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Pride of Lions - Fearless
27/01/2017
( 2562 letture )
È sempre un piacere constatare la riconferma di un gruppo, una band che dimostra nuovamente di essere una delle migliori nel suo genere; anche se abbiamo dovuto aspettare cinque lunghi anni (peraltro stesso tempo intercorso fra The Roaring of Dreams e Immortal), l'attesa è stata ancora una volta ampiamente ripagata. Jim Peterik e i suoi Pride of Lions sono ormai sinonimo di garanzia per gli amanti del rock melodico e della buona musica in generale, inoltre avere un singer eccezionale con un'impostazione gospel come Toby Hitchcock fa crescere la voglia dell'ex Survivor di stupire tramite la composizione di tracks cucite su misura per lui, che in alcuni casi fuoriescono dai classici canoni dell'AOR ottantiano per accorpare elementi innovativi convincenti. È per questo che Fearless, quinto album in studio del gruppo americano, cresce di pari passo con gli ascolti, man mano che si riesce ad apprezzare ogni singola sfumatura nascosta dietro agli onnipresenti giochi armonici delle tastiere, alle sempreverdi chitarre in fase compositiva e agli immancabili e preziosi assolo.

Già l'iniziale All I See Is You denota un primo apporto di modernizazzioni incentrate sull'utilizzo sistematico di archi e pianoforte, in modo da far risaltare le parti più ariose e melodiche del pezzo, in più il singer comincia a "scaldare la voce" nel corpo centrale del brano con degli acuti da brividi. L'elegante The Tell introduce le atmosfere eleganti targate anni 80 (riscontrabili anche sulla citazionista, ma piena di pathos The Silence Says It All): le tastiere, fondamentali durante tutto l'LP, fanno da trait d'union fra strofa e ritornello, Jim dietro al microfono concede una prova sopraffina, peraltro il controcanto di Toby arriva talvolta in supporto regalando momenti indimenticabili. In Caricature è una song leggera, allegra e scanzonata, che si mette in evidenza per il buon ritmo impostato da basso e batteria e per dei gradevoli passaggi acustici di chitarra. Silent Music è la prima perla melodic rock del full length: emotivamente coinvolgente con la sua base di tastiera profondamente pop, l'apporto della chitarra ritmica e soprattutto la voce calda e profonda del singer. La titletrack è un uptempo favoloso: avvio heavy, poi subentrano ritmi forsennati fino al ritornello esageratamente catchy, dopodiché passaggio portentoso sui tre minuti con tanto di assolo sublime e finale tutto in crescendo ad esaltare chitarra elettrica e tastiere. Un altro pezzo sopra le righe è Rising up: ritmi veloci voluti ed ottenuti dalla batteria, tastiere soffuse in sottofondo con qualche colpo di coda qua e là per destabilizzare la connotazione hard rock del brano e ritornello incantevole! Difficile fare di meglio. Everlasting Love è una ballatona da musical o se preferite da cartone Disney; sentimentale al pari di Faster than a Prayer, quest'ultima altamente consigliabile come colonna sonora di qualche commedia romantica. La gemma insospettabile è posta nel bel mezzo dell'LP e s'intitola Freedom of the Night. Scritta da Jim assieme ad Hul Butler (tastierista del compianto Jimi Jamison) si tratta effettivamente di una dedica speciale all'ex frontman dei Survivor: una traccia camaleontica, un racconto a due voci che prevede cambi di tempo in più di un'occasione e che sorprende sia sulle parti sognanti delle strofe, sia sul deciso ritornello fantasticamente realizzato dalla partecipazione unanime di tutti gli strumenti. La conclusiva Unmasking the Mistery è una delle tracce preferite di Toby per le tematiche filosofico/esistenziali che affronta, infatti nella song "smacherare il mistero" significa concepire il senso della vita e il proprio ruolo su questo pianeta. Ciononostante le tinte operistiche che assume con il passare dei minuti e l'enfasi crescente espressa tramite canti, controcanti e cori la rendono fin troppo pomposa.

Sarà pur vero che il 2017 è iniziato da poco, ma probabilmente ci troviamo già di fronte all'album oriented rock dell'anno o quantomeno sarà arduo per gli altri gruppi melodic rock possedere un'ispirazione tale da raggiungere le composizioni realizzate dai Pride of Lions su Fearless. Jim Peterik utilizza la sua esperienza e le sue capacità per distribuire in egual misura ballate di qualità e brani rock di gran classe, coinvolgendo ed esaltando nel migliore dei modi il cantante di Kokomo e il suo timbro inconfondibile, anche grazie alla produzione cristallina di Larry Millas.



VOTO RECENSORE
83
VOTO LETTORI
88 su 4 voti [ VOTA]
duke
Mercoledì 20 Marzo 2019, 21.17.00
10
....un bel disco....piacevole e di gran classe.....
Shadowplay72
Giovedì 30 Novembre 2017, 0.10.51
9
A.o.r. di classe per la band dell'ex survivor toby hitchcock
HeroOfSand_14
Venerdì 3 Marzo 2017, 8.56.04
8
Partendo dal presupposto che è il primo disco dei pride che ho ascoltato, devo dire che è un lavoro pregno di belle canzoni e, a tratti, emozionante. Vero che può essere considerato "scolastico" in certi punti, ma questa cosa è scontata considerando che siamo nel 2017 e l'AOR ha dato tanto negli anni 80, ma ci sono brano come The Tell e Fearless che non sono affatto banali e tentano di cambiare qualche regola nel sound, riuscendoci pienamente. La mano di Peterik si sente eccome, le canzoni più emozionanti per il sottoscritto profumano parecchio di Survivor (All I See Is You e quella perla di Silent Music, la migliore del lotto) e va benissimo cosi. Hitchcock è un signor cantante anche se in certi punzi sforza parecchio nelle note alte ma compensa con interpretazioni da applausi. Gran disco insomma, degno album di grande AOR
lux chaos
Sabato 4 Febbraio 2017, 15.52.06
7
Disco inattaccabile per quanto riguarda produzione ed esecuzione. Qualche pezzo è molto valido, ma l’album è molto “scolastico”, e si sente tantissimo...se uno ascolta il genere da anni può magari apprezzarlo, de gustibus, ma non certo gridare al miracolo, il songwriting ci ha lasciati dopo il terzo album, e cosi continua...questo album sta prendendo voti assurdi ovunque ma non è affatto superiore ad Immortal, è egualmente poco ispirato
Steelminded
Sabato 4 Febbraio 2017, 1.20.40
6
Imbarazzante tutto il web metallico in preda a un'allucinazione collettiva per questo gruppo di nerds???????????????????? Scherzo, ma sono fuori pesante sti qua... massimo rispetto :->
tino
Venerdì 3 Febbraio 2017, 17.00.17
5
A parte i toto e qualcosa dei journey, con l’aor ormai sono fermo da quasi vent’anni quando ero in fissa per dare, strangeways, diving for peals, touch, signals e simili. Ho ascoltato il singolo del video e sono rimasto piacevolmente colpito dalla freschezza e dal calore che trasmette. Un genere ormai antico e fuori moda ma che comunque suona ancora piacevolmente attuale, basta essere predisposti alla melodia.
Chris
Sabato 28 Gennaio 2017, 14.48.52
4
Disco favoloso! Veramente stratosferici. E' un peccato che artisti del genere non abbiamo il successo che meritano
Togno89
Sabato 28 Gennaio 2017, 14.10.17
3
Hai perfettamente ragione Maurizio. Grazie per l'appunto. Provvederemo il prima possibile
Maurizio 76
Sabato 28 Gennaio 2017, 10.43.54
2
nella line up manca indicato il cantante toby
Maurizio 76
Sabato 28 Gennaio 2017, 10.43.02
1
non sbagliano un colpo, magnifico
INFORMAZIONI
2017
Frontiers Records
AOR
Tracklist
1. All I See Is You
2. The Tell
3. In Caricature
4. Silent Music
5. Fearless
6. Everlasting Love
7. Freedom of the Night
8. The Light in Your Eyes
9. Rising Up
10. The Silence Says It All
11. Faster than a Prayer
12. Unmasking the Mystery
Line Up
Toby Hitchcock (Voce)
Jim Peterik (Voce, Chitarra, Tastiere)
Mike Aquino (Chitarra)
Christian Cullen (Tastiere)
Klem Hayes (Basso)
Ed Breckenfeld (Batteria)
 
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