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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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18/10/2021
( 1656 letture )
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Il polistrumentista maceratese Hesperus si ripresenta dopo quattro anni dall’ultimo ed incantevole Caesar [Roma Vol.I] un lavoro eccellente ed evocativo, che anticipa arcaici volumi musicali intrisi di melodie e canti funebri, stessi canti ed armonie che troviamo anche nel nuovo Roma, Vol. II ma in maniera più epica. Dietro e dentro la mente di questo compositore moderno italiano vi è una chiara visione onirica ben precisa e concreta; ogni full length di questa one man band segue un perfetto filo logico sia strumentale che lirico, dove l’impostazione storica è onnipresente dato da lunghe ricerche molto minuziose.
Hesperus è un personaggio che non lascia mai nulla al caso, la vita di ogni suo disco genera viaggi lunghi e disperati alla continua ricerca di nuovi approdi ricreando reali storie e passate battaglie attraverso la musica e il genere proposto, ovvero un antico black metal d’atmosfera dalle venature pagane che decantano vicende ed avventure della nostra penisola. I saggi scritti e proposti dal progetto Hesperia sono spesso opere ben strutturate che si legano ed incastrano tra di loro in maniera perfetta e voluta, anche il binomio sogno/realtà è ben espresso trasversalmente tra intrighi ed inganni di epoche buie e racconti fantastici. In questo secondo episodio, un pezzo della storia di Roma è cantato ed illustrato in maniera chiara e nitida, un percorso artistico e progressivo fatto di narrazioni folkloristiche italiche e mitologia, fusione perfetta di suoni e voci antiche. Nella prima parte abbiamo assistito alle imprese eroiche sul concept di Giulio Cesare, mentre questo nuovo ed ultimo capitolo chiude questo concept sull’antica Roma con otto racconti di spietata irragionevolezza, inganni e lunghi conflitti cantate principalmente in latino con pronuncia romana antica ed in minor parte in italiano, che si sviluppano attraverso una spiritualità heavy e progressive dall’aurea scura e black/folk. Un album estremo e complesso che illustra sette secoli di guerre dalla fondazione di Roma alla nascita dell'Impero Romano. Tocca stavolta al volume del lupo, preceduto da quello dell’aquila; la Lupa Capitolina, e il lupo di Marte che incarna lo spirito della guerra. Un approccio prettamente oscuro che descrive un percorso che arriva fino alla Pax Roman e il ritorno all'età dell'oro. I cinquantaquattro minuti del disco ci trasportano in un’Italia arcaica attraverso brani tutti introdotti in pompa magna da intro sinfoniche a tratti cinematografiche di grande teatralità, mostrando un lavoro davvero preciso dove situazioni ambient oscure di pregio sono intervallate da elettriche scosse metal e riff fastosi accompagnate da una voce narrante e cupa che molte volte degenera in una violenza vocale black pura come se fosse vittima di un massacro. Una batteria forte che fa da sfondo ad un epico contesto sanguinolento di un visionario e macabro impero romano. Le ambientazioni di Lupa Capitolina / Roma 753 A.E.V. aprono le porte di questo infernale scenario storico attraverso motivi soavi ambient che ricostruisce sonorità e il rito di fondazione di Roma. Romanvm Regnvm è una composizione musicale in progressione sui sette re di Roma: qui le atmosfere sono dure, i canti di spessore e l’aria che si respira è quella di guerra. Romana Italia il brano più forte ed estremo del disco, narra le guerre contro i popoli italici per il dominio dell'Italia, ed Hesperus lo fa con grande eleganza attraverso riff cattivi ed intermezzi delicati ed evocativi. Clades gallica è invece una dolce traccia strumentale dal gusto celtico in cui troviamo una strumentazione particolare che decanta il sacco di Roma dei Galli Senoni. La dura e prepotente Carthago narra una la reale visone sulle tre guerre puniche mostrando una teatralità e un’interpretazione davvero spettacolari ed uniche. La titanica Spartacvs è un brano tematico su Spartaco le guerre servili, molto diretta e immediata anche grazie al cantato interamente in italiano ed una musicalità crescente ed avvincente dalla prima all’ultima nota. La saga continua con la movimentata Trivmviratvs che descrive in maniera forte e marcata anche attraverso uno scream bello forte il secondo triumvirato e la morte di Antonio e Cleopatra. Chiude questa convulsa e perfetta ricerca storica, stilistica e strumentale Romanvm imperivm/Satvrnia Regna che segna la nascita dell'Impero Romano e la conclamazione di un grande artista che spiega in maniera eccellente attraverso un moderno black metal, alcune storie passate della nostra Italia alternando parti orchestrali a parti pagan folk costruito su progressioni strumentali e soli di chitarra intrecciati e studiate in ogni minimo dettaglio.
I molteplici suoni articolati di Roma, Vol. II rendono le narrazioni originali, come se fossero racconti neri e disperati in cui la sofferenza è palpabile e l’ambientazione e la strumentazione scandiscono il tutto a chiare lettere. Un andamento fatto di ottime soluzioni dinamiche sospeso volutamente tra influenze che ben si miscelano con le tinte nere dell’opera lirica e di un heavy metal distinto e di classe, tutto ben condito da una buona registrazione e ottimi arrangiamenti. Hesperia vive nel moderno, antichi capitoli immortali.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1 Lupa Capitolina / Roma 753 A.E.V. 2 Romanvm Regnvm 3 Romana Italia 4 Clades Galicia 5 Carthago 6 Spartacvs 7 Trivmvitatvs II 8 Romanvm Imperivm / Satvrnia Regna
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Line Up
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Hesperus (Voce, Tutti gli strumenti)
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