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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Hideous Divinity - Unextinct
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18/04/2024
( 1199 letture )
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Tempo di un nuovo disco dei deathster capitolini Hideous Divinity con Unextinct, disco targato Century Media Records, che dopo il loro ultimo lavoro Simulacrum, segna il loro ritorno sulle scene. I nostri hanno a che fare con un technical brutal death metal, attingendo a piene mani, in primis, dai Nile a livello di ispirazione, dove in questo statuto, muscoli e cervello si alternano pedissequamente al servizio della musica.
A partire dalla produzione linda e tersa come un piatto nella lavastoviglie: si sente tutto in maniera a dir poco cristallina, dal generale al particolare, si evince ogni dettaglio durante l'ascolto. Fin dall'introduzione Dust Settles on Humanity si capisce che sarà un disco sicuramente solido, per quanto si possa vedere anche dalla corposa durata di ben 50 minuti. Cosa abbiamo dunque? Mazzate a dismisura, brutali ed efferate ma incastonate con esperienza: il gruppo ormai sembra aver trovato le sue chiavi compositive e le sfrutta tutte a fondo, dai singoli più intrisi di suspense, come Against the Sovereignty of Mankind, oppure More than Many, Never One, passando per composizioni dalla struttura maggiormente asciutta come ad esempio Mysterium Tremendum, ma state tranquilli che gli schiaffi sulle gengive volano anche qui. Durante l'ascolto ci si può imbattere in digressioni stilistiche che potrebbero ricordare i Behemoth degli ultimi tempi per tipo di approccio, buttandoci quel pizzico di blackened con tanto di dissonanze che aggiungono sempre un tocco in più. Stop and go, smitragliate furiose, grande sezione ritmica quindi, senza però comunque scordare i riff, degli autentici muri del suono, dei veri e propri macigni colossali; non mancano gli assoli taglienti e tantomeno rallentamenti in mid tempo, il tutto confezionato ad hoc dove i riff si incastrano l'uno con l'altro in questo dedalo infernale, pronto a stritolarvi le orecchie.
C'è poco da dire: nonostante un lustro passato dall'ultimo album in studio, possiamo dire che l'attesa è sicuramente valsa la pena per godere di un gruppo in salute e che, senza dubbio, proprio accanto ai conterranei Hour of Penance, si confermano tra le migliori realtà del genere su territorio nazionale e non solo.
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14
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Ottimo disco... Apprezzabile il riuscire a dare una forte impronta personale a un sound che unisce vecchia scuola e modernità, così come melodia e brutalità. Le composizioni sono complesse e il tasso tecnico molto alto, ma non è tutto fine a sé stesso e la fruibilità è molto alta . Direi che anche io non ho capito dove si sentano i richiami ai behemot o ai Nile. E soprattutto visto gli ultimi dischi dei polacchi direi meglio così! Qui la qualità è immensamente superiore a quanto prodotto ultimamente da Nergal e soci. |
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13
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Grande band, che sforna sempre buoni dischi. Oltre al songwriting, da menzionare la produzione e gli arrangiamenti. Anche per me 80. Vorrei dare di più, ma mi aspetterei da loro quel passo avanti che è nelle loro corde. Penso per esempio a delle aperture, squarci che, nel cuore dei pezzi, possano portare su altri piani. Quello che fanno, su generi anche leggermente diversi, bands come Cattle Decapitation, Orbit Culture, etc. Non è tanto una critica, ma un\'osservazione per una band che imho ha i mezzi per crescere ancora. Poi, certo, uno suona quello che sente. |
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12
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Questo qua devo ancora sentirlo, sono una grande band e meritano molto. |
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11
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Ho ascoltato qualche pezzo, davvero niente male. Sinceramente non ho trovato troppe similitudini con i Nile o i Behemoth per fortuna, ma ho anche ascoltato poco. Il suono qui mi pare più moderno anche come melodie. Inoltre ci sento qualcosa di più HC nelle ritmiche, mentre la chitarra solista risulta molto heavy pur non esagerando in melodia. Bravi. |
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10
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Oddio, non conoscevo questo gruppo. Un grand disco! |
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7
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Per il metal e\' straniero...detesto i gruppi Italiani.Voto 0 saluti |
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6
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Ciao ragazzi scusate la svista, il batterista è un session, Davide Itri, anche lui attivo nella scena death romana con i Bedsore, ora l\'ho aggiunto in line-up. |
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5
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@Chad Thundercock: Il batterista attuale del gruppo è Edoardo Di Santo, ma non figura tra i crediti del disco. |
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4
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Superior drummer immagino... |
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3
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Chi ha suonato la batteria per l\'album? |
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2
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Assolutamente una bomba di album. Da ascoltare più volte per coglierne tutte le sfumature. Direi voto più che giusto |
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1
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Per adesso una delle migliori uscite, splendido album da ascoltare e gustare più volte. Alla fine si rimane conquistati dalla bellezza dei testi, sempre molto importanti per il valore di un album. 85. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Dust Settles on Humanity 2. The Numinous One 3. Against the Sovereignty of Mankind 4. Atto Quarto, the Horror Paradox 5. Quasi-Sentient 6. Hair, Dirt, Mud 7. More than Many, Never One 8. Der verlorene Sohn 9. Mysterium Tremendum 10 Leben ohne Feuer
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Line Up
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Enrico H. Di Lorenzo (Voce) Enrico Schettino (Chitarra) Stefano Franceschini (Basso)
Muscisti Ospiti Zach Jeter (Voce) (Traccia 4) Davide Itri (Batteria)
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