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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Act of Defiance - Old Scars, New Wounds
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27/12/2017
( 1775 letture )
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La seconda fatica in studio degli Act of Defiance continua il percorso già iniziato con l'acclamato debutto Birth and the Burial, di due anni precedente. La band degli ex Megadeth Chris Broderick e Shawn Drover propone ancora una volta un thrash tecnico e melodico dal taglio moderno, senza lesinare contaminazioni e soluzioni vicine a certo death e groove. Un thrash insomma pienamente calato negli standard del Nuovo Millennio, senza così rimanere ancorati a certi schemi anni '80, ma guardando molto a quanto offre il nuovo panorama metal degli ultimi vent'anni. In questo senso è percepibile lungo tutto il lavoro l'influenza di band quali Lamb of God o DevilDriver, per fare due nomi, piuttosto che quella della band madre dei due sopraccitati membri fondatori.
Già dall'iniziale M.I.A. questa propensione alla modernità è riscontrabile, come anche una certa melodia. Non per questo le composizioni risultano prive di aggressività, giovando invece di una sezione ritmica quadrata e di una chitarra graffiante, che alterna momenti più cadenzati ad altri più frenetici. Su tutto emerge lo stile di Bonner, che si diletta ad alternare una voce pulita e melodica ad un cantato più vicino al growl. Nella rabbiosa Molten Core si denota infatti, oltre al sempre alto tasso tecnico degli strumentisti, la propensione del cantante ad utilizzare harsh vocals a più riprese, diversamente invece dalle successive Overexposure, ricca di aperture melodiche e la più cadenzata The Talisman, nella quale emerge maggiormente l'influenza dei Megadeth degli anni Novanta. Si continua sempre sulla stessa scia, intervallando pezzi rabbiosi e moderni (Another Killing Spree, Lullaby of Vengeance, che non sfigurerebbe nel repertorio dei primi Bullet for My Valentine) ad altri più canonici (l’accoppiata Reborn e Conspiracy of the Gods), concludendo degnamente con Rise of Rebellion, perfetta sintesi dell'album nella quale si avvicendano momenti più aggressivi e rapidi ad arpeggi melodici ed una voce pulita.
Gli Act of Defiance riconfermano così la perizia compositiva e tecnica già ampiamente conosciuta e confermata dal primo album, confezionando un disco riuscito anche se meno immediato rispetto al precedente e forse per questo meno fresco, nonostante la maggiore cura. Ciononostante l'album risulta godibile e molto piacevole, riservando momenti adrenalinici a più riprese per chi ascolta, lasciando soddisfatti tanto i thrasher più conservatori che i metallari più avvezzi alle sonorità del Nuovo Millennio.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. M.I.A. 2. Molten Core 3. Overexposure 4. The Talisman 5. Lullaby of Vengeance 6. Circle of Ashes 7. Reborn 8. Conspiracy of the Gods 9. Another Killing Spree 10. Broken Dialect 11. Rise of Rebellion
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Line Up
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Henry Derek Bonner (Voce) Chris Broderick (Chitarra) Matthew Bachand (Basso) Shawn Drover (Batteria)
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