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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Agoraphobic Nosebleed - Agorapocalypse
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( 6290 letture )
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Non giriamoci attorno. Se già conoscete gli Agoraphobic Nosebleed ogni riga che non parli esplicitamente del disco in questione è superflua. D'altro canto se ancora non li avete mai ascoltati potete andare a comprarvi Altered States Of America, ascoltarlo fino a farvi esplodere la testa, tornare qua e ricominciare da dove avevate interrotto,
Parliamo quindi di questo Agorapocalypse, ultima fatica del combo statunitense che da ormai 15 anni incarna il lato più folle e irregolare del grindcore mondiale.
Drum machine frenetica, riff confusionari, caotici, linea vocale aggressiva e dal suono impastato, ma anche stacchi improvvisi, rallentamenti, cambi di ritmo e inserimenti di una chitarra dal suono lancinante. Così, nei suoi due minuti e mezzo, l'opener e title-track ci lancia due messaggi importanti: continuità col passato ma con l'aggiunta di un sound più tradizionale. Non c'è da stupirsi per la presenza di vari pezzi tipici degli ANb più folli, come Timelord One o la devastante Moral Distortion (un vero pezzo da novanta!), che mescolano con la solita sapienza velocità inumane (la drum machine non è solo un ripiego, quanto una necessità), un lavoro chitarristico a mio avviso un po' più raffinato che in precedenza e linee vocali violente e rabbiose – per quanto non sempre incisive come dovrebbero – ottenendo risultati di ottimo livello; mentre a rendere il risultato finale più curioso sono le canzoni più “canoniche” - con tutti i limiti che può un termine simile assumere in questo contesto – ossia quelle che pescano in maniera più sostanziosa dal grindcore “storico”, meno influenzato dal noise che ha sempre costituito un elemento fondamentale della band. Non vengo certo a dirvi che trovate in Agorapocalypse canzoni che qualsiasi band grindcore potrebbe scrivere: la classe è sempre la stessa che contraddistingue la band dai tempi del debutto e la furia espressiva si riversa tanto in queste traccie come nelle altre. È ovviamente superfluo entrare nel merito delle singole canzoni, se non per quanto già accennato riguardo ad una leggera e comunque labile divisione tra di esse, in quanto al di là di ciò questo è uno di quei lavori da ascoltare per intero, in quanto la sua comprensione è possibile solo in una visione d'insieme, che abbracci incondizionatamente il sound noise/grind, i momenti quasi cacofonici, le velocità incredibili e, perché no, anche i mal di testa necessariamente conseguenti all'ascolto ripetuto.
Poco altro rimane da dire: il succo è sempre “Non giriamoci attorno”. Vi piacciono gli Agoraphobic Nosebleed? Siete sempre starti affascinati dalla malata genialità della band? Dai suoi campionamenti elettronici inseriti nella musica più violenta che si possa immaginare? Allora vi piacerà anche Agorapocalypse, e molto. Forse lo troverete quasi un capolavoro. Altrimenti questo disco non fa per voi: sia che non siate degli amanti di certe sonorità – nel qual caso non vi potrebbero piacere neanche gli altri loro lavori -, sia che non li conosciate ancora, e in questo caso sarebbe consigliabile iniziare da altri album.
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4
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una gustosissima mattonata di violenza,davvero intenso! |
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2
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L'ho adorato dal primo asccolto! Fantastico! |
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1
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Mi c'è voluto più di un ascolto per farmi piacere Agorapocalypse. Che dire, evitando di definirlo un insieme di generi estremi, è davvero un lavoro folle,imprevedibile e soprattutto scorre davvero velocemente.Ottimo lavoro. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Agorapocalypse Now 2. Timelord One (Loneliness of The Long Distance Drug Runner) 3. Dick To Mouth Resuscitation 4. Moral Distortion 5. Hung From The Rising Sun 6. First National Stem Cell And Clone 7. Question Of Intergrity 8. Timelord Two (Paradoxical Reaction) 9. Trauma Queen 10. White On White Crime 11. Druggernaut Jug Fuck 12. Ex-Cop 13. Flamingo Snuff
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Line Up
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Scott Hull – guitar, drum programming Jay Randall – vocals, electronics Richard Johnson - vocals, bass guitar Katherine Katz - Vocals
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