|
26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
|
|
Lauren Harris - Calm Before The Storm
|
( 3897 letture )
|
Nell’affollato mondo del rock, se sei una bella e giovane ragazza e il tuo sogno è diventare la frontwoman di un gruppo di successo, allora consideralo già realizzato. Certo, dimenticavo, prima devi chiamarti Harris e il tuo babbo, monumento dell’heavy metal, dovrebbe aiutarti a produrre il tuo primo album suonandoci anche in un paio di brani. E’ come se, in una metaforica corsa ad ostacoli verso l’ambìto contratto discografico, Lauren fosse ammessa in una corsia preferenziale senza ostacoli, magari partendo qualche metro più avanti degli altri concorrenti. Non voglio mettere in dubbio le qualità, perché ci sono, della cantante e del suo gruppo: ma essere la figlia del bassista degli Iron Maiden rappresenta un indubbio privilegio. Prodotto come detto da Steve Harris, in collaborazione con Tommy McWilliams, e pubblicato nel mese di Giugno 2008 per la Demolition Records, Calm before the storm rappresenta il debutto discografico di Lauren Harris e la sua band che avevano già avuto modo di fare esperienza sul campo, tra il 2006 e il 2008, aprendo in alcune occasioni i concerti di un noto gruppo metal inglese. Indovinate quale?
Se dunque per Giacomo Leopardi la quiete era successiva, per Lauren Harris viene prima della tempesta. Non fatemi arrabbiare o faccio scatenare l’inferno! sembra essere il messaggio che la bella tenebrosa vuole trasmettere fin dalla copertina, dove nubi poco promettenti si addensano intorno al mezzobusto della cantante, al centro della foto con le braccia conserte, nell’atteggiamento di chi sa il fatto suo. Infatti, come si deduce anche dai testi di alcune canzoni, l’immagine che si vuole trasmettere è quella di una ragazza di carattere, decisa, e così il piglio del gruppo, senza fronzoli. E il brano di apertura, Steal your Fire, una cover dei Gun, non tradisce le aspettative: un hardrock ben suonato, dal sapore inevitabilmente classico ma trascinante grazie al ritornello immediatamente orecchiabile. La voce della Harris promette bene così come il resto del gruppo. Purtroppo non tutte queste incoraggianti promesse vengono mantenute nel resto dell’album e in particolare nei successivi tre brani, originali questa volta, con cui si passa a un pop-rock radiofonico e la brava Harris suona di tanto in tanto come la controfigura più dark di Avril Lavigne. Non si esce nemmeno molto dallo schema strofa-ritornello-strofa-ritornello-assolo di chitarra, anche se si tratta di pezzi tutto sommato gradevoli in cui a fare la figura migliore è soprattutto il chitarrista Richie Faulkner, come testimoniano i suoi solos in Your Turn e Get Over it. Il brano che più mi ha convinto, a parte la cover d’apertura, è From the Bottom to the Top, una rock-ballad dal sapore malinconico con la quale Lauren Harris si dimostra a proprio agio sia sulle tonalità basse delle strofe, sia su quelle più alte del ritornello, ancora una volta e più che mai catchy. Il fantasma di Avril fa ancora capolino sulle note di Let us be ma è prontamente e per buona sorte scacciato dalla successiva ballata Hurry Up in cui spicca il duetto tra voce e chitarra sovraincise. Grazie a Come on over e Hit or Miss si torna a respirare aria di hardrock classico, tanto che nel secondo dei due brani batteria e chitarra ricordano alcuni episodi dei Rainbow di Since you’ve been gone. Il “già sentito” si ripresenta in You say in cui, dopo l’incipit di chitarra acustica, il ritornello di Lauren è simile a quello di You Stay di Lisa Loeb. Per fortuna il pezzo poi cambia marcia e direzione prima di concludersi con una buona prova solista del chitarrista. Rimane Natural thing, il movimentato brano conclusivo che non aggiunge, né toglie nulla al valore dell’album. É curioso, ma allo stesso tempo comprensibile, il fatto che nei brani in cui papà Harris partecipa, ai cori e al basso (tra questi, guarda caso, Steal Your Fire e From the Bottom to the Top, i due pezzi migliori del cd) lo fa in modo discreto, senza rubare la scena alla figliola.
Volevo farlo prima, ma un disco simile non è semplice da classificare. Per dare un’idea a chi avrà intenzione di ascoltarlo, Lauren Harris e i suoi - e parlo sempre di genere musicale - ai miei orecchi suonano come una via di mezzo tra i Bon Jovi degli ultimi anni e gli Ac/Dc, fondendo poprock melodico e orecchiabile a un classico e onesto hardrock. Tenendo presente che è pur sempre un lavoro d’esordio, il disco ha dalla sua un’ottima produzione grazie alla quale gli strumenti suonano grintosi (ma non troppo per non giocarsi i passaggi radiofonici, soprattutto negli States) e tutti i musicisti, con la cantante in testa, forniscono una buona prova. Tuttavia, alcune perplessità rimangono. Lauren Harris possiede indubbiamente una bella voce anche se il suo cantato da’ l’impressione di mancare ancora di profondità emotiva. Ma il tempo è dalla sua, e la ragazza si farà. Poi, i ritornelli delle canzoni sembrano talvolta forzatamente orecchiabili, svalutando così il buon lavoro di “preparazione” della strofa. Lascio per ultima ciò che secondo me rappresenta la lacuna di molti lavori rock e hardrock, recenti e passati: il songwriting. I temi trattati (piccole-grandi delusioni amorose e disagi esistenziali adolescenziali), sono scontati, ma passi questa scelta. Ciò che lascia più di stucco, invece, è il modo con cui simili tematiche vengono espresse, tradotte in testi superficiali e talvolta banali. Un esempio su tutti, in Let us be il ritornello è il seguente:
Can’t you see You’re a part of me Count one two three You’re inside of me Let us be You and me
Proprio non si poteva fare di più? D’accordo, si dirà: sono musicisti, per di più giovani, non poeti, concediamogli almeno queste attenuanti. E concediamogliele. Eppure, a pensarci bene dopo aver riletto le considerazioni iniziali, mi rimane un ultimo dubbio: se la cantante non fosse stata la figlia di Steve Harris, un disco simile sarebbe finito nei negozi di musica? O gli sarebbe toccata la stessa sorte di chissà quanti altri demo che, seppur ottimi, consumano i loro giorni a prendere polvere in attesa che qualcuno li degni almeno di un attento ascolto? È altresì vero che non si può far pagare a Lauren Harris e soci, almeno in termini di valutazione, un privilegio di cui la cantante non ha colpa: non ha certo deciso lei di nascere dai sacri e impegnativi lombi di un dio del metallo pesante! Quindi, considerando l’album un lavoro d’esordio e la buona prova dei giovani musicisti, al di là di qualche caduta eccessivamente commerciale, il gruppo si merita un voto d’incoraggiamento, sperando che in futuro proveranno a spingere di più sul pedale dell’hardrock, abbandonando sonorità buone per Mtv, e s’impegneranno in testi meno scontati e più adatti anche a chi si ricorda di Steve Harris giovane e zompettante in tutina aderente sui palchi di tutto il mondo.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
37
|
ammazza che gnocca. Altro che la figlia di Ozzy Osbourne!! |
|
|
|
|
|
|
36
|
E' un disco gradevole,certo anche io non gli avrei dato piu' di 60..comunque "AndreaR",dici che la ragazza è stata agevolata dal fatto di avere un cognome famoso,ma nelle interviste e su Wikipedia,lei afferma di non aver voluto sfruttare questo fattore per arrivare al successo...forse sono ingenuo,ma potrebbe anche essere vero..immagino che adesso mi prendero' qualche linciata per aver detto questo!! |
|
|
|
|
|
|
35
|
Gente per me è un sound moolto più fresco dei maiden di oggi, molto più vicino a Sanctuary dei Praying Mantis. Secondo me è stato visto male solo perché e figlia del papino Steve... ma se lasciamo perdere ciò è un album hard rock da sabato mattina passato con tipe e amici... solare e bello |
|
|
|
|
|
|
34
|
LOL! Chissà i giudici come reagiscono  |
|
|
|
|
|
|
33
|
Può darsi. Ma ho dalla mia un'arma infallibile: attendo di essere in aula di giudizio con lei presente, e poi pronuncio la magica formula "One two three"... |
|
|
|
|
|
|
32
|
LOL si infatti, se ti legge ti denuncia!  |
|
|
|
|
|
|
31
|
Ed INFINE vorrei sottolineare come la ragazza ci dica che basti contare un, due, tre! Ok, finito di fare a pezzi la figlia di Steve... |
|
|
|
|
|
|
30
|
Boh comunque può darsi che si punti al doppio senso come strategia commerciale eh... noi ci scherziamo, ma c'è chi fa sul serio! 8-O |
|
|
|
|
|
|
29
|
Sopratutto perché poi dice "let us be, you and me" - prima c'era anche qualcun'altro, forse? |
|
|
|
|
|
|
28
|
Ma lol! Chissà cosa voleva dire... |
|
|
|
|
|
|
27
|
Cmq quell'"you're inside of me" del ritornello è interessante...  |
|
|
|
|
|
|
26
|
@ Lambruscore: ok però io sono personalmente contrario a faccialibro  |
|
|
|
|
|
|
|
|
24
|
@Nikolas: ovvio... ero a casa con una bella birra in mano! Ho lasciato sfogare la signorina e poi mi sono incamminato... mi sono perso qualcosa? |
|
|
|
|
|
|
23
|
x khaine : devo iscrivermi a facebook, c'ero gia' prima ma senza foto, mi devo far spiegare alcune cose da un mio amico, poi inseriro' delle foto, specialmente quelle piu' divertenti e da censura, ti diro'..... |
|
|
|
|
|
|
22
|
@ Lambruscore: vorrei una fotografia di questa cosa  |
|
|
|
|
|
|
21
|
benvenuto AndreaR! ... in quanto a Lauren Harris, spero che Bruce l'abbia adottata... |
|
|
|
|
|
|
20
|
mi son spiegato male, usciamo in 3 con 3 bici, qua c'è il sole e il vino mi segue come un cagnolino, eheheh... |
|
|
|
|
|
|
19
|
dopo una certa quantità ingurgitata puoi immaginarti di tutto.. |
|
|
|
|
|
|
18
|
No aspetta aspetta: il vino sa andare in bici? |
|
|
|
|
|
|
17
|
In bici? Qua c'è il diluvio universale.... Ho davanti a casa dei rami grossi come una casa che galleggiano... |
|
|
|
|
|
|
16
|
Ma quanti cacchio di posti ha la tua bici? (e poi...latua donna ti fa uscire con un'amica????? dove vendono questo modello di femmina? il mio è superato ) |
|
|
|
|
|
|
15
|
bravo raven, io oggi esco in bici (!!!) in compagnia con la donna, un'amica e del buon vino, che venga un nubifragio e che il vinello diventi chinotto se mai sentiro' quella musica li'..... |
|
|
|
|
|
|
14
|
Nome=Talento non esiste |
|
|
|
|
|
|
13
|
Che la birra sia messa al bando dall'Unione Europea a favore del succo di mirtillo se ascolterò mai un ritornello con quelle parole Benvenuto ad AndreaR |
|
|
|
|
|
|
12
|
Ragazi guardate che io Lauren Harris l'ho vista live all'ultimo GOM... bel pezzo di ragazza, eh. Questo è proprio indiscutibile! Bella backing band, molto preparati -anche il chitarrista è bravo: su questo sono daccordissimo con Andrea. Non ho sentito questo album ma a prescindere questo specifico approccio non è che mi gusti tanto... poi lei comunque in sede live fa abbastanza pietà: non ha proprio nulla di professionale. Però Andrea mi ha messo la pulce nell'orecchio ed ora vorrei ascoltare l'album... |
|
|
|
|
|
|
11
|
Intanto che c'era, poteva usare nel suo logo i caratteri degli iron maiden, spero che questo disco venda 3 o 4 copie, ma so già che mi sbaglio...ne venderà almeno 10 ed una sarà presto mia!!!!!!!!!!! |
|
|
|
|
|
|
10
|
Vi sembrerò un pò sbruffone,non ho letto la recensione e non ho mai ascoltato il disco e provvederò...Dico soltanto che lauren harris è una gnoccona della madonna!!!!!!!!! |
|
|
|
|
|
|
9
|
Grazie per il benvenuto e i complimenti. Grazie a Lontano per il suo primo commento ! |
|
|
|
|
|
|
8
|
@ Lontano: ciao e benvenuto!  |
|
|
|
|
|
|
7
|
È un piacevole dischetto da mettere in auto durante un lungo viaggio, magari a basso volume godendosi il paesaggio. Niente di più, ma niente di meno neanche! Credo che il 60 ci stia tutto PS. ciao a tutti, è il mio primo commento qui! |
|
|
|
|
|
|
6
|
Giasse ma a Milano agli Iron Maiden sei arrivato dopo che ha cantato lei? |
|
|
|
|
|
|
5
|
Non conosco il genere, non conosco il disco, non conosco la signorina Harris e manco la voglio conoscere... ma la rece è un ottimo biglietto da visita! A te rimanere su questi altissimi standard! Benvenuto, intanto... |
|
|
|
|
|
|
4
|
Benvenutissimo Andrea  |
|
|
|
|
|
|
3
|
Mamma mia quel testo lì è terribile Dal vivo l'ho vista e forse sarà stato così terribile perché io ero lì per il padre, però la recensioni è bella e dato che tutto sommato la salva magari potrei rivalutarla.. ma poco poco (ovviamente benvenutissimo tra di noi!) |
|
|
|
|
|
|
|
|
1
|
Benvenuto mio Omonimo. Bell'esordio!! |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
01. Steal Your Fire 02. Your Turn 03. Get Over It 04. Like It Or Not 05. From The Bottom To The Top 06. Let Us Be 07. Hurry Up 08. Come On Over 09. Hit Or Miss 10. See Through 11. You Say 12. Natural Thing
|
|
Line Up
|
Vocals: Lauren Harris Guitars: Richie Faulkner Bass: Randy Gregg Drums: Tommy Mc
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|