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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 4740 letture )
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Dopo due discreti album come Coming from the Sky e Sign of the Winner riecco sulle scene i francesi Heavenly, che con Dust to Dust fanno piazza pulita in un solo colpo di tutte le produzioni power metal degli ultimi due anni. Bollati all’origine come “la brutta copia dei Gamma Ray”, questi cinque transalpini hanno fatto davvero dei passi da gigante ed il loro ultimo platter li lancia di diritto nel gotha del power metal. Chiariamo subito che gli Heavenly non hanno creato nulla di nuovo, ma questo Dust to Dust presenta al suo interno tante di quelle influenze da renderlo, in un certo senso, unico. È come se Benjiamin Sotto e compagni, avessero preso il meglio di Gamma Ray, Angra, Helloween, Stratovarius, ma anche un pizzico di gruppi più recenti come Edguy, Freedom Call e i “nostri” Rhapsody, ottenendone una miscela esplosiva. La prima cosa che si nota è la grande produzione fatta da Sacha Paeth, che nonostante in alcuni casi sia “troppo” maestosa, rende alla perfezione le atmosfere dell’album. Poi le canzoni, una meglio dell’altra, che partendo dalla struttura base strofa-bridge-strofa-bridge-chorus, presentano al loro interno breaks di tastiera e di batteria del bravissimo (anche se a volte si sente un po’ di trigger) Maxence Pilo ed assoli della coppia Leclerq-Courbieaux, che donano loro quel pizzico di “progressività”, che le rende sempre imprevedibili. Punto di forza delle canzoni sono i chorus, davvero coinvolgenti, nei quali Sotto dà il meglio di sè. Tutto questo lo si può ascoltare già dall’ascolto del trittico iniziale. Dopo la solita intro, Evil prorompe in tutta la sua potenza con un riffing incisivo ed un chorus coinvolgente, per un pezzo che non sfigurerebbe su Land of the Free dei Gamma Ray. Lust for Life (un altro omaggio?) contiene al suo interno di tutto: parti sinfoniche, un riff killer e chorus alla Queen… insomma un masterpiece! Victory (Creature of the Night) inizia con un intro piano- voce da brividi, per non parlare del break centrale che ricorda molto Bohemian Rhapsody ma dopo un po’ un riff al fulmicotone ci fa tornare in pieno Helloween sound. Ma gli Heavenly non sanno solo scrivere pezzi speed e Hands of Darkness e Kingdome Come ne sono la prova: due ottimi brani ricchi di cambi di tempo e di atmosfera che vanno dal cupo al sinfonico. Certo ci sono numerose volte in cui si potrebbe dire “Questo mi ricorda queL pezzo, qui sembra quest’altro…” e così via. Ma questo non può sminuire il fatto che gli Heavenly ci abbiamo dato un disco di power metal di alta qualità che ti appassiona ad ogni ascolto. Dust to Dust è suonato e prodotto con abilità e passione e sono sicuro che potrà piacere a tutti gli amanti del power-metal.
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2
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ma chi sono quegli ignoranti che hanno sottovotato sto album !!! |
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E' proprio il "mi ricorda" che permea tutto l'album che in fin dei conti è il punto debole. Ben descritto nella recensione come mix di varie band, è comunque ben suonato, ottimamente prodotto, e ha in Evil un gran bel pezzo. In ogni caso, consigliato sicuramente ai fans del genere power. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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Chapter One
1. Ashes To Ashes ...
2. Evil
3. Lust For Life
4. Victory (Creature Of The Night)
Chapter Two
5. Illusion Part 1
6. Illusion Part 2 (The Call Of The Wild)
7. The Ritual
8. Keepers Of The Earth
9. Miracle (2003 Version)
Chapter Three
10. Deliverance
11. Hands Of Darkness
12. Kingdom Come
13. ... Dust To Dust
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Line Up
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Bejamin Sotto: vocals
Maxence Pilo: drums
Fredric Leclerq: guitars
Pierre Emanuel Pellison: bass
Charley Corbiaux : guitars
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RECENSIONI |
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