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27/04/25
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Demons & Wizards - Touched by the Crimson King
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09/05/2020
( 1383 letture )
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Era il 2005 quando i Demons & Wizards, progetto creato da Hansi Kürsch, voce dei Blind Guardian e Jon Schaffer, chitarrista degli Iced Earth, pubblicarono il loro secondo disco, Touched by the Crimson King, ispirato dalla serie di romanzi La torre nera di Stephen King, dove il protagonista è per l’appunto il Re Rosso (Crimson King). Dopo cinque anni dall’uscita (dal buon successo commerciale) dell’omonimo disco d’esordio Demons & Wizards, che ha dato modo alla band di calcare grandi palcoscenici nel 2000, Kürsch e Schaffer propongono quindi questo nuovo disco, capace di racchiudere parte degli elementi caratteristici delle band originarie, che all’epoca erano praticamente ai massimi livelli, alzando (senza stravolgere nulla) il livello rispetto al lavoro precedente, in cui gli episodi che riuscivano a spiccare erano tutto sommato contati.
Touched by the Crimson King è indubbiamente un disco più che discreto, grazie anche alle qualità delle menti che l’hanno composto e dei musicisti che vi hanno suonato: lo stile è quello che ci si dovrebbe aspettare dalle premesse, in linea con quello del precedente, difatti si tratta di un power ben suonato, con esperienza ed estro, che non si sposta mai da certi suoni e da certe tonalità, prediligendo la compattezza alla sperimentazione. Si apre quindi con la magniloquente Crimson King, dove si presenta la figura del Re Rosso. Il brano è potente e maestoso, guidato dalle solite cavalcate di chitarra di Schaffer, che sorreggono la voce di Kürsch, sempre arricchita da cori. Il tutto prosegue in maniera analoga con Beneath These Waves e con Terror Train, che parla del treno del terrore Blaine (presente nei romanzi Terre desolate e La sfera del buio), che alza leggermente il livello di “aggressività” del disco, grazie a delle ritmiche decisamente più veloci e serrate. C’è spazio poi per un brano più corale, lento e melodico, ovvero Seize The Day. Altro riferimento all’universo di King è presente in The Gunslinger, che tratta della figura protagonista della saga La Torre Nera, Roland di Gilead. Questo concept, che in verità si estende in tutte le canzoni, attraverso citazioni e riferimenti narrativi, permette al disco di scorrere con una certa logica, donando al songwriting un senso e un certo spessore. Altro brano lento a base di chitarra acustica è Wicked Witch, seguito dalla carica di Dorian per poi concludere con Down Where I Am in cui la struttura si muove tra strofe più lente e melodiche e ritornelli andanti, distorti (come accade in Love's Tragedy Asunder). A chiudere il disco è presente una simpatica cover di Immigrant Song, tributo ai Led Zeppelin, dove il celebre riff viene eseguito in pieno stile Demons & Wizards.
I cinquanta minuti di Touched by the Crimson King alla fine scorrono bene: la produzione è ottima, così come qualsiasi altro aspetto riguardo al disco, che si rivela piuttosto coinvolgente, partendo con grande grinta, per poi muoversi tra canzoni più lente e brani più spinti. C’è una certa continuità con il disco precedente e le critiche che si possono fare sono le stesse: è un disco abbastanza di mestiere, non adatto a tutti (gli arrangiamenti in effetti sono pomposi, sempre carichi di cori e abbellimenti vari che spesso e volentieri finiscono per risultare stucchevoli). Kürsch fa il suo, così come Schaffer, senza uscire dallo stile che presentano nei loro progetti principali, mostrando il loro indiscutibile talento, senza andare troppo oltre, creando un disco solido ed efficace, che si lascia ascoltare con piacere senza intoppi, senza però riuscire ad imporsi. A distanza di anni quindi resta un disco apprezzabile, complessivamente di qualità (le canzoni mediamente sono tutte più che buone), forse il capitolo meglio riuscito tra le tre pubblicazioni dei Demons & Wizards.
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10
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Rispetto a tanta roba che esce oggi, soprattutto in ambito power, questo disco ha una personalità incredibile. Provate a confrontarlo con le ultime uscite dei Blind Guardian. |
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9
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io preferisco il primo disco, ma anche questo é buono. |
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8
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Adoro questo pezzo: Down Where I Am.
Quando Hansi e' ispirato arriva dove nessun altro riesce. |
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7
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Anche per me questo è il disco migliore dei D&W. L'opener Crimson king, The gunslinger e Dorian sono gran bei pezzi. Il resto è comunque su un buon livello, senza fare gridare al miracolo. 80 per me. |
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6
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Dei tre dischi dei D & W questo è nettamente il migliore. Un paio di pezzi spettacolari, metà trascurabili e il resto a metà strada; troppe ballad e semiballad. Se avessero sfruttato maggiormente i pezzi dove spingono con l' acceleratore avrebbero creato un lavoro degno di competere con i migliori lavori di Iced Earth e Blind Guardian. |
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5
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Per me una band mediocre. |
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4
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Certo, scherzavo ovviamente! \m/ |
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3
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@Radamanthis: dai, su qualcosa saremmo d'accordo 😉 |
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2
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Come il primo, l'unione del sound degli Iced Earth con la voce dei Blind Guardian: disco spettacolare!!! (Underground siamo sempre in disaccordo... ) |
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1
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Come il primo, l'unione del sound degli IE con la voce dei BG, disco noioso.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Crimson King 2. Beneath These Waves 3. Terror Train 4. Seize the Day 5. The Gunslinger 6. Love's Tragedy Asunder 7. Wicked Witch 8. Dorian 9. Down Where I Am 10. Immigrant Song
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Line Up
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Hansi Kürsch (Voce) Jon Schaffer (Chitarra, Basso)
Musicisti Ospiti Kathy Helm (Cori) Tori Fuson (Cori) Jesse Morris (Cori) Jim Morris (Chitarra, Cori) Howard Helm (Piano, Tastiere) Krystyna Kolaczynski (Cello) Ruben Drake (Basso) Bobby Jarzombek (Batteria, Percussioni)
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