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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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( 5762 letture )
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Tornano sulla scena i finnici Skepticism con il loro terzo full-length, Farmakon,
album anticipato da un Mini CD che, come da tradizione Skepticism,
conteneva una gustosa anticipazione di quello che le nostre orecchie ora possono
ascoltare interamente.
Disco atteso da ogni doomster questo Farmakon, dopo il capolavoro a nome Lead
and Aether puntualmente, come una diva del cinema, rimandato: Settembre
2002- Gennaio 2002- Primavera 2003 fino all'uscita ufficiale nell'Estate.
Per chi non conoscesse questi misantropici finlandesi, oramai star del panorama
doom al pari di band come My Dying Bride e Candlemass, possiamo descriverli
come autori di un doom ultrarallentato, angosciante e altamente depressivo,
condito da un growl incomprensibile e da un organo che dona al tutto un'atmosfera
di sacralità infernale.
L'album, annunciato dalla band stessa come "the most terrifying Skepticism
album ever" (il più terrificante album di sempre degli Skepticism)
si presenta con impercettibili novità del tutto inaspettate, soprattutto
in un genere per forza di cose di nicchia e ultraconservatorio come il funeral
doom; innanzitutto le vocals, più varie rispetto al passato, troviamo
sia il celebre (e incomprensibile) growl ma anche più parti "parlate",
definizione non del tutto corretta, sarebbe più opportuno parlare di
un mezzo parlato sporcato dal growl, non mancano risate diaboliche(!), urla
e affannosi respiri che ben conciliano con la dichiarazione relativa a Farmakon
rilasciata dal gruppo.
Ma differenze non mancano neppure su un piano prettamente "musicale":
traendo spunto dal loro MCD Aes (pubblicato nel 1999, dopo il secondo
album Lead and Aether) gli Skepticism inseriscono alcuni passaggi di minor impatto
rispetto all'andamento tradizionalmente claustrofobico delle loro canzoni, riuscendo
in questo modo a rendere sì più varie le canzoni stesse ma, inevitabilmente,
finendo per sminuire l'atmosfera creatasi.
L'organo, il quid che impreziosiva i precedenti lavori dei finlandesi, è
stato ridimensionato del suo compito e viene utilizzato prevalentemente per
accrescere il muro sonoro che si viene a creare in alcuni frangenti (esemplare
Farmakon Process); abbassando il potenziale sonoro dell'organo gli
Skepticism puntano sul creare la giusta atmosfera con i restanti strumenti prettamente
"metal", chitarra e batteria (negli Skepticism non esiste il basso)
senza dimenticare l'importanza delle vocals, utilizzate quasi come un quarto
strumento.
Questa nuova soluzione degli Skepticism riesce ottimamente, grazie soprattutto
a un sempre più sapiente utilizzo di angoscianti "riff" chitarristici
(altro elemento di Aes) ed alla evoluzione del suono della batteria, sempre
resa ottimamente e sempre in piano, alterna i classici rintocchi stile marcia
funebre a improvvise "accelerazioni".
Le 6 canzoni che popolano Farmakon sono tutte estremamente valide, l'unico problema
è che rimangono tutte sugli stessi livelli di valore (menzione a parte
per la traccia 4, canzone senza titolo in cui gli Skepticism osano donare alla
song una vaga sfumatura indio-americana grazie ad un particolarissimo utilizzo
della batteria) manca insomma la "perla" che nel precedente album
potevano ritrovare in The March And The Stream; ciononostante non
mancherà di essere apprezzato da qualunque amante di sonorità
oscure, gli Skepticism hanno piazzato un'altra perla.
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13
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Incuriosito dal commento dell'ottimo Stagger ho cominciato ad ascoltarlo un'ora fa su bandcamp. Assolutamente impressionante, un'esperienza di ascolto che non mi capitava da tempo. Per una volta indosso anch'io i panni del rompiballe che si lamenta del voto davanti alla maestra: come 79, almeno 90! @Lucio77 se non l'hai ascoltato provalo! P.s. la foto del gruppo è simpatica, vestiti eleganti da impresari delle pompe funebri mi sembrano proprio quei finlandesi assurdi dei film di Kaurismaki. |
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12
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Album spettacolare.
Sarà anche "funeral doom" ma capolavori come questo mi riconciliano col mondo.. |
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11
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Il 30 di media voto dei lettori è da TSO |
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10
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Insieme agli Esoteric sono il top del genere. |
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9
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Insieme agli Esoteric sono il top del genere. |
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8
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Ritualistico, ossessivo, angosciante, con momenti degni di una colonna sonora da film horror. Veramente splendido. Il voto dei lettori me lo spiego solo con la volontà di qualcuno di fare lo spiritoso...
Il mio voto è 90. |
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7
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@Enry: il voto lettori potrebbe essere anche -100, non avrebbe nessuna importanza. Perchè? Semplice: la Storia ha già dato il suo verdetto, e questo è uno dei migliori dischi Funeral doom di sempre  |
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6
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Impossibile per me fare classifiche, li adoro tutti, debut compreso. Voto basso effettivamente, io sarei intorno all'85. Da analizzare/studiare/discutere il voto lettori e le cause che portano a simili comportamenti, ma forse è più interessante discutere al mare con una vongola. |
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5
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In tutta sincerità 79 mi sembra un'offesa alla band e al Funeral doom. Concordo con Kuru: questo disco è l'apice della carriera degli Skepticism, migliore (a mio parere) anche del tanto osannato Lead And Aether, che per la carità è un ottimo album ma a livello di songwriting non regge il confronto con Farmakon. Sei canzoni da pelle d'oca, mai un momento di calo, sembra quasi un best of della band. Voto 90/100 |
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4
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Migliore della loro carriera,da brivido. Nowhere e Nothing sono qualcosa di surreale. |
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3
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per me invece è da 90...è il loro migliore insieme al precedente e la perla secondo me è la quarta traccia senza titolo...eheh...stupendi... |
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2
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forse era troppo lungo arrivare ad ascoltare la sesta traccia  |
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1
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Beh, la perla di cui lamenti l'assenza in questo album per c'è eccome e si chiama Nothing |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Raven and the Backward Funeral
2. Shred of Light, Pinch of Endless
3. Farmakon Process
4. -
5. Nowhere
6. Nothing
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Line Up
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Matti (Voce)
Jani Kekarainen (Chitarra)
Eero Pöyry (Tastiere>)
Lasse Pelkonen (Batteria)
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