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Eresia - Neocosmo
09/04/2021
( 791 letture )
Non sono moltissime le band italiane underground operanti in ambito death metal a essere sopravvissute agli anni 90. Specialmente se costrette al silenzio discografico per larga parte della propria carriera e cocciutamente ancorate al cantato in italiano. Gli Eresia fanno parte di questa ristrettissima categoria e nonostante nel corso di oltre cinque lustri di attività non abbiano prodotto un numero elevato di album, sono sempre restati come un punto di riferimento per coloro i quali volevano identificarsi col concetto di resiliente purezza in musica. Nati nel 1995 come punk band di nome Suicide, cambiato rapidamente moniker e stile gli Eresia, oltre ad affiancare sul palco Novembre, Distruzione, Tankard, Dew Scented, Marduk, White Skull, Natron e molti altri, dopo un demo e due album, il primo dei quali rimasto inedito e il secondo - Moto Imperpetuo del 2001 - da tempo fuori catalogo, non hanno mai fermato l’attività. Arrivando due anni dopo Aìresis del 2018 a Neocosmo.

Sempre basato su quei testi resi nella nostra lingua che sono il marchio di fabbrica del gruppo, Neocosmo è un concentrato di furioso death metal privo di compromessi. Senza nessuna concessione alle commistioni con altri generi che connotano più o meno tutti gli stili riconducibili all’universo metal, se non a qualche sprazzo thrash. Il lavoro in analisi si compone di nove pezzi privi di compromessi, sostenuti da una radicatissima attitudine e dall’assoluto disinteresse per ciò che potrebbe essere più o meno conveniente suonare per arrivare a un pubblico numericamente più importante. Dal punto di vista musicale tutto scorre nel solco della tradizione di settore e l’esperienza accumulata si sente tutta, dato che ogni singolo pezzo offre blast beat, rallentamenti ad effetto e ripartenze fulminanti quando occorre, generando un muro sonico che squassa durante l’ascolto. Esattamente ciò che ogni lavoro death metal deve fare. A svettare leggermente sono comunque Pandemonio, ispirata al Paradiso Perduto di Milton; La Vendetta del Satiro, coi suoi riferimenti all’Aminta del Tasso e a Le Metamorfosi di Ovidio e L’ultimo Inganno, ispirata a Kinderblock – L’ultimo Inganno di Ruggero Gabbai, film del 2020 dal tema davvero disturbante, ma si tratta più che altro di preferenze legate alla predisposizione di ogni ascoltatore verso i temi trattati che di reali differenze qualitative. Discorso a parte va fatto per The Terrifying Void/Vuoto Terrifico, dato che si tratta del medesimo pezzo eseguito però dapprima in inglese con la partecipazione di Dave Ingram dei Benediction e poi in italiano come canzone conclusiva dell’album.

Disco che celebra i venticinque anni di esistenza del gruppo, Neocosmo è veloce, cattivo e monolitico. Insomma: mazzate su mazzate, ma con l’atout di testi profondi, che si basano su riferimenti "alti" e capaci di far riflettere. È questo il valore aggiunto di un prodotto di per se stesso buono, che trova quel quid capace di elevarlo di un gradino mediante la voglia di comunicare al proprio pubblico dei concetti importanti e scegliendo di farlo col nostro idioma. Confinandosi così in un recinto discografico ancora più angusto di quello dal raggio già ristretto offerto dal death underground, ma rendendo fieramente omaggio alla propria storia e qualificandosi come qualcosa in più di una band. Ossia come cellula culturale attiva del corpo assopito del nostro Paese.

Rimarremo per sempre per voi senza nome,
nel buio dell’oblio ad espiare una colpa in un abisso di morte,
d’uno spirito che non si prostrò



VOTO RECENSORE
79
VOTO LETTORI
73 su 3 voti [ VOTA]
Dome
Venerdì 18 Giugno 2021, 21.54.29
1
Amici e vicini di casa, quindi non sarò imparziale nel commento. So' dei grandi, cazzo! Registrazione ottima, bei pezzi, stile crudo che ricorda i miti dei 90s, a me personalmente soprattutto i grandi del death britannico, ma fieramente growlato in italiano. Se non vi frega una minchia del new metal, se vi fa impazzire quando il mid tempo stoppa i blastbeat per poi ripartire incazzati neri, se volete testi interessanti e senza banalità da esaltati, Neocosmo potrebbe essere un bell'ascolto!
INFORMAZIONI
2020
Andromeda Relix/DeathStorm Records
Death
Tracklist
1. Pandemonio
2. La Vendetta del Satiro
3. The Terrifying Void
4. Neocosmo
5. Il Cimitero dei Dannati
6. Fame d’Aria
7. L’Ultimo Inganno
8. Negato alla Vita
9. Vuoto Terrifico
Line Up
Massimo "Max" Bravi (Voce, basso)
Andrea "Valand" Mirandola (Chitarre)
Claudio "Bonfy" Bonfante (Batteria)

Musicisti ospiti:
Dave Ingram (Voce nella traccia 3)
 
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