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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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While She Sleeps - Sleeps Society
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30/06/2021
( 1714 letture )
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“You Are We”. É il grido della band di Sheffield nonché il titolo del proprio full-lenght del 2017. Un grido lirico e musicale che sottolinea la nostalgia verso le performance sul palco e il contatto coi fan. Un feeling e un seguito evidenti sin dagli esordi più aggressivi e metal-oriented di This Is The Six e Brainwashed proseguiti attraverso l'evoluzione verso sonorità in parte più morbide, pur mantenendo il substrato metalcore, delle successive due uscite , ossia You Are We e So What. Anche a livello di critica gli inglesi hanno sempre goduto di un'ottima considerazione, evidente soprattutto in Inghilterra e in Europa, la cui carriera è sempre stata paragonata per diverse similitudini ai conterranei Bring Me The Horizon e Architects, ormai assorti a nomi di punta della scena in generale. Dal canto suo, la band inglese ha sempre dimostrato una caratterizzazione e uno stile non indifferenti nel proprio sound, riuscendo con relativa facilità a bilanciare cattiveria e melodia passando per un ottimo groove, che sottolinea il ruolo svolto dalle chitarre. Oggi la band si ripresenta sul mercato con un nuovo lavoro, il quinto della propria carriera, intitolato Sleeps Society che si fa portatore di diversi stati d'animo relativi alla difficile situazione di pandemia che purtroppo ancora oggi persiste, e di un messaggio di attaccamento quasi commovente verso i propri fan.
Il disco parte con l'accoppiata composta da Enlightenment e da All You Need, che mettono in evidenza una ricchezza di elementi, tra cui il groove delle chitarre che svolge un lavoro notevole e riconoscibile, sfociando in assoli e partiture ritmico-melodiche che disegnano scenari sognanti e sofferenti. Non mancano nemmeno velocità e strofe più serrate, che seguono sempre una struttura melodica di fondo, caratteristica ormai assodata per quanto riguarda la band. Il cantato si verte sul dualismo dello scream di Lawrance Taylor e sulle clean vocal del chitarrista Matt Welsh, che come di consueto si intrecciano perfettamente tra loro , dando vita a diversi momenti molto coinvolgenti (soprattutto nei ritornelli). Con Systematic un synth funge da introduzione a un inizio dinamitardo, in cui le chitarre sono coadiuvate dall'elettronica come per quasi tutta la durata della canzone, chiara influenza dei conterranei capitanati da Oliver Sykes. Lo scream nelle strofe introduce liriche quasi rappate su una base elettronica, che richiama il rap-core dei Fever333 e anche un certa dose di alt metal. Si prosegue con Nervous, singolo che vede la partecipazione di Simon Neil dei Biffy Clyro nelle vesti di ospite alla voce e come chitarrista, e ciò che ne viene fuori è un pezzo molto emotivo. Le chitarre hanno influenze riconducibili all'alternative rock, mentre le voci si intrecciano in maniera superba rappresentando al meglio l'emotività del brano. Nervous è un pezzo che sicuramente farà cantare in sede live. Con Pyai l'atmosfera si fa soffusa, un intermezzo di 2 minuti scarsi che fungono da intro al pezzo successivo attraverso un sintetizzatore leggero e ripetuto. Si riparte con Know Your Worth riportando i toni generali sugli stessi binari della prime 3 tracce, con il groove a giocare un ruolo fondamentale, cambiando spesso ritmiche e dinamiche. Il riuscire a passare con facilità (in maniera convincente) da parti più serrate a momenti più emozionali è da sempre una caratteristica vincente del quintetto. Anche qui un ottimo lavoro delle voci con ritornelli di alto livello. No Defeat For The Brave alza nuovamente i toni con maggior spazio alle parti urlate e alle ritmiche veloci con pattern melodici quasi canticchiabili, che mostrano reminiscenze dei vecchi lavori. L'assolo in questo pezzo è il migliore del disco, trascinante così come le voci pulite. Division Street è a primo impatto spiazzante: leggero pianoforte per un pezzo cantato a cappella da tutti i membri della band, ma che la dice lunga sulla maturità e versatilità artistica del gruppo. La title-track è uno dei pezzi più cattivi e ricorda in parte il vecchio singolo Brainwashed, sia per quanto riguarda durezza sia per la sua efficacia. Un pezzo molto buono che farà la felicità dei fan più legati agli esordi, con ritmiche veloci che paiono quasi studiate per la riproposizione dal vivo. Il disco si chiude con Call Of The Void che dopo un inizio con il solo ausilio delle voce, prosegue con un incedere ascendente che ricorda un'altra vecchia hit del gruppo, ossia Hurricane. La lunga outro DN3 3HT è un gioco di parole che -letto al contrario- ne esce un 'The End' che chiude definitivamente l'opera tramite un pianoforte soffuso e una voce narrante venata di interferenze audio. La produzione a cura del chitarrista Sean Long e di Dave Crane risulta definita in ogni dettaglio, facendo risaltare al meglio le chitarre e i vari contrasti tra diversi stili vocali utilizzati. Un altro punto che ne giova è l'insieme dei dettagli di cui il disco è pieno, creando un suono potente e melodico dalla concezione radiofonica.
Questa quinta opera degli inglesi è un ulteriore conferma di maturità artistica, un ulteriore passo in avanti. Begli assoli, strofe incisive, ottimi ritornelli, groove eccezionale e creatività che sembra non avere un limite per il quintetto. Tutti elementi che lo rendono una delle migliori uscite dell'anno. E probabilmente il disco della definitiva consacrazione.
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4
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Può rivaleggiare con l'ultimo degli Architects... in bene e in male. Non possiamo dire di trovarci di fronte ad una rivoluzione musicale, sono un poco perplesso, potrebbe pure funzionare ma spero che il Metal trovi strade più convincenti |
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3
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Lo sto riascoltando adesso. Anche se non adoro il metalcore quest'album mi è piaciuto. Mi vien difficile per il momento dare un voto. |
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2
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A mio parere la consacrazione dei While She Sleeps avrebbe dovuto arrivare già con "You Are We", che rimane il mio disco preferito della band. Dopo quel disco credo che la crescita sia stata costante e la formula ormai si è definita bene, tanto che in campo metalcore questi ragazzi rimangono una delle realtà top del genere. Questo "Sleeps Society" non fa altro che confermarlo. |
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1
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Il disco non mi ha lasciato molto al primo ascolto, immagino di doverlo riascoltare meglio... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Enlightenment 2. You Are All You Need 3. Systematic 4. Nervous 5. Pyai 6. Know Your Worth (Somebody) 7. No Defeat For The Brave 8.. Division Street 9. Sleeps Society 10. Call Of The Void 11. DN3 3HT
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Line Up
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Lawrance Taylor (Voce) Matt Welsh (Chitarra) Sean Long (Chitarra) Aaron McKenzie (Basso) Adam Savage (Batteria)
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