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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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31/07/2017
( 1545 letture )
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È di appena un anno fa l’uscita di The Labyrinth, raccolta dei Necrot che raccoglieva i 3 demo pubblicati in precedenza. Non trattandosi quindi di vero e proprio materiale nuovo, c’è voluto poco per dare alle stampe il nuovo Blood Offerings, considerabile come vero e proprio debutto discografico del trio italo/americano.
Rilasciato ancora una volta dalla Tankcrimes Records e distribuito in parte dalla Sentient Ruins Laboratories, Blood Offerings presenta un sound leggermente mutato rispetto al lavoro dello scorso anno. Innanzitutto è evidente come i tre si siano affidati ad una produzione meno casereccia e più pulita, e tale scelta va ovviamente a premiare il lavoro delle chitarre. I riff sono infatti più chiari e distinguibili, rendendo così i brani più facili da riconoscere ascolto dopo ascolto. Cambiamento anche a livello vocale, dove si è passati da un growl cavernoso ed estremamente marcio ad uno stile più aggressivo, urlato e diretto. Non che tali cambiamenti sconvolgano più di tanto la proposta, anche perché in fin dei conti si tratta sempre di death metal duro e puro che non lascia spazio ad alcun tipo di contaminazione. Con la prima The Blade si fanno sentire le influenze di scuola Morbid Angel di tutto quel death vecchia scuola che caratterizzano l’intero lavoro. Ciò che stupisce è che nonostante l’approccio, i tre dimostrano di saper suonare e di non volersi cimentare in un tributo a vecchie sonorità; i brani sono infatti piuttosto dinamici, vari, i riff passano dall’essere semplici ad arricchirsi di qualche legato e di altre soluzioni che arricchiscono tutto il lavoro (come ad esempio gli assoli tutt’altro che primitivi). È il caso ad esempio della titletrack, che si fa notare per l’utilizzo di ritmiche lente dalla metà in poi, di Empty Hands, con il suo motivo portante, o di Beneath, brano molto vario e articolato su una buona dose di riff. È evidente che i deathsters sappiano suonare, e proprio per questo Blood Offerings è un album riuscito; nonostante si tratti di death metal che non offra chissà quali soluzioni, è grazie alla capacità compositiva dei tre se un disco simile riesca a risultare interessante e coinvolgente.
Nella sua semplicità, Blood Offerings offre trentaquattro minuti di puro piacere. Rinunciando ad un approccio più barbaro e accantonando, almeno il raga parte, i richiami crust del passato, i nostri realizzano un disco che segna l’inizio di quella che sembra essere una carriera discografica piuttosto interessante.
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a proposito di interessante, la recensione dell'ultimo? |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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Luca Indrio (Voce, Basso, Chitarra) Sonny Reinhardt (Chitarra) Chad Gailey (Batteria)
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Line Up
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1. The Blade 2. Rather Be Dead 3. Shadows and Light 4. Blood Offerings 5. Empty Hands 6. Beneath 7. Breathing Machine 8. Layers of Darkness
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RECENSIONI |
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