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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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ArseA - Dreaming a New World
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( 1459 letture )
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Vengono dalla zona di Viterbo i giovani ArseA, e quello che ho tra le mani è il promo di un prodotto completo intitolato Dreaming A New World composto da otto pezzi e propedeutico ad un'uscita ufficiale. Tralasciando gli aspetti relativi all’artwork del Cd che sono assolutamente inapprezzabili in quanto trattasi di semplice promo con cover fotocopiata e completamente privo di testi, la band si presenta al pubblico come "thrash metal sperimentale", una definizione piuttosto vaga che può includere più o meno qualsiasi influenza musicale, ma che allo stato pratico si concretizza in un rock-metal condito da elementi effettivamente thrash, altri prog, ma più che altro attraversato da un sapore che negli anni 90 -specialmente come vocals- fecero la fortuna di un certo movimento rock anche italiano che al giorno d’oggi non esiste quasi più, almeno nella sua forma originale. Sono comunque i passaggi interpretati in questa chiave ad essere forse quelli più riusciti, specialmente nei momenti in cui la voce è accompagnata da arpeggi che ne sottolineano l’interpretazione sofferta e che poi sfociano in canoniche ritmiche più pesanti, ma anche relativamente scontate, mentre abbastanza piacevoli sono i soli, come ad esempio in Algorithm of Life.
Aperto da un intro il Cd si sviluppa poi con Over My Dream, mid dal discreto impatto che lascia poi spazio al pezzo citato nel paragrafo precedente. Le influenze del rock italiano vengono fuori con chiarezza in Incandescente, brano cantato in lingua madre -cosa che apprezzo sempre- che rimanda a cose di gruppi piuttosto quotati in un certo ambiente, segue The Regret, pezzo condito da buone parti solistiche e dalla struttura piuttosto varia. Ben costruita anche Dreaming a New World -nuovamente il cantato in italiano sugli scudi- con una piuttosto efficace alternanza di tensione tra il chorus potente ed un finale più atmosferico. Si continua con Sweet Memory -probabilmente la punta di diamante di questa produzione- brano che può contare su un riff indovinato e su uno sviluppo melodico che avvince l’ascoltatore. A chiudere le danze Unhoped For, dove la voglia di esplorare territori differenti si estrinseca in un certo tentativo di sperimentalismo non esasperato.
Dreaming a New World non è un capolavoro, non contiene spunti compositivi di assoluto interesse, tecnicamente risulta intrigante solo a tratti, la produzione non è gran che ed a molti ascoltatori tipicamente metal-oriented potrebbe risultare difficile da ascoltare se inteso come disco thrash, mentre approcciato come lavoro rock -con ciò abbracciando anche i suoi elementi più pesanti- si riesce forse ad inquadrare meglio il suo orientamento generale. Nonostante ciò si intuiscono buone potenzialità che però vanno ancora messe a fuoco (forse decidendosi per un approccio maggiormente rock che non metal), e canalizzate in maniera più mirata una volta stabilito il risultato da ottenere, ad ogni modo sembra che la band sia abbastanza apprezzata anche fuori dai confini nazionali tanto da partecipare al Metal Camp in Slovenia, e questa è certamente una risposta interessante alla loro proposta musicale.
Quello che serve loro è forse un produttore capace di indicare una via ed il modo di percorrerla senza perdere identità -ma anzi dandogliene una definitiva- cosa che in Italia non è semplicissima da trovare, ma i presupposti ci sono, a loro sta concretizzarli.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Intro 2. Over My Dream 3. Algorithm of Life 4. Incandescente 5. The Regret 6. Dreaming a New World 7. Sweet Memory 8. Unhoped For
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Line Up
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Alessandro D'Arcangeli - Vocals Enrico Fucci - L. Guitar Alessio Di Clementi - R. Guitar Giorgio Piermattei - Bass Riccardo Curti - Drums Ivan Fusco - Keys
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