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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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AUM - Oṃ Āḥ Hūṃ Vajra Guru Padma Siddhi Hūṃ
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31/10/2016
( 1868 letture )
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Progetto avvolto dal mistero, i francesi AUM giungono nel più totale anonimato (i membri sono praticamente sconosciuti) all’esordio con Oṃ Āḥ Hūṃ Vajra Guru Padma Siddhi Hūṃ. Rilasciato dalla Iron Bonehead Productions, il disco viene presentato come qualcosa di decisamente interessante grazie al tema che pervade i testi: il buddismo. Il titolo dell'album infatti, altro non è che uno dei mantra più famosi del tantrismo buddista.
Mistero, misticismo e religione buddista, elementi che per quanto siano ormai piuttosto scontati, mettono sempre una certa curiosità. Lo stesso è avvenuto per i francesi, che, stando a come venivano presentati, sembravano avere le carte in regola per apparire veramente interessanti. Sfortunatamente, ciò non è avvenuto. Tanti sono i gruppi che si ispirano e pescano a piene mani da culture e credi religiosi diversi e da sempre avvolti da un fascino unico, e per citare un nome recente e che ha regalato belle soddisfazioni, basti pensare ai Cult of Fire. Cosa è andato storto quindi, e perché il debutto degli AUM ha deluso? Semplice: i contenuti. Partendo da un black/death ferale e caotico, i transalpini tentano di arricchire la proposta inserendo dei passaggi in cui si fanno sentire strumenti tipici dell’Asia centrale. Il problema è che questi inserimenti sono del tutto superflui, piuttosto futili e diventano delle piccole comparse di cui ci si può stupire molto poco. Problema ancora più grave è che in fin dei conti si tratta di pezzi troppo anonimi, poco incisivi e a cui forse avrebbe giovato qualche minuto in meno; un disco che dopo tre canzoni ha dato tutto quello che aveva da offrire, ha problemi piuttosto evidenti.
Purtroppo non ci siamo. Siamo dinanzi ad uno di quei casi in cui, probabilmente, tutto quello che riguarda l’immagine del gruppo, il mistero, il tema trattato e via dicendo sono stati studiati meglio dei pezzi. Troppi sono i gruppi che negli ultimi anni si son lasciati trasportare da questa tendenza, ed è un peccato, perché il debutto degli AUM sarebbe potuto essere un disco meno banale e sicuramente più interessante.
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Questo è un altro esempio di come fondere tematiche e strumentazioni in netto contrasto con le peculiarità del vero spirito black metal porti a risultati fallimentari quando non disastrosi.La ricerca spasmodica di novità in un genere che nasce come privo di compromessi e legato a precisi imput filosofici è un non senso destinato al fallimento senza alcuna credibilità. |
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INFORMAZIONI |
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Iron Bonehead Productions
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Tracklist
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1. Moksha 2. Patisandhi 3. Dattatreya 4. Dukkha 5. Brahmastra 6. Hemvati 7. Vipashyana
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