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Cage - Science Of Annihilation
( 3896 letture )
Notoriamente celebre per il suo thrash furioso, la California si rivela, grazie ai Cage, un serbatoio valido anche in ambito power-heavy. Il gruppo in questione non è l’ultimo arrivato: ha ben 17 anni di carriera e cinque album sulle spalle, compreso il fresco Science Of Annihilation oggetto di questa recensione. Dopo il debutto in studio di Unveiled (1998), il combo americano si è specializzato in tematiche come la fantascienza e il cosmo. Hell Destroyer (2007) è stato a lungo giudicato da gran parte della critica come il miglior platter dei Cage, che si esibiscono in un heavy vigoroso e potentissimo con marcate influenze power. Qualcuno si è azzardato a definire Science Of Annihilation come il Painkiller del nuovo millennio, e in effetti la direzione seguita dai Cage è proprio quella aperta dal devastante ciclone priestiano dei primi anni ’90. L’ascoltatore se ne avvede fin dai primi attacchi a briglia sciolta dell’opener Planet Crusher, un macigno prepotente scagliato a velocità folle su una struttura di riff isterici e doppia cassa compatta e instancabile. Il canovaccio resta il medesimo praticamente per tutto il full lenght, caratterizzato da una potenza sfrontata e altamente metallizzata, che sembra richiamare in tutto e per tutto l’orgoglioso spirito di appartenenza ad un genere sanguigno e diretto com’è, appunto, l’heavy metal più classico. Sean Peck si muove con grande maestria in pezzi veloci e strutturati, atmosfere asfissianti e talvolta addirittura celestiali (è il caso della gloriosa parte centrale di Black Rivers Falls), misurandosi addirittura in acuti terrificanti e altissimi, che davvero riportano alla memoria il Rob Halford dei giorni migliori. Science Of Annihilation è heavy metal allo stato puro, trasuda epica e coraggio, onore e gloria: non è una banalità, ma la semplice realtà che si assapora direttamente in riff solenni e muscolosi, ritornelli esaltanti da cantare a squarciagola, assoli fulminanti e cristallini che sgorgano dalle chitarre meravigliose di Anthony Wayne McGinnis e Dave Garcia, atmosfere esasperate che puzzano di magia oscura (Scarlet Witch). L’album strizza l’occhio ad un contesto power metal di stampo americano, pur restando classificabile principalmente come heavy metal classico. Bisogna precisare che la velocità la fa sovente da padrona (e per un pezzo chiamato Speed Kills può sembrare lapalissiano) e va di pari passo con la monolitica prepotenza espressa dal sound corposo e inscalfibile del combo teutonico. Se si volesse trovare qualche punto debole nell’album esaminato, si citerebbe certamente una certa ripetitività di alcuni pezzi che, alla lunga, danno poca varietà al prodotto. Grandi sforzi vengono effettuati per conferire alla titletrack un’atmosfera apocalittica e ciclonica, obbiettivo raggiunto quasi completamente in quanto il brano in questione non risulta essere il migliore del lotto nonostante l’alto fatturato tecnico. La pulizia dei suoni e la qualità della produzione sono eccellenti, in quasi un’ora di ascolto distribuita sostanzialmente in dieci brani effettivi: infatti The Power That Feeds e At Edge Of Infinity sono intro e outro narrate, mentre Spectre Of War (due minuti di durata) è un lento di scarso appeal che funge da apripista per la menzionata Science Of Annihilation. Canzoni consigliate: Planet Crusher, Scarlet witch, Operation Overlord, Speeds Kills, Die Glock. Science Of Annihilation si rivela un ottimo album, che certamente piacerà agli amanti delle sonorità più classiche dell’heavy metal nella sua definizione più viscerale ed eroica. E’ potente, tecnico, registrato perfettamente, pregno di gloria e solenni esagerazioni che manderebbero in delirio parecchi defenders. Nel complesso scorre piacevole in tutte le sue sfaccettature anche se, come visto, alcuni pezzi possono apparire meno esaltanti. Promozione a pieni voti, dunque, per i Cage, fieri promulgatori dell’heavy metal old school, quello che non ha bisogno di growl rozzi o soluzioni estremizzate per procurare l’esaltazione massima dell’appassionato di turno.


VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
30.17 su 23 voti [ VOTA]
AFMcrime
Sabato 29 Agosto 2009, 18.01.30
11
Specialmente per la voce, ma non solo, è più speed metal anni '80. Il paragone con painkiller è fuori luogo, onestamente. Il cantato mi fa venire in mente gli Agent Steel, e anche un pò certe atmosfere... bravi, bel disco. Ma lasciamo stare painkiller...
Nightblast
Sabato 15 Agosto 2009, 17.02.10
10
Peccato solo per quell'inascoltabile drum machine. Fredda,asettica e sintetica.
Autumn
Giovedì 13 Agosto 2009, 20.33.38
9
Questo disco l'ho sentito anche definire il Painkiller del 2009
Autumn
Giovedì 13 Agosto 2009, 20.33.38
8
Questo disco l'ho sentito anche definire il Painkiller del 2009
Blackout
Venerdì 7 Agosto 2009, 12.15.15
7
Scusa per il ritardo, benvenuto Rino!
Nightblast
Mercoledì 5 Agosto 2009, 23.31.29
6
Un saluto a The Thrashers innanzitutto. Già dal nick mi sta simpatico. Ottima recensione per un disco immenso. E qualche volta mi sembra di intravedere qualcosina per un nuovo Painkiller...
born_too_late
Mercoledì 5 Agosto 2009, 12.27.19
5
Recensione molto interessante, benvenuto Rino
Rino
Martedì 4 Agosto 2009, 22.45.45
4
grazie a tutti ragazzi!
Nikolas
Martedì 4 Agosto 2009, 11.04.29
3
The Thrasher? Ottimo ottimo Benvenuto Rino!
Raven
Martedì 4 Agosto 2009, 10.25.17
2
Benvenuto
Khaine
Martedì 4 Agosto 2009, 8.55.50
1
Beeeeeenvenutoooo Rino!
INFORMAZIONI
2009
Music Buy Mail
Heavy
Tracklist
01. The Power That Feeds
02. Planet Crusher
03. Scarlet Witch
04. Spirit Of Vengeance
05. Black River Falls
06. Operation Overlord
07. Power Of A God
08. Speed Kills
09. Stranger In Black
10. Die Glocke
11. Spectre Of War
12. Science Of Annihilation
13. At The Edge Of The Infinite
Line Up
Sean Robert Livingston Peck – voce
David “Conan” Garcia – chitarra
Anthony Wayne Mc Ginnis – chitarra
Mike Giordano – basso
Norm Leggio - batteria
 
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