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LEGEND CLUB, VIALE ENRICO FERMI 98 - MILANO

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Sebastian Bach - Child Within the Man
05/06/2024
( 1993 letture )
Sentir riecheggiare il nome di Sebastian Bach provoca sempre un sussulto nel petto di ogni rocker che si rispetti. I suoi anni magici con gli Skid Row, l’esordio fantastico e fortunatissimo, il secondo durissimo Slave to the Grind, sono nel cuore, nella mente, nelle cellule, di chi al tempo era in prima linea con il chiodo, abbeverandosi con l’heavy metal e nutrendosi di riviste d’importazione, americane e inglesi, che si attendevano come una piccola oasi refrigerante, nel mare magnum del deserto mediatico e informativo. Visti i trascorsi e il grande successo con la band madre del New Jersey, appare logico che il biondo lungocrinito singer venga accostato sempre ai Row ogni volta trapeli qualche indiscrezione o la band di Dave Sabo cambi frontman: nonostante tutto le due entità non si sono mai ritrovate e riunite, ma del futuro prossimo non c’è certezza, malgrado fiumi di parole e dichiarazioni. In ogni caso Sebastian ha proseguito il suo percorso, sviluppando una carriera niente male che lo ha portato a fare numerose esperienze rock, anche se lo status di aspirante star internazionale degli eighties si è, inevitabilmente, bloccata. Seb però non ha mai battuto la fiacca, pubblicando diversi album solisti e, impegnandosi, è riuscito come primo cantante hard/heavy, a sbarcare a Broadway, interpretando alcuni musical di successo e il ruolo da protagonista nel fantastico Rocky Horror Picture Show, senza tralasciare diverse sue apparizioni in parecchie serie tv americane di successo. Dopo 10 anni lo screamer torna sul mercato discografico e lo fa con questo album solista titolato Child Within the Man, costituito da 11 brani e una copertina di una bruttezza talmente elevata da risultare quasi esilarante, accompagnato da una band di ragazzi dal doppio pelo ritorto sul petto, formata da Devin Bronson alle guitar (Avril Lavigne), Todd Kerns al quattrocorde (Slash) e Jeremy Colson (Steve Vai) a scardinare piatti e tom. Il platter è stato registrato in Florida, prodotto e mixato da Michael “Elvis” Baskette (Alter Bridge-Mammoth WVH) e fa riferimento a musica che il nostro ha scritto negli anni, perfezionando il tutto nel periodo del lockdown.

Fuoco alle polveri e si parte subito con l’opener Everybody Bleeds, che ferisce gli speaker con un andamento pietroso, scagliato da chitarre malefiche e pressanti e un combo che gira alla grande; la voce si dimostra molto in forma, capace di salire in cattedra e fornire una performance di sicuro effetto. Un inizio con tiro eccellente, arricchito da un guitar solo di ottimo spessore e letteralmente infuocato. Freedom è un 4/4 con l’amico John 5 impegnato, ovviamente, alla sei corde: la batteria picchia che è un piacere e l’andamento sa molto di Skid Row del passato anche con parecchia melodia, fattore che impreziosisce il cantato e il chorus a stelle e strisce e un solismo stellare dell’ascia. (Hold On) to the Dream parte come ballad sognante per poi cambiare pelle e schizzare verso un hard maturo e caliginoso, con tanto di campana a bissare i rintocchi, con Seb che interpreta il brano con tutta la sua infinita gamma vocale di grandissima qualità: grande scampolo che sa toccare più sentimenti e restituirci una gran bella resa metallica, di poco oltre i 5 minuti. Uno degli highlight dell’intero disco a dirla tutta, grazie a rabbia, perizia strumentale e feeling a profusione. Il primo singolo editato What Do I Got to Lose?, scritto con il collega Myles Kennedy (Alter Bridge-Slash) è un urlo guerresco che si volta verso il passato degli eighties e lo saluta con una bella bordata acuminata, composta con buone melodie e chitarre pronte ad asportare il marmo delle Alpi Apuane. Hard Darkness è una metal rastrellata darkeggiante sulla “noce del capocollo”, con Bach che intona come uno stregone; Future of Youth, nell’attacco iniziale, sa molto di Warrant ed eighties a manetta, con una stesura che fa il verso a quei periodi irripetibili, grazie ad armonie e reticolati melodici, sicuramente non originali ma molto catturanti. Vendetta spiana il selciato con chitarre catramose e l’ugola indiavolata del nostro, tutto percorso da un piglio modernista che si adatta bene alla composizione, mentre F.U. indossa i panni di uno street rock compatto, ma il plus viene garantito dalla partecipazione dell’immenso Steve Stevens che sfodera un assolo tipico dei suoi: lunare, sagace, bruciante e totalmente fantastico (quanto adoro questo chitarrista!). Crucify Me torna a calcare impronte decisamente più progressiste e nu metal, mentre About to Break è hard bello pestato con inserimenti d’atmosfera sulle strofe, connubio che si conficca bene nel risultato finale. La ballad To Live Again chiude il sipario con un pentagramma innervato di note dai toni più morbidi, talvolta sognanti, però senza perdere un grammo di incisività: bella ballatona anni 80, che spranga un disco che merita di essere tenuto in considerazione.

Ispirazioni variegate, influenze diverse tra loro, tiro di prim’ordine, con il pregio che il bandmaster si trova, magnificamente, in ogni singolo dettaglio di tutta la release, sostenuto da un gruppo che è una vera macchina da guerra e alcune ospitate prestigiose che aumentano il godimento nell’ascolto. Sebastian Bach è tornato con un bellissimo lavoro che merita di essere udito e anatomizzato con attenzione, per uso e modulazione della voce, un’ottima scrittura e una perizia esecutiva d’alto rango, l’unico vero neo dell’operazione è la cover: si può fare qualcosa per quella copertina orrenda?



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
74.6 su 10 voti [ VOTA]
Caniggia72
Venerdì 14 Febbraio 2025, 16.09.33
18
Assolutamente d\'accordo con shock..
Barfly
Giovedì 1 Agosto 2024, 23.14.28
17
Vocalmente niente da dire (aiutino si, aiutino no, non mi interessa) ma dopo il botto dei singoli mi aspettavo di più. Sebastian Bach ha picchiato duro ,ma alcuni pezzi non mi hanno convinto : mi è mancato il sentimento. Per me tre canzoni su tutte: l\'opener, (hold on) to the dream e About to break
Andy
Sabato 29 Giugno 2024, 17.29.20
16
....non vorrei essere frainteso...per nu metal in questo album intendo suoni compressi e feeling grunge post anni 2000....mi fanno storcere un po il naso...come su gli ultimi di ozzy....Seba farebbe meglio a uscire con album piu\' hard rock vecchia maniera....diciamo slave to the grind style....carichi ma poco modernisti....
Area
Giovedì 13 Giugno 2024, 16.13.09
15
@Andy, Ma Nu Metal?? Boh probabilmente abbiamo ascoltato due dischi diversi... con Nu tu intendi dire che ci sono degli elementi moderni che grazie al cielo non riducono il tutto a una mero Back in the day? Comunque concordo in toto con @Galilee anche sul discorso Skid Row, quindi con lui ANCHE NO con la tipa degli Halestorm invece si riesce a fare sia qualcosa di moderno sia rialzare il tiro per i vecchi classici.
Andy
Lunedì 10 Giugno 2024, 17.00.24
14
....la copertina non e\' il massimo ma era un quadro di suo padre morto da tempo dove riproduceva il figlio nelle sue tappe di vita....forse dicendo che era un eterno bambino.....l\'album comunque e\' riuscito abbastanza bene...a mio avviso si eccede troppo nel \" Nu metal\" ....i pezzi nonostante la patina modernista alla \"alter bridge grungioide \" rendono dai....l\'unica ballad to live again non mi esalta tanto...anche quella troppo grunge nel cantato!....nota di merito anche a Orianthi che suona sull\'interessante future of youth!....a mio avviso il voto e\' 70...kicking & screaming era superiore!
Galilee
Domenica 9 Giugno 2024, 12.24.26
13
Da quel poco che ho sentito, forse il suo miglior disco solista. Non che ci volesse molto. Rientrare negli Skid? Ma anche no. Gli skid Row ormai sono alla frutta e Bach non ha più la voce di una volta. Meglio una Lizzie per un tour che almeno alza il tiro dei vecchi classici.
Ivan75
Venerdì 7 Giugno 2024, 19.29.05
12
Bel disco. Che poi live non abbia la voce di una volta, è innegabile. Ma intanto celebriamo l\'uscita di un nuovo bel disco. Per me 82.
Radamanthis
Venerdì 7 Giugno 2024, 9.24.16
11
Veramente un gran bel disco soprattutto nella sua prima parte. Concordo con il voto del recensore. 80 pieno
Shock
Giovedì 6 Giugno 2024, 17.15.58
10
Album discreto, nulla di più. Il problema principale è proprio la voce, evidentemente modificata in studio, che non riesce a costruire melodie e ritornelli vincenti. In questo Angel down è di gran lunga superiore. Per il resto sottoscrivo quello detto da Fasanez sotto: dal vivo Bach è impresentabile, oltre a continuare ad insultare gli Skid ed i suoi cantanti (vergognoso come ha trattato Gronwall) almeno gli SR da anni hanno cantanti che offrono ottime prestazioni dal vivo. Se i fan preferiscono Bach al gruppo originale è assai sintomatico del livello di intelligenza degli stessi.
fasanez
Giovedì 6 Giugno 2024, 15.25.28
9
Visto che sono uno di quelli che scrive sempre che Bach non ha più voce, per tornare negli skid row, proverò a spiegare come mai, senza aver la pretesa di far cambiare idea a nessuno. Premetto che adoro la voce di Bach, è uno dei miei top da sempre e l\'ho visto dal vivo diverse volte. Il principale motivo per il quale secondo me non può tornare nei row è proprio la sua storia nei row. Se prendete una setlist del 2024 degli skid row quanti pezzi sono dei primi tre? e quanti del resto? Si troverebbe a essere paragonato con le performance da studio di quando aveva 20 anni e secondo ne ne uscirebbe davvero patetico. Ma avete sentito un live 2024 di una 18 & life o i remember you? Gli acuti sono imbarazzanti, se paragonati agli originali. Altro discorso è dire che su materiale nuovo, come questo, ancora possa dire la sua e che su una setlist con due pezzi solo vecchi possa ancora far bene. Ma cantare oggi, come peraltro fa con risultati secondo me pessimi, 13 pezzi su 17 dei primi skid row mi spiace ma è un no.
Area
Giovedì 6 Giugno 2024, 14.10.43
8
All\'inizio non mi convinceva la copertina, poi ho saputo che parte di essa é in realtà un dipinto di suo papà e mi piaceva questa cosa che Sebach omaggia il padre con i suoi album!
Pero
Giovedì 6 Giugno 2024, 11.39.12
7
bello! ci sono delle ottime tracce. un gradito ritorno di zio Seb
Enrisixx
Giovedì 6 Giugno 2024, 11.20.06
6
Gran disco, grande Sebastian Bach altro che gli Skid row, voto 85
progster78
Giovedì 6 Giugno 2024, 9.06.55
5
83...ho fatto bene a prenderlo fisico visto che i singoli usciti mi erano piaciuti...veramente ottimo e cazzuto.
progster78
Giovedì 6 Giugno 2024, 9.05.59
4
83...ho fatto bene a prenderlo fisico visto che i singoli usciti mi erano piaciuti...veramente ottimo e cazzuto.
Epic
Giovedì 6 Giugno 2024, 8.50.34
3
Un grande album, il migliore da solista, non mi convincono alcuni brani nella seconda metà, ma è ottimo davvero. 77
Area
Giovedì 6 Giugno 2024, 8.44.18
2
Potrò anche non avere più la voce di un tempo ma ha comunque 60 anni... e si la sua carriera da solista vale 80 volte quella degli attuali Skid Row! Non tutti i cantanti si possono sostituire... hanno potuto farlo Van Halen e Black Sabbath, ma gli Skid Row meh...
Diego75
Giovedì 6 Giugno 2024, 6.30.39
1
Il disco prende 80....e leggi i commenti sulla possibile reunion dei veri skid row...e ti trovi quelli che scrivono che Bach non ha voce...penso che abbia più successo lui da solista che gli skid row attualmente che si sono ridotti a suonare nei pub.
INFORMAZIONI
2024
Reigning Phoenix Music
Hard Rock
Tracklist
1. Everybody Bleeds
2. Freedom
3. (Hold On) to the Dream
4. What Do I Got to Lose?
5. Hard Darkness
6. Future of Youth
7. Vendetta
8. F.U.
9. Crucify Me
10. About to Break
11. To Live Again
Line Up
Sebastian Bach (Voce)
Devin Bronson (Chitarre)
Todd Kerns (Basso)
Jeremy Colson (Batteria)
 
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Articolo
SEBASTIAN BACH
La mia vita e gli Skid Row - La Recensione
 
 
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