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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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A Tortured Soul - Kiss Of The Thorn
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( 3630 letture )
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Gli americani A Tortured Soul giungono alla prima release ufficiale proponendo un heavy metal classico, molto influenzato dalle sonorità a stelle e strisce. Kiss of the Thorn ci presenta dieci pezzi corposi e compatti, in certi casi anche troppo, che sotto qual si voglia angolazione li si guardi, difficilmente riusciranno ad ammaliare l’ascoltatore, soprattutto se consideriamo il fattore “innovazione”, molto prossimo allo zero.
Il disco è ben prodotto e ben suonato, infatti, il sound è molto convincente. Ciò che non mi convince è soprattutto la direzione stlistica intrapresa da questo combo. Chitarre dal suono molto classico, in ogni caso molto convincenti le prove di Nate Gorenc e Stefan Bohl; basso al quanto “scolastico”, batteria che svolge il suo compito senza osare. L’aspetto meno lodevole, a mio parere, è la prova del cantante Rick Black, a cavallo tra un cantato a la Ozzy, notevole la somiglianza su Not Tonight, e una becera imitazione di un mio omonimo, con meno capelli e un po’ di fama (e soldi) in più rispetto al sottoscritto, sua maestà Rob Halford. Considerata la prova di Rick Black, mi sembra di poter dire che l’unica cosa che il sig. Black abbia in comune col sig. Halford sia la “pelata modello palla da biliardo”. Stop, improponibili altri tipi di paragone. Il disco è stato cantato per l’ottanta per cento della sua durata in un falsetto, appunto, “falso” e fastidioso. Quale sia il pregio di cotanto sforzo canoro non riesco proprio a capirlo. Soprattutto considerato che la voce in versione “clean” di Rick Black non mi dispiace affatto.
Come detto, le canzoni non raggiungono vette di qualità, ma allo stesso tempo non sono proprio da buttar via. Mi sento di “salvare” l’opener, , Cut and Bleed, Altar of Sangria ed il trittico finale che vede il suo episodio migliore in 13. La stada da percorrere è ancora tanta per gli A Tortured Soul, anche se qualcosa di buono è stato fatto. Ed è proprio da quelle cose positive che hanno fatto registrare in questo debutto, che devono ripartire per confezionare lavori qualitativamente superiori.
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Questi newyorkesi non mi hanno convinto è vero che i 2 chitarristi non sono poi così male ma la voce è orribile e poi più che heavy metal è melodic basta sentire i ritornelli...questi vogliono prprio assomigliere a dei veri metallers accessori borchiati e tanti altri oggetti, ma nè hanno tanta di strada da fare per arrivare al successo. VOTO: 4.5/10. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Tomorrow’s Door 2. Not Tonight 3. Nocturne 4. Little Girl 5. Cut And Bleed 6. Altar Of Sangria 7. Kiss Of The Thorn 8. Parasite 9. The Chain 10. 13
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RECENSIONI |
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