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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Subway To Sally - Kreuzfeuer
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( 6059 letture )
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Sempre più mestiere e sempre meno originalità, sempre più mente e sempre meno cuore. Questo il lapidario sunto dell'ultimo lavoro in studio dei Subway To Sally. Ho sempre considerato il combo tedesco (una vera istituzione, tra l'altro, in patria) una sorta di gruppo “banderuola”, sempre in grado di effettuare strategiche virate stilistiche a seconda di come tirasse il vento: sebbene potrebbe sembrare fin troppo duro come giudizio, in realtà i Subway negli ultimi dieci anni non hanno mai prodotto niente in grado di sorprendermi e smentirmi (ad eccezione forse del solo Nord Nord Ost del 2005). Nata come band nel '92 dedita ad un folk medievale cantato in tedesco piuttosto personale, con l'esplosione del fenomeno Rammstein i nostri eliminarono l'uso massiccio di strumenti poco convenzionali in favore di un ispessimento del sound (Engelskrieger, 2003) con risultati rasenti la sufficienza (e sicuramente non paragonabili al gruppone di Lindemann); con la new wave del folk metal che nell'ultimo lustro ha letteralmente invaso l'Europa, i Subway To Sally hanno deciso di imbracciare nuovamente liuti, violini e cornamuse... fate un po' voi. Sta di fatto che i risultati non sono più stati quelli seppur buoni degli esordi e se già il precedente Bastard aveva deluso parecchio, con questo nuovo lavoro i tedeschi non fanno altro che confermare tutte le cattive impressioni delle ultime uscite in studio: Kreuzfeuer è un prodotto privo di qualsivoglia mordente e di personalità, debitore di gruppi quali In Extremo e Finntroll (ma qua siamo anni luce), il cui ascolto risulta difficoltoso da portare a termine anche a coloro già di per sé avvezzi a questo tipo di sonorità. Questo perchè gli sbadigli vengono continuamente alimentati da soluzioni banalissime, quando non stucchevoli e dichiaratamente ruffiane, a livello di songwriting, schemi vecchi e già ben consolidati privi di inventiva, con una voglia di sperimentare rasente lo zero (assoluto); un mixaggio non sempre adeguato (che penalizza soprattutto gli strumenti acustici, molto poco valorizzati a favore della voce e del wall of sound chitarristico) e la solita produzione ultra compressa di casa NuclearBlast (anche se valutare la produzione su degli mp3 è quantomeno azzardato, ma questo passa in convento) chiudono il cerchio.
Fa riflettere notare come i pezzi meglio riusciti siano proprio quelli in cui i Subway attaccano gli ampli di chitarra al chiodo a favore di soluzioni acustiche ed intime più marcatamente folk (Angelus e Versteckt su tutte), dimensione in cui i Tedeschi dimostrano di trovarsi decisamente più a proprio agio. Scorrendo il resto della tracklist, gli unici sussulti positivi provengono dal singolo apripista Besser Du Rennst, non foss' altro per il ritornello cantabile; Aufstieg si fa apprezzare per il bridge in crescendo parecchio trascinante (peccato che il ritornello non sia però all'altezza); So Fern So Nah (la cui intro “etnica” mi ha riportato alla mente qualcosa dei grandi Orphaned Land) ricrea un pathos ricercatamente evocativo, così come in Komm In Meinen Schlaf, in cui sono gli archi, qua più che altrove, a tirare le fila emozionali del pezzo.
Insomma, le melodie vincenti ci sarebbero anche, la scelta degli strumenti poco usuali anche, ma questo lavoro fallisce nella sua missione principale, quella di intrattenere l'ascoltatore, di emozionarlo e di entusiasmarlo; quando arrivato alla fine pensi che difficilmente in futuro schiafferai nuovamente il fottuto cd nel lettore allora, beh, c'è veramente poco da fare. E' questione di alchimia, di corretta miscelazione degli elementi a creare un tutt'uno non dico grandioso ma quantomeno gradevole. E' un po' come la ricetta della Coca Cola, gli ingredienti sono lì stampati ed alla portata di tutti ma ricreare la magia è un altro paio di maniche, e gli insipidi cloni presenti nei supermercati sono lì a testimoniarlo. Dispiace dirlo, i Subway To Sally di oggi la ricetta giusta l'hanno smarrita da tempo.
Altro che straniamenti “epici” e alienazioni, la proposta dell'ensemble tedesco è tutto fuorchè originale ed innovativa, per il resto, con tutto il rispetto che posso avere per questa tutto sommato simpatica brigata, credo che la loro parabola discendente sia oramai difficilmente raddrizzabile e, a meno di grossi ribaltoni, al nome Sally continuerò ad associare quello della Fiorella nazionale... Dopotutto quello della pioggia è sempre un gran bel rumore.
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E' un gruppo che non ha avuto il coraggio di percorrere una strada ben precisa. Si è sempre fatto tirare la giacchetta a destra e a manca senza caratterizzare la propria musica. In Extremo, Saltatio Mortis e pure Umbra Et Imago a mio parere sono fatti di ben altra pasta. Il nome di Fintroll ed Orphaned Land non dovrebbe nemmeno avvicinarsi a quello dei Subway. Grandissima recensione! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Aufstieg 2. Judaskuss 3. Besser du rennst 4. So fern so nah 5. Die Jagd beginnt 6. Einsam 7. Komm in meinen Schlaf 8. Angelus 9. Krähenkönig 10. Niemals 11. Versteckt 12. Vater
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Line Up
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Bodenski (Voce, Chitarra, Chitarra acustica) Eric Fish (Voce, Bagpipes, Shawm, Recorder) Ingo Hampf (Chitarra) Simon (Voce, Chitarra acustica) Frau Schmitt (Violino) Sugar Ray Runge (Basso) Simon Michael (Batteria)
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