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Lilyum - The Knife Rises
( 1944 letture )
Torna sulle pagine di Metallized l'italianissimo Sergio Vinci, polistrumentista al quale si affianca, per il nuovo prodotto in casa Lilyum, il lavoro al basso di Lord J. H. Psycho.

The Knife Rises è brevissimo, solo 11 minuti suddivisi in quattro canzoni, che diventano tre escludendo l'intro – a proposito, citare il grande De Niro in Taxi Driver è un punto a vostro favore -, ma diversamente da come accade di solito sufficienti a farsi un'idea piuttosto chiara sulla musica del duo.

La partenza a dire il vero non è molto esaltante: i primissimi secondi di Anti-Life mostrano una drum machine dal suono non proprio fantastico, per poi lasciare il passo al black metal veloce, rozzo e aggressivo che costituirà il nucleo (e solo il nucleo) di tutto il lavoro; su questa prima canzone la band appare un po' spenta – anche se bisogna tenere conto che la scelta cosciente di una produzione rozza e minimale influisce molto - e solo nell'ultimo minuto si va oltre la semplice sufficienza con una notevole decelerazione che lascia spazio ad atmosfere cupe e inquietanti ben congegnate.

Discorso totalmente a parte per Black Sand, momento migliore del platter, in cui fanno la loro comparsa elementi thrash/hardcore – sapientemente inseriti senza snaturare la vena black di fondo – e che mette in mostra le ottime – e già conosciute – capacità compositive di Vinci; un pezzo che suona incredibilmente fresco e personale, trascinante e che merita numerosissimi ascolti (ancora adesso, mentre scrivo, la ascolto per l'ennesima volta), insomma un fantastico biglietto da visita per il futuro.
Si cambia atmosfera, ma non qualità, con la conclusiva Sickness: un mood più oscuro, claustrofobico, asfissiante impregna la canzone, che si snoda in un incedere pesante, difficile da assimilare; la linea vocale è più malata e malvagia che mai, il lavoro della chitarra è importante nel tessere una cupa trama melodica che trova il suo momento più alto subito prima dello stacco centrale. A differenza delle altre due canzoni, questa è quella che richiede più tempo per essere apprezzata completamente.

Al momento di tirare le somme Sergio Vinci può dire di aver fatto un altro centro: The Knife Rises è un ottimo assaggio di quello che dovremo aspettarci dal full-lenght – in arrivo in estate e contenente 10 brani -, soprattutto nelle due canzoni conclusive; sono esse infatti ad incarnare il sound attuale dei Lilyum, un sound che non potrà non essere apprezzato da ascoltatori attenti e disponibili ad andare al di là delle apparenze, dei canoni black metal e di un primo distratto ascolto.



VOTO RECENSORE
73
VOTO LETTORI
63.45 su 40 voti [ VOTA]
R.
Martedì 14 Aprile 2009, 22.56.14
2
Bravi ragazzi, questo Ep mostra un netto cambiamento rispetto al precedente è più studiato e matutro secondo me, mio parere cmq! La mia canzone preferita è Black Sand anche se forse non piace proprio a tutti per il suo essere poco Black! Li ho anche visti dal vivo e sono stai bravi...meritano attenzione!
Maranatha
Martedì 14 Aprile 2009, 17.44.38
1
Avevo avuto modo di ascoltare sia il precedente EP che il debutto "Oigres". Si capisce chiaramente che una volta rivoluzionata la line-up Vinci abbia deciso di fare con questo progetto ciò che voleva, ovvero black metal. Io ho apprezzato tutti e tre questi lavori. Oigres era un derivato di death-thrash-crossover cupo e introspettivo, il successivo An absence of light aveva 5 tracce di puro black anni 90 di matrice scandinava. Questo nuovo EP di tre pezzi fa intravedere qualche spiraglio nell'ormai collaudata svolta black metal di questo progetto. Le tre song sono diverse tra loro infatti pur essendo solo 3 canzoni c'è diversa carne al fuoco. Insomma, questo è il classico gruppo che potrebbe avere la stessa sorte (seppur a livello underground) di gente come ultimi Satyricon, DarkThrone, Disiplin o Gehenna, ovvero di non essere apprezzato dalla gente abituata al solito black ma di suscitare attenzione in chi cerca qualche spunto in più in un genere che oramai regala pochi scossoni. Vorrei citare la bellissima Sickness, il pezzo che più mi è piaciuto di questo mini, che mette in mostra sprazzi di lucida follia. Per me promossi anche questa volta e attendo il full caspita! (speriamo non sia limitato a 66 copie anche quello...)
INFORMAZIONI
2009
Salute Records
Black
Tracklist
1. Intro: U.Talkin'
2. Anti Life
3. Black Sand
4. Sickness
Line Up
Sergio Vinci (Kosmos Reversum) - guitars, programming, additional screams on "Black Sand"
Lord J. H. Psycho - vocals, bass, additional guitars on "Anti Life" and
"Sickness"
 
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