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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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30/09/2018
( 712 letture )
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Una cover molto fumettistica e decisamente old school introduce l’EP d’esordio dei tedeschi Glanville, una nuova band a cavallo tra hard rock e heavy metal composta da un quintetto non esattamente alle prime armi, con esperienze diverse in diversi generi di metal, in band come Milking the Goatmachine, Landskap, Bushfire o Wight. Membri con influenze che spaziano dal death metal all’heavy, dal doom e stoner al black s’uniscono per dare vita a First Blood, un assaggio di cinque canzoni (e ventitré minuti di durata) che devono dare l’idea di cosa una formazione così eterogenea possa realizzare.
I Glanville però rivelano immediatamente di avere le idee chiare, dando vita a un EP coeso e compatto dal sapore molto retrò. Il genere di riferimento è un heavy metal degli albori, ancora in parte settantiano e non del tutto distinguibile dall’hard rock, potenziato da una produzione grezza, ma al passo con i nostri tempi e riesce a dare a First Blood un sound massiccio, corposo e caldo, che sicuramente eredita qualcosa anche dalle esperienze doom e stoner di alcuni membri della band. Tra i modelli principali si annoverano nomi come Thin Lizzy, Black Sabbath, Deep Purple e Judas Priest dei primi cinque-sei album, e gli stessi componenti della band si definiscono a ragione come “heavy rockers”. Il cantante René Hofmann ha una voce nasale non particolarmente pulita nemmeno quando sale su tonalità più alte ed è pienamente a suo agio nell’heavy rock duro e sporco dei Glanville; è interessante anche sottolineare come inizialmente Hofmann suonasse la chitarra, ma poi, rendendosi conto di rendere meglio come cantante, lasciò a terra l’ascia per impugnare il microfono, e probabilmente la scelta si è rivelata azzeccata. Dal punto di vista del songwriting tutte le canzoni si attestano su livelli buoni ed equivalenti, e in parte si caratterizzano soprattutto attraverso un riffing arrembante e ritornelli travolgenti e d’impatto. I primi tre pezzi, God Is Dead, Dancing on Fire e Durga the Great, hanno tutti questa attitudine, e forse proprio quest’ultimo è uno dei più riusciti, grazie ad un’influenza NWOBHM un po’ più evidente e ad un ritmo sostenuto che si scarica e si sfoga in un ottimo refrain. Sono un po’ più distese le due conclusive Demons e Time to Go: la prima si avvale di una vena più blues ma sempre grintosa, la seconda presenta invece anche delle parti da ballad, ha un mood più malinconico e intimo e contiene un intermezzo di flauto, interessante e originale, ma forse troppo spiazzante rispetto allo standard del brano prima e di tutto l’EP poi.
È quindi sicuramente un buon disco questo First Blood; i Glanville agiscono come una band matura e consapevole dei propri mezzi, dando vita ad un prodotto bilanciato e ben suonato. Il songwriting è adeguato, anche se le canzoni davvero memorabili sono di altra caratura e in particolare si potrebbe migliorare la scrittura degli assoli. Nonostante la musica molto derivativa, i Nostri esprimono una personalità abbastanza distinta, che emerge sempre nelle singole tracce, tutto sommato sufficientemente varie, anche se molto coese tra loro. Album consigliato per heavy metallers e hard rockers di vecchia scuola innamorati di suoni secchi e robusti.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. God Is Dead 2. Dancing on Fire 3. Durga the Great 4. Demons 5. Time to Change
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Line Up
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René Hofmann (Voce) Philipp Michel (Chitarra) Chris West (Chitarra) Peter-Philipp Schierhorn (Basso) Thomas Hoffmann (Batteria)
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RECENSIONI |
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