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Revenge (CAN) - Strike​.​Smother​.​Dehumanize
11/06/2020
( 1497 letture )
Quando i Carcass diedero alle stampe il loro debutto, Reek of Putrefaction, ben pochi immaginavano che così tanti gruppi avrebbero seguito così pedissequamente quell'approccio al metal estremo dal 1988 ad oggi. Chris Ross (aka Vermin) e James Read lo sanno fin troppo bene, e la loro discografia parla per loro: più di trent'anni di carriera a base di accordature ribassate, chitarre sferraglianti e batteria a prova di resistenza, oltre che un’ossessione per temi riguardanti la forza, l’omicidio e la glorificazione della guerra, in passato con i Conqueror e gli Axis of Advance e attualmente con il moniker Revenge.

Tutt'altro che facile trovare canzoni particolarmente memorabili o album che si differenzino l'uno dall'altro nella discografia del duo canadese: come il classico già citato nel paragrafo precedente, qui l’unico obiettivo è colpire ripetutamente l’ascoltatore con insistenza, fondata sullo stesso tipo di cromatismo esasperato e dove, ad eccezioni di alcuni assoli carichi di whammy bar e qualche vago fraseggio armonico, la creatività compositiva è sempre molto limitata. I ritmi non sono mai fissi e alternano momenti in cui si pesta duro con la doppia cassa a rallentamenti dal sapore più punk, anche se raramente si trova qualcosa che sconvolga il proseguimento dei brani e in fin dei conti si gira sempre intorno alle stesse soluzioni. Come da tradizione poi, le due tracce vocali si basano su un urlo rauco e su growl manipolati a dovere e con l'intenzione di apparire “mostruosi” (come nelle prime strofe di Reaper Abyss (Real Rain) ma in generale per tutto il disco). Dopo due prime tracce praticamente indistinguibili, poiché vengono usati gli stessi giri di power-chord e gli stessi stacchi/cambi di tempo, Oath Volator mostra il primo rallentamento e cambio di dinamiche che risaltano il basso, strumento che viene inevitabilmente sacrificato e che passa molto inosservato. Stesso discorso per Lightning Mythos, altro pezzo che punta su ritmi più lenti ma che in sostanza poco aggiunge a quanto già detto. Alcune tracce, come Human Animal, vengono allungate inutilmente con code superflue e soluzioni il cui scopo è quello di allungare la durata dei brani e basta: vi sono poi dei brani tipo Excommunication e Apostasy Imposed (Takeover Mode) che grazie ai continui e inaspettati cambi i tempo a cui ormai il gruppo ci ha abituati, mantengono vivo l'aspetto più caotico e barbaro del sound.

Se inserito in una nicchia immobilistica come quella del cosiddetto “war metal”, che certamente non ha mai puntato ad innovarsi uscita dopo uscita, Strike​.​Smother​.​Dehumanize è un ascolto valido come qualsiasi altro uscito dalla Nuclear War Now! Productions o dalla Hells Headbangers. Strike​.​Smother​.​Dehumanize è il classico album Revenge, perfettamente in linea con i precedenti e, salvo improbabili miracoli, in linea con tutto quello che verrà dopo.



VOTO RECENSORE
63
VOTO LETTORI
66.31 su 16 voti [ VOTA]
LAMBRUSCORE
Lunedì 9 Ottobre 2023, 12.27.51
10
Mai piaciuti. Vengono da molti definiti come War Metal.
Marcio
Domenica 21 Giugno 2020, 1.27.56
9
Una mina antiuomo in pieno petto. Mostruosi.
No Fun
Venerdì 19 Giugno 2020, 14.06.10
8
I commenti mi avevano incuriosito (in particolare il "delizioso" di Giax, evidentemente avvezzo a ingoiare proiettili) e ieri notte che una zanzara non mi lasciava dormire ho deciso di ascoltarlo un paio di volte. I suoni non sono per niente male, quello che non mi piace è la voce. Gli strumenti sono caotici ma riescono a variare e presentare suoni inaspettati, le urla invece per me sono noiose come un cane che abbaia, peccato. Con un cantato sussurrato sarebbe una figata, per me.
God of Emptiness
Giovedì 18 Giugno 2020, 21.34.32
7
Alzo il voto a 85, ascoltato con maggior cura mischia al war metal un necro-doom da ansia, un protocollo per l'annientamento!!!
Giaxomo
Martedì 16 Giugno 2020, 10.11.23
6
Nah, lavoro delizioso, mi trovo perfettamente in linea col commento del buon Federico. A livello di produzione, qui, hanno trovato il miglior compromesso. Selvaggio ma allo stesso tempo "composto", lo sto ascoltando a ripetizione.
Pacino
Martedì 16 Giugno 2020, 6.59.03
5
Cagata...come tutta la loro discografia. Voto 30.
God of Emptiness
Sabato 13 Giugno 2020, 10.24.00
4
A me piacciono moltissimo anche se il loro album precedente a mio parere è superiore, a questo da un 80 ma mi rendo conto che con una produzione migliore e delle chitarre più alte e meno bituminose metterebbero in risalto ancora di più il loro particolare war metal, che di sicuro può non piacere, spero in futuro ascoltino le mie preghiere ahaha (ma ne dubito)
WU MING
Giovedì 11 Giugno 2020, 13.43.52
3
Spazzatura....
Federico S.
Giovedì 11 Giugno 2020, 13.38.09
2
Al contrario, a me il giudizio pare clamorosamente basso, soprattutto se proporzionato al genere di riferimento. Nessuno come loro sa mettere in musica così bene un caos incredibilmente "ordinato".
Give em the axe
Giovedì 11 Giugno 2020, 13.23.09
1
Mio modestissimo parere: band sopravvalutata al cubo.
INFORMAZIONI
2020
Season of Mist
Death / Black
Tracklist
1. Reaper Abyss (Real Rain)
2. Reign Power (Above All Born)
3. Oath Violator
4. Salvation Smothered (Genocide of Flock)
5. Human Animal
6. Excommunication
7. Lightning Mythos
8. Self Segregation (System Torched)
9. Death Hand (Strike Dehumanization)
10. Apostasy Imposed (Takeover Mode)
Line Up
Vermin (Voce, Chitarra, Basso)
J. Read (Voce, Batteria)
 
RECENSIONI
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