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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Ordem Satanica - Ventos de Ódio
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16/06/2016
( 1628 letture )
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Gli Ordem Satânica sono un trio portoghese dedito ad un black metal piuttosto raw e old school. Il combo ha pubblicato il 5 marzo di quest'anno il demo Ventos de Ódio (facilmente traducibile come “Venti di Odio”) che segue ad altri due demo, Ataque Satanico e Carrascos de Humanidade, rispettivamente datati 2014 e 2015, oltre a due split: uno, Expurgaçao da Ira Pelo Ventre de Satanas insieme ai connazionali Irae e Womb (sempre del 2015) e un secondo, Tradiçao Decadente con i Rauch Raah, uscito per la War Arts Production giusto pochissimi giorni prima di questo demo. Come già accennato all'inizio della recensione, gli Ordem Satânica propongono un black metal molto old school e senza fronzoli e, con Ventos de Ódio, edito dalla Altare Productions in formato cassetta a tiratura limitata (solo 66 copie), non cambiano assolutamente rotta, continuando a portare il vessillo del black metal più feroce. Questo demo, nonostante sia tutto fuorché originale (il che non era sicuramente l'obbiettivo dei nostri), risulta comunque un discreto tentativo di fare di black metal alla vecchia maniera. A rovinare decisamente le sorti del disco ci ha pensato la produzione a dir poco penosa. Negli anni '90 produrre demos di qualità audio quantomeno scadente era un'usanza diffusissima dovuta soprattutto alla scarsissima esperienza degli allora giovanissimi musicisti. Questa abitudine ha portato alla creazione di demo tapes storici diventati veri e propri oggetti di culto per gli appassionati: parliamo di dischi come A Sorcery Written In Blood dei Gorgoroth, Wrath of the Tyrant degli Emperor, Yggdrasill degli Enslaved o Bloodlust and Perversions dei Carpathian Forest, giusto per citarne qualcuno. Ora, ai giorni nostri, ha ancora senso produrre demo o addirittura dischi che cercano di imitare il tipo di produzioni dei classici di quell'epoca? Probabilmente sì, date le migliaia di fans nostalgici (e altrettante bands) in tutto il mondo che venerano e supportano il black metal più grezzo e lo-fi. Il problema vero di questo Ventos de Ódio è che la qualità di registrazione è così scarsa, che arrivare a sentire per intero i 35 minuti del demo è davvero un'impresa ostica. Questo difetto è ravvisabile già dai primissimi attimi: ad aprire il disco troviamo infatti un'intro dal sapore noise-dark ambient a cui poi si aggiungono gli strumenti veri e propri; l'effetto ambientale ha però un volume così alto da coprire quasi del tutto la canzone vera e proprio (che, per inciso, è la title-track). Quando poi questo fastidioso effetto comincia a svanire, l'ascoltatore viene colpito dal fastidiosissimo feedback della chitarra, che dopo poco si interrompe e lascia finalmente spazio alla musica. Anche qui i problemi non mancano affatto: la batteria è l'unico strumento che si sente almeno decentemente, la chitarra ha un suono totalmente ovattato ed è pertanto difficilissimo intuirne le melodie, e la voce è bassissima nel mix e anch'essa si sente a malapena; per non parlare ovviamente del basso che è come se non ci fosse. La mazzata finale ci viene data dall'ultima canzone: O Negro e Eterno Vacuo infatti, che occupa da sola tutta la side 2 del demo con i suoi oltre 16 minuti di durata, affoga nella noia i pochi buoni spunti ascoltati nella prima parte (come alcune linee chitarristiche della sopracitata title-track e il drumming quantomeno decente, anche se non sempre preciso). La registrazione pessima, ancora una volta, non aiuta assolutamente l'ascolto. Un vero peccato, quindi, per un gruppo che qualche sprazzo di bravura l'ha mostrato e che mi aveva colpito soprattutto dal punto di vista iconografico, con la classica copertina in bianco e nero raffigurante i membri della band (con annesso corpse paint) e il logo quasi illegibile con tanto di croci rovesciate e pentacolo. Purtroppo erano probabilmente le cose migliori di questo lavoro, rovinato dalle idee un po' stantie e soprattutto da una produzione pessima anche per gli standard del black metal in questa sua declinazione più raw.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Ventos de Odio 2. Portal da Morte Eterna 3. O Fogo da Condenaçao 4. O Negro e Eterno Vacuo
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RECENSIONI |
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