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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Thundermother - Thundermother
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08/05/2018
( 1615 letture )
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Al mondo esistono tre grandi band: i Bullet, gli Airbourne e le Thundermother!
Le parole sopra riportate, pronunciate dal leader degli Airbourne Joel O'Keeffe, sono senza dubbio molto lusinghiere, innanzitutto per se stesso, ma anche per le altre due band citate: una di queste, le svedesi Thundermother, sono effettivamente sulla cresta dell'onda nel paese d'origine, grazie ad un paio di album discreti...e, sicuramente, anche grazie al fatto di essere un gruppo interamente costituito da grintose ragazze rockettare!
Quest'oggi ci occupiamo del terzo lavoro in studio, intitolato proprio Thundermother, che costituisce un concentrato di canzoni debitrici dell'hard rock classico, con un occhio di riguardo per gli AC/DC; la mente e leader del gruppo, la chitarrista Filippa Nässil, è infatti grande fan del gruppo australiano ed è lei a condurre la band, tanto da essere l'unica sopravvissuta agli assestamenti di line-up che hanno coinvolto le Thundermother lo scorso anno, con ben quattro musiciste su cinque defezionarie ed il passaggio ad una line-up a quattro. L'album è introdotto da Revival, un buon mid-tempo che ci cala in effetti da subito nello spirito del lavoro: classico hard rock senza fronzoli, niente affatto originale, ma suonato con passione. Whatever preme maggiormente il piede sull'acceleratore e vede un'ottima prestazione della cantante Guernica Mancini; il mid-tempo comunque è il genere di canzoni preferita dalle ragazze, che possono così caricare il loro groove e far cantare la chitarra della leader, che si prodiga nella composizione di riff granitici: lo dimostra la valida Survival Song, così come la meno sorprendente, ma comunque interessante Racing on Mainstreet. La tendenza alla proposizione dei mid-tempo, per la verità, qui e là stanca,, tant'è che accogliamo volentieri canzoni come Fire in the Rain, diversa da altre presenti su disco ed anche per questo meritevole di ascolto e menzione. Fra le tracce migliori del disco va annoverata sicuramente Hanging at my Door, che, pur non rinunciando alla collaudata formula compositiva dimostrata dalle Thundermother, sembra maggiormente interessante e riuscita! Nella seconda parte, invece, segnaliamo la veloce Rip Your Heart Out, carica di un intrigante flavour punk che non guasta mai, mentre l'anthemica We Fight for Rock 'n' Roll, fatta appositamente per esser cantata dal vivo, assolve pienamente a tale compito, risultando fra i pezzi più coinvolgenti. In generale, per fortuna, la seconda metà dell'album appare meglio riuscita della prima; è un bene, visto che molto spesso accade l'esatto contrario, anche per un normale effetto di “stanca” che coinvolge l'ascoltatore dopo un certo numero di tracce.
Thundermother, insomma, è un buon disco che conferma le Thundermother su livelli sufficientemente buoni: tuttavia, non è il gran lavoro che ci si poteva attendere da un gruppo al suo terzo lavoro, forse anche per gli già citati scossoni in line-up, che hanno probabilmente impedito alla band di spiccare davvero il volo; l'album non presenta infatti significativi cali, ma ha anche pochi, veri highlights e, soprattutto nella prima metà, abusa di una certa formula compositiva che dopo un po' rischia di annoiare chi ascolta. Poco male, le qualità ci sono e siamo sicuri che le ragazze sapranno fare di meglio in futuro.
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3
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una bocciatura di Metal Shock a un disco hard rock..finalmente  |
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2
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Per me un disco molto buono, ovviamente destinato agli estimatori genere hard rock grezzo anni '70. Il lavoro è uscito qualche mese fa (Febbraio), il terzo della band svedese tutta al femminile. L'ho acquistato nella versione digitale e mi ha assolutamente soddisfatto. Non condivido quanto scritto dal recensore, per me meglio la prima parte rispetto alla seconda, comunque di buon livello. Ottimo il trittico Whatever (la mia preferita, secondo singolo) Survival Song, e Racing on mainstreet. Molto buona anche Hanging at my Door. Più tranquilla la seconda parte, dove è We Fight For Rock 'n' roll, primo singolo, a farla da padrona. Comunque a mio parere Thundermother pienamente promosse in questo loro terzo lavoro, più maturo dei primi due e meglio prodotto' voto 75. Tra l'altro per quanto riguarda il loro genere musicale, non conosco band tutte al femminile di tale livello, anzi se qualcuno ha qualche suggerimento da darmi è ben accetto. Per ultimo due piccole curiosità: la precedente cantante, Clare Cunningham, Irlandese e anche lei molto brava, pare si sta dando alla carriera solista ed ha già pubblicato degli EP. Giorgia Carteri, chitarrista ritmica nella precedente formazione, è italiana. |
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1
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Non sarebbe male, il problema è che le canzoni sono proprio moscie, la maggior parte soporifero. Bocciato. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Revival 2. Whatever 3. Survival Song 4. Racing On Mainstreet 5. Fire In The Rain 6. Hanging At My Door 7. Rip Your Heart Out 8. The Original Sin 9. Quitter 10. We Fight For Rock ‘n' Roll 11. Follow Your Heart 12. Children On The Rampage 13. Won't Back Down
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Line Up
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Guernica Mancini (Voce) Filippa Nässil (Chitarra) Sara Pettersson (Basso) Emlee Johansson (Batteria)
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RECENSIONI |
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