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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Grave Forsaken - The Fight Goes On
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18/01/2016
( 1756 letture )
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Grave Forsaken is a Christian thrash metal band from Perth, Western Australia
Questo è ciò che si legge nell'incipit delle note biografiche riguardanti i Grave Forsaken. Poche parole estrapolate da un contesto più ampio, ma già sufficienti a stabilire con chi e con cosa abbiamo a che fare. Gli australiani non sono certo dei novellini, dato che in circa dodici anni di attività hanno sfornato sei album, da Beside The River of Blood del 2006 a questo The Fight Goes On, ritagliandosi un loro preciso spazio all'interno del variegato mondo al quale si riferiscono nei loro testi. In questo quadro, hanno spesso suonato insieme ai Mortification, una delle band di riferimento del settore. Data la loro carriera brevemente riassunta nelle righe che avete appena letto, sarebbe lecito attendersi un disco quantomeno affidabile, ma, nonostante l'esperienza accumulata, The Fight Goes On è un album deficitario in molti suoi aspetti.
Il thrash metal proposto dai Grave Forsaken è sicuramente d'impatto e, diversamente da come alcuni potrebbero pensare visti i riferimenti religiosi, per nulla condiscendente dal punto di vista dell'aggressività. L'ambientazione è sicuramente classica, con i gruppi anni 80 a fare da sfondo ad ogni passaggio contenuto nell'album, produzione compresa. Il suono è infatti adeguato allo stile, risultando coerente con quanto fatto inizialmente da Metallica, Megadeth e compagnia bella, così come il modus operandi scelto per costruire le canzoni. A questo proposito è già sintomatico il pezzo d'apertura, ossia la title-track, assolutamente devota a questi modelli nel riffing, negli interventi chitarristici, negli arrangiamenti e nel modo di inserire uno stacco d'atmosfera all'interno del pezzo con lo scopo di creare pathos. Il brano è discretamente riuscito, se non si tiene presente l'assoluta devozione ai gruppi prima segnalati, ma comincia subito a venire fuori uno dei limiti principali dell'operazione The Fight Goes On: quello relativo al canto. La voce gutturale di Vaughan Gregory sembra quasi accettabile inizialmente, ma andando avanti con l'ascolto dei pezzi in scaletta, risulta evidente come sia assolutamente piatta, monotona ed incapace di interpretare, col risultato che dopo un po', annoia inevitabilmente. Gli interventi dei cori, poi, sono decisamente casarecci. Troppo, per un prodotto professionale uscito sul finire dell'anno di grazia 2015 e pur tenendo conto di una certa "ignoranza" del contesto. Dopo l'esordio tutto sommato discreto e un immediato sviluppo dignitoso come There Is No Peace, i Grave Forsaken cominciano a mostrare nettamente la corda. Nessuna personalità in fase di composizione, un cantante inadeguato che risulta addirittura fastidioso in Politics Of Popularity e la capacità di attirare l'attenzione solo per le caratteristiche connesse alla musica suonata, ossia quella di proporre ritmi che, per loro struttura, portano a muovere la testa seguendo un ritmo ossessivo come in Four Creatures, ma non per meriti propri del gruppo. Duluth Airbase Intruder riporta ai tempi dei demo o dei dischi prodotti sommariamente negli anni 80, durante i quali avrebbe probabilmente destato maggiore attenzione, poi il resto della scaletta scivola via senza alcun sussulto degno di nota, se non quelli riconducibili al buon tiro dei pezzi, già indicato, ed all'entusiasmo con cui questi vengono suonati. Troppo poco, però, per salvare un lavoro che ha almeno il merito di durare poco (meno di trentacinque minuti distribuiti su otto brani, proprio come era comune ai vecchi tempi), ma non presenta nessuno spunto di risalto.
I Grave Forsaken ricadono loro malgrado nell'infinita lista dei tantissimi gruppi animati da validi propositi non tradotti in fatti concreti. Del resto, si sa, "la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni" e, visto il retroterra della band, ciò non depone a loro favore. Troppo evidenti i limiti vocali sia del cantante che dei comprimari al microfono e, soprattutto, troppo avara di caratteristiche proprie la musica contenuta da The Fight Goes On. Se a ciò aggiungiamo che i ragazzi di Perth non sono dei novellini, ma possono vantare un curriculum vitae con le esperienze richiamate nel primo paragrafo, il panorama generale si fa ancora più fosco. La lotta continua, ma sembra che i Grave Forsaken la stiano perdendo.
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4
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Jek, non mi interessano troppo i testi, ahah, ci sono un sacco di gruppi cristiani che mi piacciono musicalmente, bei riff e giù di legnate, l'ho scritto varie volte, tipo Believer, Living Sacrifice -il primo- , Vengeance Rising, Sacrament, Deliverance... |
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3
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@Lambru non ti facevo legato a tematiche cristiane  |
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2
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Li ho sentiti ma non mi dicono molto, se volete sentire un bel gruppo thrash / crossover con tematiche cristiane, non perdetevi i primi 2 dei californiani The Crucified, il primo è del 1989 e il secondo, The Pillars OF Humanity è del 1991, esistono ancora, ho visto... |
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1
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Nel video sul tubo si danno un gran daffare ma hai ragione @Raven il cantante non ci azzecca niente. Con gli Harlott il thrash australiano aveva guadagnato dei punti ma con questi "Christian thrash " abbiamo fatto tre passi indietro con tanti auguri. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Fight Goes On 2. There Is No Peace 3. Politics Of Popularity 4. Four Creatures 5. Duluth Airbase Intruder 6. Strike The Oppressor 7. God Is With Us (Ps 46) 8. Glimpse Of Armageddon
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Line Up
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Vaughan Gregory (Voce) Elias Salmela (Chitarra) Luke Gallagher (Chitarra) Matt Skipworth (Basso)
MUSICISTI OSPITI Josh Gallagher (Batteria)
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RECENSIONI |
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