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 19/09/24
GIANCANE
ARCI BELLEZZA - MILANO
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Falling In Reverse - Popular Monster
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22/08/2024
( 4078 letture )
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Foto segnaletica n. #0000
Nome/Cognome: Ronald Joseph Radke
Luogo/Data di nascita: Las Vegas, 15/12/1983
Esperienze lavorative: Escape the Fate, Falling in Reverse
Professione: Cantante, Musicista, Rockstar, Popular Monster
Megalomane, irriverente, polemico, narcisista, beffardo, ambizioso: signore e signori, benvenuti alla nuova puntata del Ronnie Radke show.
Nessun aggettivo riuscirà mai a circoscrivere la debordante personalità di mister Double-R, una figura che incarna al 100% lo spirito “larger than life” della cultura americana. Discusso e discutibile, amato dai fan e ancor più odiato da una gremita schiera di hater, l’uomo-immagine dei Falling in Reverse è sempre rimasto al centro dell’attenzione mediatica per una lunga serie di vicissitudini che, in ordine sparso, annoverano due anni e mezzo di carcere (concorso di colpa in una rissa degenerata in omicidio), accuse di molestie sessuali e violenza domestica, abuso di droghe, infantili battibecchi con gli ex-compagni degli Escape the Fate, offese recapitate a destra e a manca e provocazioni a non finire.
Insomma, un tipo non raccomandabile di cui l’opinione pubblica (specie i commentatori online e i leoni da tastiera) non riesce però a fare a meno tanto da averlo innalzato al rango di poster boy della scene phase e all’equivalente di una rockstar moderna, facile bersaglio di critiche o pettegolezzi dai quali, nel corso del tempo, è scaturita la nomea del “Popular Monster”, epiteto scelto a ragione come titolo del nuovo album. Lui, menefreghista e arrogante di natura, ha sfruttato questa fama negativa a proprio vantaggio trasformandosi in un autentico heel della scena musicale, fischiatissimo e tuttavia capace di gravitare nelle zone alte del mainstream per tutto l’arco della carriera fin qui svolta, dall’esordio Dying Is Your Latest Fashion (2006) al boom ottenuto con i FiR, un successo enorme non del tutto corrispondente all’effettiva qualità discografica.
Gli album rispecchiano infatti il temperamento eccessivo del loro creatore, padre-padrone di una band obbligata ad assecondare ogni sua velleità o capriccio: metalcore, pop, rock, glam, pop-punk in The Drug in Me Is You (2011), dubstep, 8-bit synth e rap nelle terribili oscillazioni di Fashionably Late (2013), un miscuglio di pop-rock, elettronica, hip-hop e metalcore in Just Like You (2015), ballad e un taglio radio/arena rock nel più “serioso” Coming Home (2017), l’ultimo disco arrivato prima della scelta di confezionare unicamente singoli da ascoltare sulle piattaforme streaming.
L’era dei pezzi stand-alone è cominciata nel 2018/2019 con il tris Losing My Mind-Losing My Life-Drugs, emblema di un nuovo approccio stilistico fondato su una variazione personale e identitaria del rap metalcore, nelle mani di Radke un giocattolo esplosivo tramite il quale combinare breakdown, harsh vocals, uno spettacolare flow degno di un vero MC, elettronica sparata a mille con synth e tastiere, ganci pop irresistibili e melodie contagiose, tutto quanto mantenuto in sfavillante equilibrio da una iper-moderna produzione artificiale.
Il clamore intorno a questi brani, diventati in fretta virali, deve essere attribuito in parte anche alla ragguardevole professionalità dei videoclip, opere d’arte scolpite con una CGI non lontana da un respiro cinematografico metà horror e metà fantascienza da supereroi della Marvel. Tale connubio è risultato subito vincente e la giostra dei FiR ha continuato a ruotare in maniera vorticosa inanellando singoli killer uno dietro l’altro finché, abortito il progetto dell’Ep Neon Zombie, a maggio sono rimasti tutti sorpresi dall’annuncio di un nuovo full-length dopo sette anni.
Raggruppante le tracce sparse dal 2019 al 2024 (solo quattro gli inediti), Popular Monster è la massima rappresentazione del talento e dell’ego smisurato di Ronnie Radke, ben consapevole dello status iconico del suo personaggio e della musica da lui realizzata, originale nel senso di non facilmente replicabile da altre band proprio a causa (o per merito) dell’unicità del mastermind, una “bestia rara” ibridante i ruoli del singer, del rapper e del performer. D’altronde l’abilità recitativa, la fluida alternanza tra i diversi registri canori, l’efficacia delle metriche, i testi crudi e pragmatici (dalle dipendenze e i problemi di salute mentale ai risvolti inopportuni dell’essere famosi) e l’immediata presa dei ritornelli sono doti che gli vanno riconosciute e a beneficiarne è una scaletta bomba dove le canzoni già note si fortificano a vicenda e la storyline grafica trova una coesa organicità narrativa.
I admit I’m a little strange, I don’t think that I’ll ever change
I survived a whole life of pain, you could say I escaped my fate
I’m a cynical, egotistical, unpredictable, hardened criminal
And I can be a little hypocritical, but I’ll admit it straight to your face
I’m unbreakable, irreplaceable, undeniably ispirational
I used everything I had available to make me the person I am today
Il delirio di onnipotenza dell’anti-eroe infrange subito le norme del buon gusto nella hybris autocelebrativa di Prequel, chiaro esempio di quanto il self-esteem di Radke non abbia limite alcuno: paragonandosi nel video ufficiale nientemeno che a Gesù Cristo (la crocifissione e l’ascesa nell’alto dei cieli non lasciano dubbi), il main leader utilizza il linguaggio del rap come valvola di sfogo ed esaltazione mentre una distorta cornice symphonic metalcore lo avvolge irrorando una blasfema epicità. L’ingresso del Popular Monster giunge in concomitanza della title-track omonima, superbo attestato rap metalcore nel quale il pathos delle liriche, la valenza espressiva del flow e il mix strumentale di hip-hop/elettronica vanno a saldarsi in maniera ineccepibile al breakdown “licantropico” e alla portata arena rock dei refrain.
Fregandosene totalmente dei paletti di genere, All My Life saltella invece dal country (provvede il corpulento Jelly Roll) al pop infilando con disinvoltura scratch e un esclusivo breakdown da cowboy munito del peculiare yee-haw! Se il country-metal non rientra ancora nelle vostre grazie, il multiverso della fantasmagorica Ronald centra l’impresa di abbinare all’interno di uno spaziale rap metal “da Avengers” l’arroganza in your face di Ronnie, gli extrabeat di Tech N9ne e il growl deathcore di Alex Terrible, boss degli animaleschi Slaughter to Prevail. I trascinanti hook melodici dello smaliziato pop metal di Voices in My Head impongono un utilizzo ossessivo-compulsivo del replay button dopodiché, smaltita la fissazione, si vira sull’hip-hop decostruito e ripotenziato da particelle rock, metal e pop di Bad Guy, un ritratto del nostro villain con il featuring della sua compagna Saraya Bevis, l’ex Paige ora nel roaster della AEW.
Il blockbuster Watch the World Burn addirittura tenta di ridisegnare i confini del rap metal vista la clamorosa prova al mic di Radke, un uragano avente nel White Goat Eminem il modello di riferimento (il flow speed alla Rap God) pur conservando appieno l’insolenza dei Falling in Reverse. Il breakdown gemello di Popular Monster e la coda sinfonico-apocalittica alla Prequel sono poi due godibili citazioni interne, una tattica impiegata anche nell’hollywoodiana ZOMBIFIED, melodic metalcore infuso di una teatralità horror alla Ice Nine Kills ed equipaggiato con un breakdown orgasmico associabile proprio a quelli del brano omonimo e WTWB. Il rap-rock di Trigger Warning, frecciata alla politica degli States comprendente un breve assolo di piano, riporta l’hip-hop sotto i riflettori ma è la mind-blowing NO FEAR a lasciare davvero a bocca aperta: niente metal, bensì uno spettacolo rap (incluso un mezzo dissing contro i Motionless in White) nel quale si avvertono echi ulteriori di Eminem e degenerazioni trap alla Ghostemane uniti da una magniloquente base strumentale tra sinfonie digitali e beat di spessore. L’epilogo verte sulla reimagined cover di Last Resort, il classico nu metal dei Papa Roach (Infest, 2000) tramutato dal folle genio di Radke in un azzardo orchestrale e in una drammatica simbiosi piano-voce, un capovolgimento di prospettiva che imprime il sigillo dell’eccentrico frontman e va a chiudere il sipario nel modo più temerario e inaspettato.
Banger after banger, after banger, after banger.
Popular Monster è l’album “definitivo” dei Falling in Reverse, la summa della visione lirico/artistica di Crazy Ronnie e la dimostrazione perfetta di come si deve operare nel mainstream contemporaneo. Non basta infatti annunciare la data di uscita del disco, la modernità obbliga a generare hype con molteplici singoli, accompagnarli a videoclip di grande effetto, mantenere una presenza costante sui vari social network e dunque nel bene o nel male saper farsi notare. Nel caso specifico, l’avere in squadra un leader casinista e divisivo rappresenta una grande spinta in termini pubblicitari, ma la visibilità qui si coniuga ad un ottimo lavoro di “bastardo” rap metal o hip-hop con i breakdown e, per chi ama tali forme sonore, ipotizzare che questa anomalia ottenga il gradino più alto del podio del 2024 è un’utopia spaventosamente concreta.
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VOTO LETTORI
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51.70 su 101 voti [
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lo trovo un disco davvero pietoso e carente in ogni versante, è tutto talmente finto e plasticoso da sembrare la versione metal di un giocattolo, è tutto davvero troppo forzato e cringe |
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Partendo dal presupposto che il disco in questione non ha un genere ben definito, RR è al momento una delle ultime vere \"rockstar\" rimaste (come indole e attitudine), una mix tra un Axl Rose e uno Steven Tyler del nuovo millennio.
Questo \"Popular Monster\" è in linea agli altri lavori della band, ossia totalmente diverso dai precedenti, questo genio non ha mai fatto un disco simile a un altro.
In pratica un mezzo capolavoro nel suo piccolo, chje piaccia o meno
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Infatti.Ma queste release sono figlie di quelle ibridazioni da te sottolineate, partite oltre 30anni orsono.E un discorso che abbraccia le contaminazioni in atto da anni,che rigetto per principio. |
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Con il tizio recensito per quanto mi riguarda non è questione di purismo, è semplicemente pacchiano e artisticamente nullo, il tipico personaggio da social. Poi possiamo discutere se sia ancora il caso di andare a vedere gli ultrasessantenni, io per questi FIR non spenderei una lira nè da giovani nè da vecchi. E ascolto tantissimi generi, non solo metal. |
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Sono per il purismo di genere.Certe fusioni, per quanto in voga da oltre 30anni, rimangono un controsenso ideologico e naturale, per quanto possano piacere a taluni, aperti a certe ibridazioni. |
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lethalzorker scuas il ritardo ......torna pure ad ascoltare i tuoi maestri storici ai concerti , sperando che facciano il tuo pezzo preferito di 20 anni fa......contento tu se ormai certe band no si possono più ascoltare dato che le idee sono decenni che son finite, ma fanno dischi solo per VENDERE..... gli iron sono patetici....i metallica alla frutta.... gli ac-dc lasciamo perdere.....ozzy almeno si è reso conto.....ma tranquillo continua ad aspettare gruppi cover di questi ultimi come fanno molti miei amici che si definiscono veri metallari |
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Commento 78: sono perfettamente d\'accordo, sono anni che glielo fanno notare ma a quanto pare non può rinunciare alla sua natura. Immagino ad averlo in casa uno così. |
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Radke ha molto talento senza dubbio, ma questo album sembra il classico passo più lungo della gamba: per quanto cerchi di creare un connubio tra vari generi, il risultato non è sempre riuscito e ad episodi sicuramente favorevoli (Watch the World Burn, Zombiefied, Voices in My Head), si alternano momenti meno gradevoli (Prequel, Ronald) e irritanti con lungo andare dell\'ascolto (All My Life). Credo di preferire tutto sommato un lavoro più genuino e coeso come Coming Home. |
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@Tvuedefender veramente sono oltre trent\'anni che ci sono commistioni tra metal e rap, e a volte anche con grandissimi risultati. Casomai è il tizio recensito che fa pena in entrambi gli ambiti. Raramente sono stato così in disaccordo con una recensione, ma de gustibus. Tra le cose più irritanti sentite quest\'anno, per quanto mi riguarda. |
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Commento 71 \'I giudizi personali puoi anche tenerli per te\'. Ladies and Gentlemen, ecco a voi Lizard: il piccolo dittatore. |
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Trvedefender, e un bel chissenefrega non ce lo mettiamo? |
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Il Rap con il METAL non c\'entra un cazzo!!!!! |
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Il discorso del \"commerciale\", riferito alla musica e all\'arte in generale, è ridicolo. Michelangelo faceva le sue opere su commissione, mica per la gloria. Al massimo possiamo distinguere cose più \"ruffiane\" (passatemi il termine), ma a nessuno dispiace avere successo e allargare la base di fan, non solo per i soldi ma anche come gratificazione personale. Tutti i ragazzini che iniziano a suonare in cantina sognano prima o poi di diventare famosi. Detto questo, l\'album in questione non mi piace e a tratti l\'ho trovato irritante. Mio gusto personale. Certo non andrei mai a tirargli le bottiglie se mi capitasse a un festival; chi \"rivendica\" queste cose era ridicolo già trent\'anni fa, figuriamoci ora. So per certo che nel Gods 2000 c\'erano persone che avevano pagato ANCHE per i MOM. E non hanno visto il gruppo per colpa di 4 c...oni. Se tutti dovessero tirare bottiglie a chi non sopportano, nei festival non suonerebbe più nessuno.... |
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lizard, la sincerità nel mercato musicale è roba per sognatori. Io non parlo di sincerità parlo di come una cosa viene avvertità e da come è stata prodotta, come già detto sotto. |
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Beh, di sicuro il disco “non è piaciuto” (n. 72), e questo già non invoglia all’ascolto, però devo dire che, al di là dei numerosi commenti negativi che ho letto, a me è bastata leggere una parte della recensione (neanche tutta) per tenermi a debita distanza… |
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72
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Da quello che leggo non è piaciuto, comunque in redazione avete un debole per questa musica da ragazzini. |
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I giudizi personali puoi anche tenerli per te. Parla del disco, che capire la sincerità o meno di certe proposte partendo dal genere proposto è semplicemente ridicolo. |
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Da come è prodotto non ci sento anima, ma una pomposa roba pop super rileccata. A me piace la musica cazzuta, non in senso di estremo, ma qualcosa di più stradaiolo e viscerale. Qui è tutto super pianificato a mo di spot. Il recensore sarà un ragazzo nato e cresciuto con questa offerta da walmart musicale. |
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Una roba così schifosa non può essere umana |
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@Salvo, avendo tu scelto liberamente di cliccare e leggere la recensione posso declinare ogni responsabilità in merito ad eventuali danni provocati dall\'ascolto  Ad ogni modo Radke ha saputo confermare il suo status di top heel della scena e l\'album ne è la perfetta rappresentazione. Chiaro, o lo ami o lo detesti e qui vie di mezzo davvero non sono contemplate, ma il giudizio espresso (voto compreso) non cambia e in ambito di rap metalcore nel 2024 un disco del genere funziona benissimo. |
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Non mi capacito come si possa ascoltare. Però, vabbè, i gusti sono gusti, liberissimi di farlo. Dato il voto del recensore l\'ho ascoltato tre (3, t-r-e) cazzo di volte prima di scrivere ( seguo da anni il portale e per me è e rimane un riferimento, sia chiaro). Jacopo ti cito per danno morale e psicologico. |
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Ho ascoltato l\'interessante Ronald (più che altro per sentire il Terrible) .....secondo me c\'è molta carne al fuoco ma non tutto è cucinato a dovere.
Il disco è di è una varietà impressionante e Radke è un musicista eclettico, vediamo la prossima uscita dove andrà a parare.
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@Lucio77 il messaggio a parer mio è un troll. Sta di fatto che si è reso conto della cavolata detta, infatti non ha più scritto nulla. Tra altro questo sito ( che ormai è online in questa veste da ormai 20 anni e deprecato nella sua lettura su device mobili) non ha controlli, non ci sono effettive iscrizioni al portale e ognuno dietro ad un nikname può scrivere più o meno senza filtri (se non quello del cervello, ma ormai vedo essere inesistente nell’era del web 2.0). Anche a me piace il metal, sopratutto quello Classico e lo ascolto da quasi 30 anni ma dal messaggio 52 mi sembra che si tocchi il delirio di onnipotenza da tastiera, per questo credo sia un troll bell e buono . |
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Ma poi rifletto a freddo: \"Rivendico orgogliosamente\".. Ma stiamo scherzando? Senza parole.. Tu rischi di ammazzare delle Persone solo perché non ti garba la Musica che propongono, e sei pure orgoglioso? In nome del \"Vero Metallo\".. Povera Italia.. |
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Lanciare Bottiglie di vetro contro delle Persone, è grave quanto gettare Sassi da un Cavalcavia.. |
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Ero presente anch\'io nel 2000 a Monza e posso confermare che anche gli Slipknot, ad inizio concerto, ricevettero una buona dose di bottiglie. Tutto si fermo\' quando, credo fosse quello con la maschera da maiale, si lancio\' nel pubblico andando contro proprio a queste persone. Era la loro prima tournée e molti della vecchia guardia non accettavano certe nuove sonorità. Erano tutti li per gli Slayer e testament... Nei video sul tubo credo che queste scene siano state tagliate |
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Anch\'io sono contrario al lancio di vetri o sassi -purtroppo capitato anche questo- ai concerti. Dalle mie parti, molti anni fa, certi si armavano di pomodori, quando c\'era da contestare qualcuno non gradito, roba capitata a Vasco, proprio vicino a casa mia, prima che avesse successo. Io ero troppo piccolo, mi è stata raccontata da più persone |
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Il tipo del commento numero 52 secondo me è un mitomane che non la racconta giusta se per pagliacci mascherati si riferisce agli Slipknot, avevo già scritto che ci sono i video dell\'intero concerto e non mi pare proprio che contro di loro ci sia stato un collettivo lancio di bottiglie come invece si beccarono i Methods of Mayhem. Oggigiorno mi pare incredibile che una volta potessero impedire lo svolgimento di un concerto tirando roba sul palco, se uno ci provasse a lanciare anche solo una bottiglia verrebbe subito isolato e mandato fuori dalla security come meriterebbe. Su YouTube c\'è anche uno speciale di metal.it dove raccontano come andarono le cose quel giorno, nei commenti vari utenti giustificano il lancio di oggetti e alcuni scrivono proprio che erano stati fra coloro che avevano contribuito a cacciarli dal palco con quella sassaiola... Rimango basito, era proprio un\'altra epoca... |
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Bravo Andrea, un conto è dire \"non mi piace perchè....\", un conto commenti come il 52 di cui mi dissocio. |
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Incuriosito dal voto l\'ho ascoltato ed è stato uno dei peggiori album che ho sentito recentemente...30 |
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Questi non mi piacciono per nulla. Ma a leggere commenti come il 52, spero abbiano successo, suonino negli stadi e tutto. Atteggiamenti come quelli riportati al commento 52 sono il male del metal e di qualunque genere, oltre che essere un comportamento da ignorante violento. |
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La RAZZA HEAVY MERDAL in tutto il suo splendore al commento 52... che fenomeno |
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Leggendo i commenti, vorrei capire: ma qual\'è il problema se un album vende ed un artista diventa famoso? Sta cosa di criticare con \"è commerciale, vergogna\" non riesco a capirla, a prescindere dai gusti: parlo del concetto. |
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commento 52, sei ufficialmente un membro del METAL BOOMER BATTALION! |
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Ognuno è orgoglioso di quel che si merita... in un solo commento tutto quello che trovo stupido e infantile nel metal. |
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@sky72, orgogliosamente tra quelli che hanno tirato di tutto sul palco quando hanno \'suinato\' quei pagliacci mascherati. Avevo gia\' capito il tentativo di imbastardire il vero metal e purtroppo tanta merda prodotta da allora ad oggi, compresa questo fogna, ha portato alla deriva del nostro amato genere. Negli ultimi 30 anni, major, siti ridicoli, organizzatori papponi, e certa stampa corrotta da quelle major, ha pompato dei sotto generi (nu, alternative,rap,pop e troiai vari) che col metal non c\'entrano un mazza per puri fini commerciali. I social e l\'ottusita\' di molte (de)menti hanno fatto il resto.... |
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Non vedo l\'ora di aprire la pagina di questo sito e leggere i commenti degli imbecilli. 🤗 |
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Non vedo l\'ora di aprire la pagina di questo sito e vedere la pagina informativa di dominio in vendita. |
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Il secondo giorno per me molto meglio a parte le bottiglie ai MOM |
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Dark tranqquillity, sentenced e demoni and wizard pessimi il primo giorno. I merhods non proseguirono il concerto |
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@sky72 su YouTube c\'è l\'intero concerto degli Slipknot al Gods of metal 2000 e dalle riprese non mi pare proprio che siano stati contestati, anzi tuttaltro il pubblico sembrava molto carico, si notano solo una manciata di bottiglie lanciate a inizio concerto ma penso sia dovuto solamente al lungo e fastidioso intro.
Sempre su YouTube si trova uno speciale di quel Gods of metal sui Mayhem in cui fanno vedere per metà una loro intervista e per l\'altra metà la loro esibizione, quel gruppo era veramente troppo hip hop e con troppa elettronica non c\'entravano nulla con il metal, effettivamente si vede che sul palco lanciarono parecchia roba, vengono inquadrate pure bottiglie di vetro rotte, poi dopo tre minuti si vede che fermano il concerto ed esce uno degli organizzatori dicendo \"anche se non vi piacciono finitela di lanciare bottiglie teste di cazzo\" poi non è chiaro se il concerto riprenda oppure no. Comunque mi stupisce che qualcuno dice che non fu una bella edizione, non c\'ero ma vedere Testament, In Flames e Dark Tranquillity a quel punto della loro carriera doveva essere stato tanta roba, poi Slayer e Slipknot sarebbero tuttoggi headliner in ogni festival metal. |
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@Sky forse le band che citi non fanno una canzone memorabile da 15 anni, per conto mio \'sto tamarro qua sopra non ne ha mai fatte e non ne farà mai e non per il genere che proprone |
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@SKy guarda che hai proprio sbagliato persona, io sento di tutto da sempre. Dico che il primo giorno (quello più classico fra l\'altro) fu deludente perchè le prestazioni di quasi tutto sono state pessime, a cominciare dai Demons and Wizard. Io \"solito metallaro\" non lo sono mai stato, basta farti un giro su questo sito e vedere i miei commenti. Gli Slipknot sono stati tra i migliori di quel festival e se parliamo di rap ho sempre adorato Public Enemy e LL Cool Jay (prima che decidesse di diventare un pessimo attore) Il problema è che \'sta roba recensita qui sopra è proprio squallida, io leggo rap metal e penso a qualcosa come Bodycount o al massimo Clawfinger o RATM... tutta roba di ben altra consistenza. Ha ragione chi dice che questi senza i social suonerebbero al massimo nel bar sotto casa. |
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Sky72 io sono pure d\'accordo con te sul discorso dei Saxon,Maiden, Metallica etc.. è vero: non ne infilano una da una vita. Però, capiamoci: Non è che il metal si riduce ai due estremi Metallica - Falling in Reverse. Dio ce ne scampi. C\'è tutta una sfumatura di mezzo, fatta di materiale di gran qualità. Tanto per farti un esempio: dieci minuti fa ho finito di ascoltare l\'ultimo dei Vendel. Li conosci? Te li consiglio. Ascoltali e dimmi se questo mi colloca in una ipotetica schiera di \"Metallari Italiani Nostalgici\". |
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Non ne ho da dire nulla, eccettuata la considerazione - a mio avviso oggettiva - che fossero troppo eterogenee tra di loro. Al punto che, poi, si scatenavano comportamenti assurdi tra il pubblico, cosa che tu stesso hai confermato citando il caso degli Slipknot (me lo ricordo perchè c\'ero). Sul Wacken - ci sono stato -diverse volte- ma il discorso non cambia: il fatto che la macedonia fosse più o meno annacquata rispetto al Gods nulla toglie al fatto che quest\'ultimo fu, per l\'appunto, una macedonia. Questo in alcune occasioni ha fatto pendere l\'ago della bilancia sull\'acquisto o meno dei biglietti, sia al Gods che al Wacken, o al Sonisphere, o.. DioSaDove. Italiano oppure no. |
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concerto perfetto per il metallaro medio italiano....iron maiden , metallica , saxon , deep purple , ac-dc.....gente che è almeno 15 anni che non fa un disco decente di cui uno si ricorda almeno una canzone |
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Polenta col Nesquik e ripeto per uno che ragiona come te il wacken lo hai visto forse nei video di youtube....ne sono convinto |
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Polenta col Nesquik e allora che hai da dire su band completamente incoerenti tra loro |
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Sky72 di preciso, chi ti ha detto che non sono mai stato al Wacken? Magari lo stesso che ti ha esibito il mio passaporto della Repubblica Italiana? |
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Legalisedrugsandmurder a parte i maiden.......hai già iniziato e chiuso una qualsiasi argomentazione....mi ripeto sino alla nausea, solito metallaro italianoi |
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Polenta col Nesquik allora sarà meglio che non vai a festival come wacken....lì si che trovi veramente di tutto....ma ripeto siete metallari italiani....non fai che confermare la mia tesi |
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@indigo: hai ragione, ho fatto paragoni generalizzati quando avevi specificato il sottogenere, mea culpa  |
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L\\\'etichetta di questo genere (di m....) è totalmente inappropriata, se mi dici Rap metal io ti rispondo che per me l\\\'unico gruppo veramente rap metal sono i Body count, sia per sonorità che per attitudine che per retaggio del ghetto e dei club americani anni 90 dove suonavano indistintamente gruppi metal, hardcore e rap old school. Già gruppi come Downset vanno definiti crossover. Su robaccia come Linkin park e Pod nemmeno mi pronuncio, robaccia dozzinale. Questo che sbatte pure il suo muso lagnoso in copertina avrebbe pure 40 anni? Questa è roba pensata puramente per la generazione Z schiavi dei social |
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@La Bara al commento 16: questo dei Falling in Reverse è l\'album più scomodo e controverso del 2024 in ambito modern metal, quindi avevo già messo in preventivo le critiche dei lettori e non poteva essere altrimenti visto chi c\'è in ballo come protagonista...
Alla fine, se ci pensate, il disco è il corrispettivo musicale di un film campione d\'incassi: una sorta di blockbuster eccessivo, pomposo ed esagerato (come il vecchio Freddy vs Jason o gli ultimi Fast & Furious), un\'americanata al 100% dove il confine tra guilty pleasure, trash e cringe (non trovo vocaboli italiani adatti) è alquanto labile e quindi può essere apprezzato o detestato in egual misura.
La sola obiezione che non accetto è quella al commento 23: alla fine della recensione ho scritto che un album del genere può essere il preferito dell\'anno per chi ascolta rap metal e derivati e la frase va ricondotta esclusivamente a quello specifico ambito di riferimento. Le band da te citate non hanno niente a che fare con i FiR e non ha senso istituire paragoni a tal riguardo. |
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DaX, questa roba non è nemmeno \"metal\". Al massimo è tangente al metal.
sky72, i Gods of Metal degli ultimi anni furono delle macedonie senza senso piene di gruppi - talmente eterogenei tra loro - che una mente clinicamente sana mai e poi mai avrebbe messo sullo stesso palco. A volte mi veniva il dubbio che i bill fossero ingegnerizzati al preciso scopo di far andare alle mani il pubblico. |
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Non è una questione di defender italiani, è che sta roba per me è spazzatura costruita ad arte per cercare successo commerciale. Che poi lo si faccia usando un tiktoker screamer tatuato o il featuring di adriano celentano, mi importa poco. Dal metal cerco un\'altra attitudine che si contrappone in toto a questa |
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Io c\'ero e tirarono di tutto ai Methods of Mayhem... con gli Slipknot ci fu solo un accenno di contestazione all\'inizio, ma magari ricordo male. Comunque un\'edizione non eccezionale secondo me. Il primo giorno a parte i Maiden fu deludente. |
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Concordo pienamente con skydancer.....una bomba.
P.S ho 52 anni e vi ricordo che al gods di Monza avete tirato di tutto agli Slipknot per poi anni dopo andare a riempire i luoghi dove suonano......ahhhh i defender Italiani |
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la copertina rappresenta bene il contenuto. Inascoltabile |
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La robaccia ce n\'è in ogni genere e viene a galla dalla notte dei tempi. |
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@duke in effetti.. che poi dai pezzi che ho sentito non lo definirei neppure rap metal... Veramente irritante. |
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....lo avevo scambiato...per fedez con una parrucca....😁 |
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@lucio per quanto mi riguarda la prima che hai detto. Di metal rappato ne ho sempre ascoltato, anche se non è il mio genere preferito. Ha ragione DaX, senza i social \'sta roba non avrebbe speranze. |
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Al netto della solita questione di chiusura mentale del metaller medio, questo lavoro lo trovo troppo pacchiano e modaiolo. Mille volte meglio l\'ultimo album di Billie Eilish |
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Stanno uscendo buffonate (che se non fossero pompate da quelle latrine dei social network non se le calcolerebbe nessuno) preoccupanti negli ultimi anni, se questa è la strada intrapresa dal genere la vedo tragica... Sulla conclusione della recensione, in un anno in cui sono usciti album come quelli di Witherfall, Alcest, Saidan e Seth, sta roba sta il podio non lo vede manco col telescopio |
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La Questione è: IL Gruppo in questione fa pena o viene Polliceversato solo per il Genere proposto? |
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Roba assolutamente inutile da 15enni scemi.
La musica è altra cosa,.
Ma per favore |
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Li sto ascoltando perché compaiono spesso su Instagram. Non mi piacciono. Preferisco i giapponesi The Gazette che fanno sta roba dal 2010-2012 (e non erano i primi a farla). Le compressioni sono uguali, la ricerca per la melodia vocale pura. |
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Spiace dirlo, ma dopo svariati tentativi, è riuscito a rompere il giocattolo.
Sì, ci sono degli psunti interessanti, ma il cambio di rotta è alle mie orecchie sgradito.
Spiace dirlo perché per me RR era (è) un bravissimo cantante, un ottimo musicista e compositore.
Unico pezzo che merita davvero è \"watch the world burn\" ammesso di avere una certa soglia di sopportazione e riuscire a superera lo scoglio rap.
Per il resto viene proposto come una sorta di mantra un misto di rap seguito da breakdown core.
Spiace ancora di più perché andrò a vederli a Milano con mia figlia che, come me, è rimasta ancorta al loro periodo emo-core, e speriamo di poter ascoltare almeno qualche pezzo dei primi album,,,
A mio avviso il voto non rispecchia davvero la qualità del prodotto e gradino del podio 2024 davvero no, nemmeno se ci fosse una speciale graduatoria per un genere così difficilmente classificabile.
Torno ad ascoltare \"the drug in me is you\" che per assurdo ha un voto inferiore.
Il mio voto è 50. |
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Per quanto risulti divertente da ascoltare, non riesco a non trovare finzione in tutto ciò che ascolto di quest\'album. Ogni brano mi sembra un rip-off di altri artisti dello stesso genere, a partire dagli Slipknot. Un disco over-prodotto e senz\'anima. Inoltre dovremmo vergognarci come società di dare ancora rilevanza ad una figura come Ronnie Radke, un essere dall\'ego fragile che non accetta alcuna critica. Per me appena sufficiente. |
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Mai sentiti nominare prima, ascoltati, non li ascolterò mai più. |
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Indigo, tu sei un coraggioso, visto che scrivi con passione di un genere che, per tua stessa ammissione, non è tra i più apprezzati da queste parti. Aggiungo che per come rispondi alle critiche di utenti che tendono all\'integralismo (frangia alla quale mi annovero senza troppo dispiacere) sei un Signore con la S maiuscola. Non me ne vogliano, ma di recensori che piangono se sbagli una virgola nei commenti ce ne sono.
Ci terrei a precisarti che al commento 2 ho copiaincollato erroneamente Rap Metal anzichè il nome del gruppo. Dammi pure del pirla per questo, ma non vorrei che si pensasse - lo si evince al commento 10 - che critico i tuoi gusti, cui ogni essere umano ha diritto. Nulla contro il Rap Metal, che pur non mi piace. E\' solo il soggetto in se che mi fa prudere mani e didietro. |
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Ho ascoltato e guardato il singolo/videoclip sul Tubo che come produzione siamo a eoni luce rispetto che ne so l’ultimo videoclip dei Nile ( realizzato sempre in CGI ma con un produzione evidentemente inferiore) . Questo ex-ragazzo che ha praticamente quasi la mia età riesce a catturare sicuramente l’immaginario del new gangsta ( gen z) ma riesco davvero a goderne e trovarci niente sia del rappato che del songwriting. Nulla da dire alla review del mio omonimo, si occupa d’altronde del suo genere preferito in redazione e ha creato un flow di emozioni scritti in maniera impeccabili. Però niente quest’anno finora a mio gusto sono usciti ben altri gruppi come i Fulci che con Knife hanno creato un pezzo dove hip hip incontra il maelstorm del male ( quindi non sempre disprezzo il rap se ben contestualizzato ), ma poi potrei enunciare altri nomi che comunque a Jacopo non sarebbero di sua competenza in redazione . Quindi io non darei un voto ( anche se per me è un disco gravemente insufficiente, salvo la produzione ovviamente, prodotta con i crismi moderni ed è ben centrata ) ma ripeto non darei un voto perché proprio non è la mia musica di riferimento e se per alcuni è un lavoro gravemente insufficiente per altri può essere il disco dell’anno. |
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@Skydancer, mi sa invece di averlo capito benissimo il discorso Premetto che questi qua non mi piacciono per niente, li vedrei bene in qualche colonna sonora per qualche film ma non è musica per me, non vedo perchè non debba essere recensito il disco di Kerry King, -
non mi è piaciuto neanche quello-, vista la sua importanza nel Metal, poi io sono interessato a vari generi, come la maggior parte degli utenti, vedo. Quindi ci sta il vecchio gruppo di rimbambiti e testoni che non mollano mai, come ci stanno i ragazzini alle prime armi che tentano di esprimere qualcosa, che sia innovativo oppure old school, poi sta a noi decidere cosa comprare, ascoltare, cestinare, ecc... |
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@Skydancer, sotto questa recensione non pensavo di trovare un commento positivo, quindi devo obbligatoriamente ringraziarti per il sostegno
@Carmine, sì hai letto bene. Da quando sono tornato a guardare il wrestling mi piace ogni tanto inserire qualche vocabolo o espressione legati a quel mondo (qui c\'è pure il featuring di Saraya/Paige...)
@La Bara al commento 10: non c\'è nessuna precedenza in merito ai vari sottogeneri metal; qui in redazione siamo divisi in aree e ognuno con i suoi tempi cerca di fare il possibile. Io mi occupo di nu metal, alternative e metalcore e i Falling in Reverse, essendo un nome che scotta, andavano scritti velocemente ma di sicuro non a discapito dei gruppi da te menzionati. Al massimo una/due band metalcore slitteranno più avanti e non è un dramma visto che è il genere meno considerato dal nostro pubblico.
Postilla finale: Radke ha reso noto che, nell\'outro di NO FEAR, ha voluto omaggiare i Suicideboys, duo hip-hop di cui è un grande fan.
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Produzione troppo artefatta e canzoni banali. Stilisticamente ha il suo perchè, ma non fa per me. ps: E\' stato citato Sheamus?! Ho letto bene? |
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Disco terribile di un artista discutibile. Non esiste neanche un pezzo dove sono arrivato alla fine. Questa roba è veramente indifendibile perché in ogni recensione che ho letto si è parlato più di questo influencer wannabe che della musica che è di una banalità terribile, ma come dico sempre è musica americana per americani. |
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10
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Una recensione degli Slayer nel 2024 serve tanto quanto una di Falling In Reverse, anche - e soprattutto - perchè non siamo tutti dei cinquantenni con decenni di concerti e ascolti sulle spalle, e pure in quel caso perchè è sempre un piacere leggere cosa ha da pensarne il LAMBRU e tutti gli altri che girano qui. Qualcuno di giovane, o comunque di non navigato, può prendere spunto per cominciare ad ascoltare sia gli Slayer, sia i Falling In Reverse. Il problema è che quando mi sintonizzo su METALLIZED mi aspetto che si dia la precedenza ai primi, non ai secondi. |
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Non hai capito il senso del discorso, ma non avevo dubbi. Quello che intendevo è: a cosa serve una recensione degli Slayer nel 2024? I die hard fans si compreranno tutto a scatola chiusa compresa la croce rovesciata da appendere all\'albero di Natale, quelli che li hanno sempre schifati continueranno a schifarli, e quelli indecisi ascolteranno l\'album due volte su Youtube o Spotify per decidere se comprarlo o meno. Personalmente (evidenziamo quest\'avverbio) preferisco leggere recensioni di gruppi \"nuovi\" o che comunque propongano qualcosa di nuovo, indipendentemente dal genere. |
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Certo @Skydancer, il disco solista di Kerry King è uguale a Show No Mercy, visto che sono passati circa 40 anni tra i 2 album |
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Perchè secondo te ci sarà qualcuno che inizia ad ascoltare i Saxon perchè legge la recensione del loro disco del 2024? O che ascolterà per la prima volta Reign in Blood perchè ha letto la recensione dell\'ultimo degli Slay...ehm, di Kerry King? Poi è ovvio che le recensioni dei mostri sacri siano necessarie, non si può andare avanti a recensire solo dischi doom death e black che hanno diciotto ascolti su Spotify (per quanto apprezzerei non poco hahahahah). Ma per quanto mi riguarda le uniche recensioni che skippo a priori sono esattamente quelle delle band in giro da quarant\'anni e che da quarant\'anni propongono sempre la stessa roba. |
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6
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perché reputi più inutili le recensioni dei Saxon rispetto a questa? |
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Giustamente, avrei dovuto specificare \"uno degli album dell\'anno NEL GENERE\", prima che qualcuno potesse pensare che io volessi mettere sullo stesso piano questi qua e gli Skeletal Remains o gli Hail Spirit Noir (per citare due dischi a caso che ho appena ripescato dalla cronologia di Spotify). E comunque trovo molto più inutili, personalmente, le recensioni di Kerry King, dei Saxon, KK\'s Priest, eccetera, di questa. Anyway, chiudo qua la polemica e scusate per averla fomentata. |
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3
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più che altro, già i limp bizkit non è che fossero dei fenomeni, ma se li confrontiamo a sta roba ne escono come dei Principi veri.
Poi ognuno ha i suoi gusti e mancherebbe altro |
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2
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Preparati i popcorn? Bene. Comincio io. Ce l\'avete da parte una qualche lista di tutti gli ottimi dischi (metal) usciti nell\'anno di Ns Signore 2024, e che ancora non hanno trovato spazio su questi lidi? Ecco. Leggetela. Letta? Bene. Leggetela di nuovo. Leggetela al contrario. Leggetela a testa in giù. Di nuovo. Fate un bel respiro. Pensate: piuttosto che tutti quegli ottimi nomi di cui non avete letto nulla - e di cui, probabilmente, non leggerete MAI nulla, qui si perde tempo a parlare - lungo tutta una kilometrica recensione - di \"Rap Metal\".
Dicevano i Klingoniani: Oggi è un buon giorno per morire.
Adesso mi aspetto che il solito sbirro di metallized venga a farmi la morale.
Buoni i popcorn?
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1
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Preparo i popcorn per i commenti. Per quanto mi riguarda, voto azzeccato e recensione ottima, unica nota stonata All My Life che mi ritrovo a skippare sempre, ma per il resto uno degli album dell\'anno, anche se continuo a preferire di un pelo quello dei BMTH. Menzione d\'onore alla cover di Last Resort, potrebbe farmi quasi rivalutare i Papa Roach che ho sempre trovato orridi, anche nei loro episodi migliori. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Prequel
2. Popular Monster
3. All My Life
4. Ronald
5. Voices in My Head
6. Bad Guy
7. Watch the World Burn
8. Trigger Warning
9. ZOMBIFIED
10. NO FEAR
11. Last Resort - Reimagined
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Line Up
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Ronnie Radke (Voce, Tastiere)
Max Georgiev (Chitarra, Cori)
Christian Thompson (Chitarra, Cori)
Tyler Burgess (Basso, Cori)
Luke Holland (Batteria)
Musicisti ospiti:
Jelly Roll (Voce su traccia 3)
Tech N9ne (Voce su traccia 4)
Alexsandr “Alex Terrible” Šikolaj (Voce su traccia 4)
Saraya Bevis (Voce su traccia 6)
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RECENSIONI |
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