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27/04/25
THE LUMINEERS
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Chelsea Grin - Eternal Nightmare
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18/08/2018
( 2208 letture )
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Nell’affermatissimo panorama deathcore, genere su cui i duri e puri amano vomitare critiche a valanga, ma che, bisogna prenderne atto, oramai non può essere bollato come semplice moda passeggera, i Chelsea Grin sono equiparabili a quei cugini sfigati che tutti noi abbiamo nella nostra famiglia, ma che comunque fanno inesorabilmente parte di questa e che pertanto non possiamo disdegnare. Insieme a i vari Whitechapel, Carnifex e via discorrendo, questa band ha potuto abbondantemente beneficiare dei ricchi proventi che il genere apporta alle casse delle varie case discografiche e in sede live nei vari tour americani e non solo, ma, a contrario delle band citate, non ha mai dato alla causa un contributo significativo, godendo piuttosto di luce riflessa.
Proprio a causa di questo beneficio indiretto la band, negli ultimi anni, non si è proprio dimostrata all’altezza e i risultati sono stati ben visibili agli occhi di tutti: mentre i gruppi succitati sono riusciti in qualche modo ad evolvere il proprio in suono (chi in bene, chi in peggio), i Chelsea Grin con Ashes to Ashes dimostrarono di essere un gruppo allo sbando e gli accorgimenti adoperati in quell’occasione non incontrarono il favore dei fan che bocciarono quell’uscita. Con il successivo e omonimo Chelsea Grin, la band fece un deciso passo indietro, a favore di quelle sonorità che in origine consacrarono i Chelsea Grin al grande pubblico. Successivamente, per vicende personali e a causa dello stress che comporta una vita fatta solo ed esclusivamente di tour in lungo e in largo per l’America e non solo, il frontman e vocalist Alex koehler abbandona la baracca e viene sostituito da Tom Barber, presente anche in questa odierna produzione e messosi in luce nei Lorna Shore, una delle migliori band deathcore uscite almeno negli ultimi cinque anni, con un disco, Flesh Coffin, in grado di mettere d’accordo tutti quanti.
Eternal Nightmare, uscito nell’estate del 2018, è quindi l’ultima fatica dei Chelsea Grin; il disco si compone di undici tracce, per una durata complessiva che sfiora i quaranta minuti appena. La formula adoperata dalla band americana è quella canonica; riff taglienti si alternano a massacranti breakdown tartassa ossa, con canzoni che, nonostante il decorrere inesorabile degli anni, cercano di candeggiare quella tipica rabbia interiore che contraddistingui gli adolescenti che ascoltano questo genere musicale. Il risultato è davvero buono, la band sembra aver finalmente trovato la quadra del cerchio che per anni, talvolta annaspando nel buio, ha cercato. Intanto, il nuovo frontman non risente di particolari ansie da prestazione e su disco da il meglio di sé, con una prova sopra le linee, bravo sia nel growl, sia nelle parti scream, anche quelle più complesse. La band fa tutto il resto, con una prova, da un punto di vista prettamente musicale, di livello mostrando un lato di sé più maturo e ne è la prova inconfutabile il fatto che le diverse canzoni che compongono questo disco sono, più elaborate nella loro struttura complessiva e maggiormente “impegnative” all’ascolto e questo grazie anche al fatto che i Chelsea Grin, nella loro formazione hanno accolto un musicista talentuoso quale Stephen Rutishauser, già presente nella produzione previa. Eternal Nightmare, presenta pochi filler, componendosi soprattutto di tracce ben studiate e in grado di fornire una bella varietà di sfumature, surrogate anche dall’utilizzo di parti elettroniche ben pensate e collocate nel punto giusto delle canzoni interessate. I breakdown sono sempre tanti, talvolta eccessivi, ma il contorno che gli avvolge è di livello e li rende funzionali.
Oltre a esprimere un forte senso di rabbia, la band riesce anche ad esprimere una “bella” atmosfera cupa e ombreggiata, come nella traccia Limbs e Across the Earth, dove, soprattutto per quest’ultima, le chitarre si mettono all’opera anche con soluzioni più avvolgenti, accostate a parti dure, ma comunque melodiche; stesso discorso vale per la opener Dead Rose. All’interno del disco poi, non mancano anche le canzoni più hardcore, in grado di fare breccia nel pubblico, come See you Soon e Hostage, dove il ritornello viene ripetuto allo sfinimento, con i breakdown che si susseguono con altrettanti passaggi mid-tempo, per poi deflagrarsi definitivamente.
Nel complesso quindi, Eternal Nightmare, nell’ambito deathcore, può facilmente considerarsi una fatica discografica riuscita, povera di momenti musicalmente infelici (fra i quali, l’incomprensibile The Wolf che lascia abbastanza sopraccigliati) e con tanto bel materiale da ascoltare per intrattenersi. I Chelsea Grin si levano pertanto quella maschera da “cuginetto sfigato” mostrando con questo disco una prestazione di livello e una grande voglia di rielaborare quelle rabbia adolescenziale, in qualcosa di finalmente più adulto e maturo. In conclusione, Eternal Nightmare non sarà forse una delle uscite di punta dell’anno, ma dimostra finalmente una band in grande spolvero, sperando che, questo, possa essere il primo passo per un nuovo cammino.
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6
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beh, se vi può consolare, Tom ha un approccio completamente diverso rispetto ai Lorna shore, quindi può darsi che CJ McCreery possa sorprendervi tutti, nella stessa maniera, anche se ammetto di non conoscerlo particolarmente |
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5
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Cj è molto più portato alle tinte brutal\slam del death\deathcore, infatti i sots con cj avevano tirato fuori una bella randellata nei denti con l'ultimo disco, vediamo cosa succederà in futuro per le 2 seguenti band . |
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4
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Anche io sinceramente sono preoccupato, vedremo cosa succederà perchè la band ha dei musicisti della madonna e sebbene Cj ha fatto un grosso lavoro con i Signs of the Swarn (che ho personalmente recensito) anche io penso c'entri poco. |
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3
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Io sono preoccupato per le sorti dei lorna shore, si sonp presi cj mcreery che non c'entra un beneamato niente con lo stile della band . |
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2
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Vorrei votare, ma non mi accetta il voto... boh... 80 comunque |
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1
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Con il cambio di vocalist li ho completamente rivalutati. Tom è veramente un grande cantante e riesce benissimo a non far sentire l'assenza di Alex, che comunque nell'album precedente aveva già tracciato un percorso di espressione musicale diverso dagli esordi, e per mio conto più efficace e identitario rispetto agli esordi. Di fatto il loro stile è più accessibile rispetto agli stessi lorna shore, e già più di uno ha storto il naso. innanzitutto, c'è chi ancora rimpiange alex e c'è chi è stupito di come tom abbia lasciato i lorna per non integrare nulla della sua esperienza con loro nei chelsea grin. io suppongo che questo album sia ancora un punto di passaggio e che il prossimo potrebbe essere di effettiva svolta, con tom libero di esprimere tutte le peculiarità mostrate coi lorna (che però sono piuttosto pesanti da digerire...) |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Dead Rose 2. The Wolf 3. Across The Earth 4. See You Soon 5. 9:30 AM 6. Limbs 7. Scent Of Evil 8. Hostage 9. Nobody Listened 10. Outliers 11. Eternal Nightmare
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Line Up
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Tom Barber (Voce) Stephen Rutishauser (Chitarra) David Flin (Basso) Pablo Viveros (Batteria, Voce)
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RECENSIONI |
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