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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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( 10235 letture )
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Mi sono preso del tempo, prima di recensire questo disco. Tanto tempo.
Esistono storicamente alcune opere assolutamente oscure, talmente fosche ed indistinte che agli occhi occorre del tempo per abituarsi, per dilatare la pupilla, e vederle nella loro interezza. Non è detto che la visione finale sia necessariamente piacevole, ma ciò non di meno occorre del tempo per discernerla. L'oscuro di Traced in Air dei Cynic non riguarda la sua atmosfera, non fraintendetemi. Questo disco è fosco perchè lontano anni luce da qualsiasi aspettativa. Ok, i Cynic sono tornati, e la classe è sempre la stessa. Ma quanti di voi si aspettavano un nuovo Focus? Il problema è che a nessuno è venuto in mente che forse Masvidal non voleva un nuovo Focus. Il tempo passa, la gente cambia. Le menti degli artisti maturano mentre quelle dei fan restano sempre bambine, perchè i fan stessi si avvicendano di età in età, di generazione in generazione, mantenendo stabile il rapporto quantitativo tra aficionados e nuove leve, e le nuove leve sono giovani ed assetate di stupore. Ma non è semplice stupire sempre, e spesso non è quello che gli artisti vogliono.
Evidentemente però, in puro stile buddista, Masvidal aveva previsto la ciclicità degli ascoltatori, l'eterno ritorno di chi cerca un disco fotocopia di Focus -ormai vestigia di un'epoca passata e morta- e chi invece è psicologicamente pronto a qualcosa di diametralmente opposto. Masvidal lo aveva previsto, e ha tentato di mediare tra le due correnti, sfornando un disco ibrido, a metà tra il progressive Death degli esordi, ed una nuova forma di progressive estremamente melodico, meno arzigogolato, dove il Death è limitato ad un inutile growling, in secondo piano. Gli influssi jazz-fusion sono ancora presenti, ma meno pressanti. La mano dei Cynic non calca più sul tecnicismo esasperato, ma riesce, in maniera a dir poco geniale, a mettere le sue tipiche melodie sbilenche al servizio del easy listening. Apparentemente una missione impossibile, ma non per Masvidal.
Il punto di contatto del passato con il presente è certamente rappresentato dalla celebre, immensa How Could I. E' come se la band avesse deciso di innalzarla a simbolo, anthem se vogliamo, da cui sviluppare interamente il nuovo disco. Canzoni eccelse come The Space For This, Evolutionary Sleeper e Integral Birth lo dimostrano: i chitarristi anche qui tendono a prediligere gli arpeggi in palm muting, veloci ed affilati come rasoi, infarinando ogni battuta di melodie di facile assimilazione, e qualche stop and go ad effetto. Il resto del disco non si attesta su livelli qualitativi così alti, ma resta tutt'altro che disprezzabile.
La domanda che dovete porvi è semplicemente quella iniziale: cosa mi aspetto io dai Cynic del 2008?. Da qui deriverà il vostro apprezzamento o disgusto per questo platter. A mio avviso esso rappresenta un grandissimo ritorno sulle scene, ma non posso comunque biasimare chi nel cuore conserva ancora determinati atteggiamenti della band, atteggiamenti ormai perduti per sempre. Ai Cynic manca sopra ogni cosa l'effetto sorpresa ma, come già detto, secondo me è stata una scelta volontaria, apprezzabile o meno. Il sottoscritto si è preso molto tempo per affrontare Traced in Air. Fatelo anche voi, qualunque sarà il vostro responso, ne varrà la pena.
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VOTO LETTORI
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86.35 su 126 voti [
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Ottimo album ma meno coinvolgente del primo..le voci filtrate sono fastidiose,i suoni un po\' troppo leggeri... |
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Grandissimo album, rappresentante l' evoluzione musicale di una band nell'arco di 15 anni, con il tentativo di "fluidificare" (passatemi il termine) la proposta musicale del primo lavoro. Andrò controcorrente rispetto a tanti perché per me Focus rappresenta comunque l'apice di questi grandissimi artisti. |
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È stato l'album con quale mi sono innamorato dei Cynic, lo preferisco seppur di poco a quel capolavoro che è Focus.
È logico che sia diverso da Focus, dopo 15 dalla sua uscita fare una copia del precedente disco non avrebbe avuto senso, quest'album subisce le varie influenze con le esperienze passate dai vari progetti (Gordian Knot, Aeon Spoke...) e le mischia con il sound di Focus, più easy listening è vero ma tutt'altro che banale, parliamo di tre geni e questi come i Voivod o Gorguts stanno avanti anni luce a tutti. Voto 98 |
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A distanza di 15 anni forse non avrebbe avuto senso fare un Focus parte II, ne hanno preso le distanze (ma poi neanche così tanto a mio avviso), ma ciononostante sono riusciti a tirar fuori un album estremamente affascinante. Come si suol dire: "la classe non è acqua"! |
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Un grandissimissimo capolavoro |
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Capolavoro categorico. 100. Personalmente a me piace più di Focus, ma mi rendo conto di essere condizionato dall'aspetto affettivo: è stato questo e non Focus il primo album che ho ascoltato dei Cynic e che me ne ha fato innamorare. Galeotto fu Traced in Air... |
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capo-lavoro, del Prog Metal |
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A me questo disco piace,però un pò mi ha deluso.......Vero è che ci hanno abituati ad un livello stratosferico,"Focus"aveva tutto,effetto sorpresa,tecnica eccelsa abbinata ad un gusto fantastico,il tutto al sevizio di canzoni memorabili,che ti entrano dentro,ecco quello che manca a questo disco,mancano canzoni che ti entrano,ti esaltano....Cmq sia è sempre un disco da 80 per me,ma si sa,da certi gruppi ci si aspetta sempre il capolavoro.... |
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Disco di una classe e una qualità spaventose, poco da fare, i Cynic sono una spanna sopra al resto del mondo. Prova dei musicisti perfetta (Reinert è uno dei migliori batteristi metal di sempre, uno stile unico e raffinatissimo), peccato solo che Malone sia un po' timido! Ma le prove dei singoli scompaiono di fronte alla qualità eccelsa delle composizioni, che mettono in luce un songwriting sopra le righe e una straordinaria contaminazione di generi diversi, che non stonano mai tra loro. Trovo anche io che questo disco cresca con gli ascolti, e di molto. Sarò pazzo, ma non lo trovo per nulla inferiore a Focus: voto 97, capolavoro! |
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Al primo ascolto non mi piacque, con più tempo e calma (che purtroppo non sempre riesco a dedicare alla musica) posso dire che mi è piaciuto tantissimo, un disco veramente emozionante ed espressivo, tra tutte "Integral Birth" e "Adam's Murmur" le adoro letteralmente. Davvero un bel disco, voto 80-85. |
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HO trovato da poco l'edizione limitata (quella da fanatico) con la t-shirt il plettro la chiavetta usb foto e di piu'... ma non sara' mai luminoso come ila loro Musica............... HTEPO,,,,,,,,,,,,,,, |
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Oltre ad essere divino, ha pure il dono di migliorare ad ogni ascolto. Personalmente lo riconsidero e proclamo il semplice 90 un voto basso (!!!), appioppandogli un bel 98, un gradino sotto alla perfezione perchè ripeto, il lavoro di basso di Malone si-sente-poco ed è peccato capitale. |
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Merita almeno un 9 pieno. Disco immenso, emozionante, unico. Peccato soltanto per il lavoro di basso di Malone, un pò messo da parte rispetto al mastodontico Focus. I Cynic sono una di quelle band che riescono ad evolvere senza stravolgere. Tanti dovrebbero prenderli ad esempio. |
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Saranno il 10 dicembre al Rock'n'Roll di Romagnano Sesia (NO): sto seriamente pensando di andare a vederli |
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Album meraviglioso. Molto più lisergico e rarefatto di 'Focus' ma, se col termine progressive, si vuole indicare una progressione piuttosto che uno stile; loro e i Voivod ( che proprio nel '93 in concomitanza con il debutto dei Cynic diedero alle stampe il loro ultimo capolavoro 'The Outer Limits') sono sopra a tutto o quasi. |
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CA-PO-LA-VO-RO!!! Testi e musiche compenetranti al limite della perfezione. Considero Traced In Air la parte complementare di un cerchio aperto da Focus, avanzato dalla parentesi del "demo" Portal e mai chiuso. Metto il disco in questione sullo stesso piano di Focus, né più né meno. Qualsiasi cosa ne verrà dopo sarà di sicuro un passo avanti verso altri lidi sonori. A mio avviso, siamo al cospetto di una delle più pure manifestazioni dell'Arte. E mi fermo qui... Rischio di suonare fastidiosamente pleonastico. |
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Ascoltato ieri,Favoloso!Ora aspetto la rece di Focus  |
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Una spanna sopra tutti. I brani proiettano i fortunati ascoltatori verso viaggi e panorami fantastici, le melodie guidano come flussi di forza dentro la propria interiorità... disco riflessivo e poetico come pochi se ne trovano in giro. Non sappiamo dove porterà la costante evoluzione di questo gruppo, ma se i risultati rimarranno su questi livelli, sarà sempre una garanzia! In linea con il voto del recensore. 89/100 |
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beh... dopo vari e vari ascolti posso dire che pur riprendendo alcune (poche ) cose di focus, riesce ad avere la sua originalita; non è un prodotto per nostalgici dei cynic anni 90, mostra tutta l'evoluzione del gruppo, e, per me, è solo un fattore positivo... poi si possono fare tutte le considerazioni che si vogliono (disco piu o meno metal, growl piu o meno fuori luogo) ma rimane un grande disco sotto tutti i punti di vista!!! per me il voto è 95 perche la prova di malone poteva essere un po meno "scolastica" |
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@ michele: dipende dai brani... io faccio spesso headbanging con i Cynic  |
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@Samba : comunque,secondo me,con i Cynic non è che ci sia poi tanto da fare Headbanging... |
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questo disco è oltre. loro sono oltre. come songwriting, come tecnica, come tutto. senza FOCUS oggi non esisterebbe nulla del metal estremo iper tecnico raffinato. nessuno combina il fusion col death come loro. tra i cynic e gli atheist ci sono anni luce. |
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disco molto deludente, da cui salvo giusto Space For This...ho trovato poi la vocals filtrate in questo contesto assolutamente irritanti |
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Veramente un gran bel album questo Traced in Air dei Cynic con melodie meravigliose. Paul Masvidal, Sean Reinert, Sean Malone sono dei genii. |
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Veramente un gran bel album questo Traced in Air dei Cynic con melodie meravigliose. Paul Masvidal, Sean Reinert, Sean Malone sono dei genii. |
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Bell'album anche se preferisco focus |
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Disco superbo. Differente da Focus,ma ugualmente mastodontico. Grandi Cynic |
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Eeeeeh c'è mezzo mondo che lo attende con ansia!  |
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Dici bene,riguardo alle nuove leve... Io sono una nuovissima leva,e questo disco mi è piaciuto molto,al pari di Focus,che,comunque,resya più difficile da ascoltare rispetto a questo qui. Ora attenderei con ansia il nuovo album per vedere cosa combineranno. |
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Un buon lavoro non c'è che dire, eppure lo sento un po' pompato... Con l'aria, appunto. "Focus" era su un altro pianeta... |
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Cmq Samba, questa rece non è appena uscita, non è colpa mia se avete iniziato adesso a commentarla  |
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capisci cosa intendo? il live è magico perche' vedi oltre che ascoltare, e la musica è immagine. se devi stare fermo sul palco come uno sfigato perche' non riesci a muoverti allora stai a casa che mi ascolto il disco in cuffia e faccio prima. persino i dream da qualche anno si agitano di piu' dal vivo. |
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ma tu conosci i cannibal? credi che andare a 240 di bpm significhi avere delle ritmiche semplici di chitarra e drums????? anzi, sono molto piu' comlicati i pezzi dei cannibal. e comunque gente come necrophagist, between the buried and me hanno partiture molto piu' tecniche dei cynic, e nonstante questo sul palco spaccano e tirano in mezzo il pubblico |
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Si ma è un discorso molto più ampio... la loro impostazione è diversa anche perché quello che devono suonare tecnicamente è infinite volte più difficile dei Cannibal Corpse... |
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i cynic hanno fatto un disco che rimarrà nella storia del death progressivo, nulla da dire il problema è che dopo averli visti dal vivo posso dire che mi hanno deluso tantissimo. sono bravi a suonare ma il concerto dal vivo deve essere coinvolgente, loro sul palco sono delle mummie peggio dei dream theater. comunque fanno metal estremo, quindi non possono stare immobili sul palco ad autocompiacersi. dopo poco tempo ho rivisto dal vivo i cannibal.....un altro mondo |
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minchia ti sei preso un anno |
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Si effettivamente è un disco che non stufa, si trova sempre qualcosa di nuovo (anche se concordo che un pò più di growl si poteva mettere). Anche il mio lettore mp3 ha sia questo che Focus e al lavoro ho un cd con entrambi...che dire la buona musica va sempre portata con se |
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Tu ti sei preso tempo per recensirlo... e io ti dico che ancora oggi non mi sento sicuro di pronunciarmi su questo disco. Quello che è certo è che la classe dei Cynic è qualcosa che pochissimi altri artisti hanno. Una padronanza assoluta, che ha quasi del soprannaturale, della musica, che permette loro, come hai giustamente segnalato, di cimentarsi in cose impossibili come congiungere le malate melodie di brani come The Space For This con un aprroccio easy-listening. Credo che la prima metà del disco più Adam's Murmur siano la chiave di volta per capire cosa sono i Cynic del 2009 e a quale incredibile livello -largamente sopra a chiunque- si trovino. Il songwriting di Masvidal e soci rasenta la perfezione, le chitarre sono assolutamente perfette -forse (eresia) anche meglio che in Focus- l'uso delle solite vocals effettate è come sempre funzionale senza sbavature alle atmosfere del disco -anche se un po' del growl di Focus mi manca, qua ne troviamo davvero poco- e le strutture ritmiche sono semplicemente impeccabili. Credo che questo disco fosse la cosa migliore che i Cynic potessero fare a questo punto, un disco apparentemente melodico e di facile ascolto -il tutto molto relativamente, sia chiaro- ma che in realtà ha bisogno di molti ascolti -anche più di Focus- per entrare in testa; Focus si apriva la strada con il growl di Veil Of Maya preparando il terreno al resto, qua tutto il disco fluisce lentamente nel subconscio dell'ascoltatore, e necessita di molto più tempo per la metabolizzazione. Alla fine di questo sproloquio posso solo dire che da un anno Traced in Air non esce dal mio lettore mp3.. |
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INFORMAZIONI |
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Season Of Mist/Audioglobe
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Tracklist
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1. Nunc Fluens 2. The Space for This 3. Evolutionary Sleeper 4. Integral Birth 5. The Unknown Guest 6. Adam's Murmur 7. King of Those Who Know 8. Nunc Stans
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Line Up
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Paul Masvidal: voce, chitarra Sean Reinert: batteria Sean Malone: basso Tymon Kruidenier: chitarra
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RECENSIONI |
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