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Robin Beck - Love is Coming
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13/10/2017
( 2383 letture )
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Robin Beck è una cantante presente sulla scena musicale sin dal 1979, ma ha raggiunto il successo soltanto nel 1988 grazie all'album Trouble or Nothin', trascinato dalla hit First Time, track con la quale si è aggiudicata diversi riconoscimenti. Dopodiché una carriera dedicata al rock melodico e varie collaborazioni con artisti di spicco della scena internazionale, in particolare col marito James Christian. Anche in questo caso, il frontman degli House of Lords non si è sottratto dal dare il suo appoggio alla compagna di vita, producendo Love is Coming assieme al polistrumentista Clif Magness.
L'undicesimo album in studio di Robin Beck è un disco che strizza l'occhio al pop/rock da classifica e alle charts contemporanee, piuttosto che all'AOR di stampo ottantiano tanto caro a Christian. Nonostante emerga continuamente la prova convincente della cantante di Brooklyn – ella non sembra accusare le 62 primavere - Love is Coming è un LP figlio dei suoi tempi. Alcune tracks perciò risultano banali, scritte senza troppe pretese e orientate esclusivamente alla ricerca del ritornello di facile presa sull'ascoltatore. Soprattutto in avvio troviamo brani di questo tipo, come la semplicistica Island e la seguente On the Bright Side, la quale ricorda un punk/rock per teenagers associabile ad Avril Lavigne. La sezione ritmica acquista importanza sulla titletrack e su Me Just Being Me, due songs con il basso maggiormente in evidenza. La prima si caratterizza per il sound che sembra direttamente estrapolato da un disco dei Maroon 5, per i meccanici suoni elettronici di sottofondo e per il perfetto solo di chitarra eseguito dallo special guest Tommy Denander; la seconda è un brano divertente dai ritmi e dai riffettini blandi tendenti al country/rock, con un ritornello profondamente accessibile. Le canzoni d'atmosfera di questa prima parte sono On to Something, la quale non si discosta molto dall'odierno pop melenso e la ballad In These Eyes, che rientra maggiormente nei canoni AOR pur essendo abbastanza noiosa sul ritornello e sul coro finale. Fortunatamente la seconda parte del platter sale di tono, con un quartetto consecutivo rilevante aperto dalle costruzioni moderne e dalla produzione accurata di Lost, sulla quale la voce di Robin riesce ad emozionare. Il buon momento prosegue con l'interessante Crave the Touch dove si sente e come la mano di James Christian: sia nel cupo intro di tastiera, sia nel marcato utilizzo degli effetti, i quali donano al pezzo sonorità da "caccia alle streghe". If You Only Knew è una sapiente ballata che profuma di cantautorato americano e mette finalmente in mostra le sfumature soul della Beck. Peccato sia un episodio isolato poiché è una delle migliori prove della singer assieme alla commovente esecuzione della successiva Here I Am, brano strappalacrime che punta alle classifiche. Le schitarrate di Girl Like Me fanno emergere un tocco finora inesistente di hard rock eighties, ma il brano non fa sicuramente saltare sulla sedia se non per qualche acuto niente male tirato giù dalla protagonista. La conclusiva Warrior è un brano inutile e a tratti imbarazzante, con melodie degne della peggior Elisa.
Se si esclude il quartetto succitato formato da Lost/Crave the Touch/If You Only Knew/Here I Am, il nuovo album di Robin Beck è trascurabile. Alcuni dei brani inseriti su Love Is Coming si avvicinano in maniera preoccupante a materiale scadente composto da band e cantanti pop/rock del nuovo millennio. Da un'artista navigata come lei è lecito aspettarsi tematiche più profonde e musica di maggior qualità.
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Ma chi e? Strano che sia recensita questa illustre sconosciuta e non altre ben più famose donne rock degli anni '80 tipo pat benatar,Joan jett o le vixen. |
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Ogni volta le stesse storie. Se un disco non è metal iniziano le lamentele. Ma perchè? Siete troppo True, avessero recensito Bieber o Jennifer Lopez capisco. Ma qui si parla cmq di ottima musica ed è bello che ci siano articoli o recensioni su generi validi. Ho ascoltato l'album e devo dire che son d'accordo con la recensione. Ha fatto di meglio, questo un pò mi annoia anche se qualche traccia è molto valida |
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Resto sempre senza parole quando leggo cose tipo:"Mai sentita!! ...Che c'entra con Bonnie Tayler, grandissima artista, con voce superlativa... Boh..., non amo questo genere, noioso, ripetitivo, non mi lascia niente. E non ho neanche la curiosità di ascoltarlo questo album, tanto lo so che non mi piacerebbe ecc. ecc..." Boh. Se uno non l'ha mai ascoltata come fa a dare giudizi e fare paragoni ? Mistero. |
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Ahahahahaha grande @steel...cmq l'AOR é fantastico, ci sono milioni di dischi che vale la pena ascoltare e scoprire, ed é pieno di interpreti e musicisti eccezionali e ha tutto il diritto di apparire in una web zine che tratta rock e metal...w la musica! |
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Non so non la conosco, lol, ma più sotto venivano menzionate Tyler e Benatar. A me comunque alcuni pezzi di bands AOR più rockeggianti degli anni 80 (Asia, Journey, Boston) piacciono molto. |
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Mai sentita!! Che c'entra con Bonnie Tayler, grandissima artista, con voce superlativa... Boh..., non amo questo genere, noioso, ripetitivo, non mi lascia niente. E non ho neanche la curiosità di ascoltarlo questo album, tanto lo so che non mi piacerebbe, non tanto per partito preso, semplicemente non è musica per le mie orecchie. Sorry. |
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@ayreon ma Pat Benatar era famosissima pero'. Idem Bonnie Tyler (e che voce!). Neanch'io ho mai sentito Robin Beck comunque |
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Ho trouble of nothin di Robin Beck. Carino. C'è di meglio ovvio. Ma a me non spiace. |
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Noo, non ci credo..ahahaha, vabbe' dai, accetto Pupo, diciamo solo solidarietà' tra toscani. |
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@lisablack , un' altra cosa che ti "colpirà" (più in male che in bene) è la sua collaborazione ad un LP di Pupo ! Si ! Il "nostro" Pupo di "gelato al cioccolato" o "Su di noi" ! Esattamente nella canzone "Non è un addio" , dall' album "Tornerò" del 1998 (...perché so certe cose? ) . |
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Be' non sono patita dell'AOR, è evidente, però mi meraviglio che essendo in giro addirittura dal' 79, giuro che l'ho sentita nominare solo stasera. Dove ho vissuto fin'ora? E comunque al di la' di tutto..mi ha colpito, non è mai troppo tardi! |
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@lisablack , no è in giro dal 1979 come ho detto prima, poi da quanto ne so io ha avuto una "pausa" fino al 1989 da cui ha ripreso un cammino che (secondo me) aumenta qualititivamente di anno in anno (se a uno piace l' AOR ovviamente). |
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Tirapiunpelo vedi che non sono un integralista? Con gli Ulver è un altro discorso (che non voglio riaprire)  |
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Gran bella donna..non conosco quest'artista, ed è strano perché ho letto che è in giro dall'88..mah non so ma un po' mi ha incuriosito. |
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Grande klostri... bacchettate sulle mani. |
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Mi sembra di essermi dimenticato anche di "Underneath" tanto per completare l' opera . Ascoltate , ascoltate. |
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e già che ci siete parlate anche di gente come la pat benatar dei tempi d'oro (heartbreaker,hell is for children ,invincible) o bonnie Tyler che in un suo disco aveva al controcanto Joey Lynn turner e i bonjovi gli saccheggiarono ( if you were a woman and I was a man ) per "you give love a bad name |
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Aggiungo anche Livin' on a Dream , o Do you miss me , o The Great escape . Così solo per farvi avere un panorama più ampio su quello che commentate , e poi vediamo chi ha il coraggio di criticare quest' artista in campo AOR! Studiate , studiate  |
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Molto probabilmente molti non sanno cosa sia l'AOR oppure non lo reputano degno di apparire in un contesto Metal (ma quanti altri gruppi AOR non ricevono nessuna critica pur essendo alla stessa stregua... boh), però prima di fare affermazioni denigratorie, uno dovrebbe informarsi un po' . Robin è attiva come solista ufficiale dal 1979 , è principalmente un'interprete, e si può dire che ha speso una vita per la musica. Detto questo , pur non essendo mai arrivata ad un successo mondiale , ha coltivato negli anni un numero non indifferenete di fan che la apprezzano per le sue doti , e per quello che propone. Di questo album ho ascoltato tre pezzi, di cui uno non mi dice niente , e gli altri due invece mi piacciono , e li ritengo di buona fattura per il genere proposto , poi andate ad ascoltare roba tipo Human instinct , Trouble or Nothin' o Can't Get Off. D' altronde più volte ho letto commenti di gente che si sente risentita anche per recensioni come quelle dei Pink Floyd (senza fare paragoni artistici ovviamente, ma il senso è quello) . Fly down please. Per chiudere , secondo me la Frontiers sa bene quello che fa e lo fa bene, è per quello che è ancora in auge.  |
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Non so se interpreto nel modo correto la cosa. Metallized è un contenitore come poteva esserlo un normale magazine degli eighties. Per esempio rockerilla, metal shock ( non l' utente e amico ) hm, flash e altri stranieri. Come tale al suo interno aveva servizi che andavano dai bon jovi ai morbid angel passando attraverso tutto il campionario che l' heavy metal forniva. Poi ognuno seguiva con interesse il/i generi che più gli aggradano. Lo stesso vale per questo portale. Più è ampia la scelta meglio è (imho). Anch'io ho i miei generi preferiti ma non per questo non mi guardo attorno. Rendiamo anche il merito a questi ragazzi/e che ci tengono informati e ci permettono di commentare. . |
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W la frontiers, album con alti e bassi, ma non da insufficienza. Purtroppo com anche l'ultimo House of Lords. Basterebbe non fare uscire un album ogni 16 mesi e poter selezionare canzoni più ispirate, scartando quelle peggio riuscite. |
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Ma quante volte ancora dovremo leggere questa domanda del razzo sotto milioni di recensioni non metal? Povera italia...quoto steelminded al 100% |
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@Lizard Ripeto, leggere queste recensioni su una rivista che si chiama Metallized...e lo dico con tutto l'affetto che ho per questo portale. |
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Cioè ma la frontiers ha un roster che se ne conoscete la metà neanche vi sognereste di fare certi commenti... Viva la frontiers, altroché... |
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L'AOR da sempre ha strizzato l'occhio al pop e una band come i Toto lo ricorda sempre. Mi sembra buffo fingersi sorpresi dopo quasi quarant'anni. |
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come quando se ascoltavi bonjovi e europe non eri un metallaro |
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Non sapevo che su Metallized si leggessero recensioni di dischi pop Che amarezza. Come son cambiati i tempi. Come quando mi fecero togliere i braccial iborchiati al concerto degli slayer di quest'anno |
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bello augurare la chiusura ad una label italiana che tra l'altro ha in scuderia gente come dgm e vanden plas ,chiediamoci invece perchè ,a parte l'italia, il genere aor in USA ha ancora un nutrito seguito ,se guardate le arene strapiene per il recente toru di styx e reo speedwagon (sono tutti posti che assago al confronto è un pub),anche a me gente come robin beck o lana lane non è che dicono molto,però da questo a dargli contro a frontiers....... venderà poco con la beck ma si rifà con mr big,whitesnake,toto,journey |
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@zess spesso me lo chiedo anche io, esclusa qualche eccezione, la major parte sono delle rispolverate incredibili di band/personaggi incredibili che ben poco hanno dato in passato figuriamoci nel 2017 o semplici meteore. |
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Qualcuno mi spieghi come fa la Frontiers a non chiudere, onestamente non lo capisco. |
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