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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Don Broco - Amazing Things
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29/10/2021
( 1532 letture )
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Gruppo alquanto ondivago questi Don Broco: inglesi di Bedford, cominciano pubblicando materiale all’insegna di un rock dalle venature post-hardcore/alt. metal (l’Ep Thug Workout del 2008) e velocemente passano ad una versione di alternative rock da radio molto commerciale arricchito da spunti funkeggianti e immancabili hook melodici di facile presa. Automatic (2015), il secondo disco in studio, si avventura ancora di più nell’oceano del mainstream calcando sul lato pop rock e su un massiccio uso di elettronica dance; in mezzo a queste “facilonerie” entrano però anche delle chitarre a denti stretti classificabili come metal e lo stesso vale per Technology (2017), nel quale sparuti riff alternative/nu fanno capolino fra i sintetizzatori e un retrogusto elettronico vintage decisamente catchy. I quattro in quest’ultima parte di 2021 sfornano il nuovo Amazing Things e ancora una volta il cambiamento è percepibile: siamo sempre in territorio alternative, ma le pacchianate alla Come Out to L.A./Stay Ignorant vengono fortunatamente lasciate fuori e al loro posto subentrano composizioni divisibili in due tronconi, uno legato appunto al rock alternativo moderno e l’altro improntato ad una specie di crossover mischiante rock, elettronica, rap e chitarre tangenti al nu metal.
Se tale descrizione potrebbe aver solleticato l’interesse di alcuni lettori, purtroppo devo assumermi il compito di smorzare subito gli entusiasmi: se l’inizio è anche buono con la prova cazzuta del frontman in Gumshield (peccato per i refrain mosci del batterista) e la “beastieboysiana” Manchester Super Reds No.1 Fan - nettamente il pezzo migliore del platter - il resto della tracklist si snoda lungo tracce annacquate a dir poco impalpabili che entrano da un orecchio ed escono dall’altro alla velocità della luce. L’alternative rock inquieto e atmosferico di Swimwear Season e One True Prince, attingente a pieni mani dall’interiorità dei Deftones, è ancora valido ma da Endorphins inizia la discesa e non ci si rialza. Brani piatti e inconsistenti, fatti di un rock alternativo e contorni elettronici spenti, si inanellano a partire da Anaheim (altro che quattro minuti, sembra il doppio) fino a How Are You Done with Existing?, Revenge Body e Easter Sunday. Tra gli sbadigli qualche sussulto si rinviene nei rimasugli hip-hop e nei riff pseudo-nu metal delle accettabili Uber e Bad 4 Ur Health, mentre Bruce Willis infastidisce per l’urticante prestazione vocale “da gangsta” davvero fuori luogo.
No, non ci siamo. Questa è una band che se l’è cavata bene nei precedenti dischi perché non faceva mistero del suo essere alternative rock/pop rock mainstream; invece, il qui presente tentativo di far un qualcosa di più serioso e “pesante” si è risolto in un nulla di fatto. Qualche brano carino c’è e lo abbiamo detto, ma si tratta in sostanza di tracce che si ascoltano due/tre volte e poi passa la voglia, niente di memorabile insomma. In generale poca grinta, chitarre metal decontestualizzate e plasticose e noioso alt. rock moderno: la stampa inglese ovviamente li ha già incensati (strano, non l’avrei mai detto) ma per raggiungere un voto alto o anche solo una sufficienza serve altro.
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3
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A distanza di qualche mese... Il disco è davvero una schifezza, non è un gruppo metal, ma davvero deludente e insipido |
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2
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Subito avevo letto Don Bosco.... |
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1
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Il disco in effetti non ha convinto pienamente neppure me, ma sono molto sorpreso di trovare una recensione di un disco dei DB su metallized.. se è vero che il batterista è il punto debole del gruppo, non si tratta di un gruppo metal, benché si possano cogliere delle tendenze nu... Secondo me è un gruppone che può migliore e avere ancora molto da dire nella scena rock, certamente non metal |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Gumshield 2. Manchester Super Reds No.1 Fan 3. Swimwear Season 4. Endorphins 5. One True Prince 6. Anaheim 7. Uber 8. How Are You Done with Existing? 9. Bruce Willis 10. Revenge Body 11. Bad 4 Ur Health 12. Easter Sunday
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Line Up
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Rob Damiani (Voce) Simon Delaney (Chitarra) Tom Doyle (Basso, Programming) Matt Donnelly (Batteria, Voce)
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RECENSIONI |
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