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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 3367 letture )
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La mia voglia di ascoltare questo "Domi<>Nation" degli svedesi Morifade era veramente poca dopo l'insipido e alquanto inutile "Imaginarium" del 2002 che aveva spazzato via quanto di buono fatto dalla band con "Possession of Power", il quale, pur rimanendo grezzo e 'acerbo', mi aveva convinto molto di più del suo successore. La band con questa ultima release ha cercato in tutti i modi di scrollarsi di dosso l'immagine di band power "alla Stratovarius" inserendo qua e la soluzioni piuttosto elaborate, messi in risalto dalla buona prova dei due chitarristi Jesper Johansson e Robin Arnell. Il disco in questione è un concept album basato su due novelle, "1984" dello scrittore inglese George Orwell e "Brave New World" di Aldous Huxley. L'impressione sin dall'inizio di "Parallels" è quella di già sentito, ed infatti l'opener non spicca di certo per originalità. Ma col passare delle tracce la situazione tende a cambiare.
Messa da parte l'immediatezza dei primi due album ci accorgiamo che i nostri hanno cercato in tutti i modi di avvicinarsi alla musica più progressiva (come stanno facendo troppi gruppi purtroppo), senza centrare mai effettivamente il segno. A conferma di ciò il fatto che nessun chorus e nessuna melodia risultano particolarmente orecchiabili da poter rimanere impressi nella mente dell'ascoltatore. Dalla seconda traccia "A Silent Revolution" fino a "Clarity" si nota una band con grandissime intenzioni ma l'esecuzione lascia spesso a desiderare. Non tanto per la tecnica della band, veramente di grande spessore, ma per le soluzioni con cui si propongono i pezzi. In primis la voce del cantante Stefan Petersson, che trovo noiosa e a tratti fuori luogo. La produzione del disco è discreta anche se alcuni suoni delle tastiere non mi convincono molto. Segue quindi un trittico che sembra un inno alla noia: " Panopticon", "The Rising" ed "Erase" si muovono su territori più power e meno sperimentali, ma nessuna di queste tre tracce mi pare effettivamente riuscita. Con "Memory's End" torniamo su lidi progressive e finalmente troviamo una buon mix tra melodie vincenti e spunti progressive. Un disco quindi che parte con grandi intenti che si realizzano solo in parte. Rimandati a settembre.
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2
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Censurato commento scomodo, come di norma per questi pagliacci. |
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1
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CARO DREAMREAPER MI DISPIACE PER SIGGNORIA VOSTRA MA UN ALBUM COME QUELLO DEI DOMINATION TE LO PUOI SOLO SOGNARE DI NOTTE !!!!!!!!!! E PER GIUNTA HAI ANCHE LA FACCIA TOSTA DI SPERNACCHIARLO AI QUATTRO VENTI, VERGOGNATI E CAMBIA MESTIERE CERCANDO DI ESSERE PIU' UMILE NEI COMMENTI. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Parallels
2. A Silent Revolution
3. The Second Coming
4. Words I Never Speak
5. Clarity (fragments Of A Dream)
6. Panopticon
7. The Rising
8. Erase
9. Memory's End
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RECENSIONI |
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