione; il resto lo facevano i testi scritti dal frontman Paul Britton, che sembrava rifarsi in alcuni episodi al Paul Di'Anno di Charlotte the Harlot (vedi la cadenzata semi-ballad Into the Labyrinth) pur avendo una voce dal timbro particolare e uno stile non proprio simile a quest'ultimo. Del resto l'influenza maideniana -e non solo- sembra oggi una cosa abbastanza logica per un gruppo delle Midlands che cercava di sgomitare nell'affollato panorama metal dell'epoca e non si può certo far loro una colpa se non sono riusciti a sfondare: i ragazzi si erano fatti conoscere nel giro di locali della loro zona e più volte gli allora giovanissimi Wolfsbane fecero da opener a moltissimi concerti degli Scarab (che tra l'altro offrirono il posto di cantante proprio a Blaze Bayley), ma ciononostante vuoi per sfortuna, vuoi per altri motivi, nessuna label si presentò con un'offerta concreta e interessante. In realtà sembrò quasi dovesse esserci una svolta quando fecero uscire il singolo di cui detto sotto Pharaoh Records, etichetta creata dallo stesso Britton e che vendette piuttosto bene soprattutto nei live della band, ma alla fine della fiera non accadde più nulla e a Poltergeist seguì nell'85 una demo contenente Rolling Like Thunder e Into the Labyrinth.
La compilation segue l'evoluzione del gruppo e accanto a pezzi diretti -come Hell On Wheels, qui presente in due differenti versioni- se ne trovano di più complessi e ambiziosi, come ad esempio la lunga Horsemen of the Apocalypse, l'epica For Whom Does the Bell Toll o ancora Let Us Pray; inoltre una sezione di brani in versione live dimostra quanto gli Scarab fossero validi in concerto: nessun fenomeno in senso assoluto, sia chiaro, ma degli onestissimi musicisti dotati di buone capacità che si divertono a suonare le proprie canzoni con grinta e convinzione. A questo proposito va detto che la proposta, anche alla luce di quanto fin qui illustrato, non può essere originalissima e infatti nella loro musica gli inglesi rispecchiano un po' tutti i cliché dell'heavy metal più classico, ma d'altronde non si può non apprezzare questa retrospettiva della High Roller Records che riporta alla luce il lavoro di un gruppo che non ha mai sfondato ma che comunque negli anni è diventato una sorta di piccolo cult. Nell'edizione limitata in doppio vinile da 33 giri è presente a parte il singolo 7" Hell Hotel / Dead On My Feet, coppia di brani contenuti alla fine del secondo dischetto nella versione in CD; sempre a proposito del LP, oltre al vinile nero, ne esistono alcune copie di colore rosso trasparente e pochissime bianco/rosso splatter.
Come per molte altre raccolte dare un voto a Into the Labyrinth è cosa davvero ardua, anche se per quanto riguarda la qualità del prodotto -comprensivo anche di un booklet piuttosto ricco- non c'è nulla da eccepire: si tratta di un gruppo di nicchia che viene riportato alla luce con un lavoro assai esaustivo su cui certamente gli appassionati del NWOBHM più primitivo avranno messo gli occhi addosso.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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CD 1 (A) 1. Don't Stare 2. All Night Long 3. For Whom Does The Bell Toll 4. Horsemen Of The Apocalypse 5. Stop The Rock 6. Acid Trap 7. Hell On Wheels 8. Let Us Pray 9. Rolling Like Thunder 10. Into The Labyrinth CD 2 (B) 1. Poltergeist 2. Hell On Wheels 3. Fighting For The Right (Live) 4. Vampyre (Live) 5. Hell Hotel (Live) 6. Rock Don't Live Here Anymore (Live) 7. Prisoners (Live) 8. Hell Hotel 9. Dead On My Feet
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Line Up
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Paul Britton (Voce, Chitarra) Andy Lewis (Voce su tracce A1, A2, B8 e B9) Dave Parrish (Chitarra su tracce da A3 a B9) Nigel Shaw (Basso) Gary Crowe (Basso su tracce A1, A2, B8 e B7) Steve Riley (Batteria) Paul Brookes (Batteria su tracce A9, A10 e da B3 a B7)
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RECENSIONI |
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