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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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10/05/2022
( 887 letture )
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I tedeschi Häxenzijrkell hanno una complessa invettiva musicale che suscita molta curiosità; band dal forte potenziale che fatica ad emergere dall’underground, propone spesso una particolare e pesante formula musicale dallo stampo black dai contorni ambient/industrial. La svolta spesso imprecisa del gruppo è comunque molto affasciante e tali lacune e nebbie sono da definirsi punto di forza; il duo di Essen nasce nel 2016 e dopo una serie di demo, EP e split, solo nel 2020 in piena crisi pandemica e di ricerca introspettiva esce il primo full Die Nachtseite dai toni pomposi ed oscuri.
A distanza di due anni esce Urgrund, un disco ancora più annerito del precedente dove i tratti e le vocalità sono quasi ritualistici, una musica introspettiva/catacombale a tutti gli effetti che si dilata e si disperde tra riverberi dolorosi e chitarre zanzarose. Gli Häxenzijrkell hanno un percorso ben definito sia in fatto di scrittura che di “monotonia” musicale. Amor Fati Productions anche stavolta garantisce un buon prodotto: disco fatto ancora una volta di sole tre tracce per trentacinque minuti di tenebre ed agonia dove uno stile quasi elegante si fonde a quel classico “statuto norvegese”. L’estetica suggestiva di scenari infernali con orde di discepoli pronti al sacrificio è ben chiaro ed evidente e vince su tutto senza alcun dubbio. La linea sonora è chiara, l’opera è molto densa e coesa ma soprattutto diabolica: in questi tre brani d’atmosfera è evidente la devozione strumentale fatta di suoni lenti a volte bellici che generano puntualmente in una struttura lirica narrativa ai limiti del canto nero cerimoniale. La mirata concezione musicale della band è di black metal molto spinto dove però la ritmica è altalenante, certi canoni grezzi sono quasi assenti e tutto mira verso l’inquietante mondo atmosferico in cui il filo conduttore è un nero profondo di un marziale black e di passaggi ambient. Le tre fredde tracce di questo album vanno in un’unica direzione, si declama attraverso una piatta batteria, synth a profusione e chitarre arrugginite, una solenne messa marziale che raramente eccede nei suoni e nei “rumori”.
Produzione buona ed una bella copertina fanno da sfondo ad una inventiva che tarda a decollare. La naturale propensione della band alle tracce lunghe dona al duo un peculiare stemma distintivo, ma purtroppo si perde spesso in suoni frammentati che in ogni caso lo rendono un lavoro particolare ed unico nel suo genere.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Part 1: Die Entschleierung 2. Part 2: Von Zeit und Form 3. Part 3: Der Pfad der Finsternis
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Line Up
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MK (Voce, Chitarra, Synth) P. (Batteria)
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RECENSIONI |
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