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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Hackneyed - Burn After Reaping
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( 2187 letture )
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Devo essere sincero, quando ho visto la foto che ritrae la band e le frasi enfatiche e magniloquenti con cui un'etichetta di un certo spessore come la Nuclear Blast presentava questi cinque deathster teen-ager tedeschi, ho pensato che si trattasse di uno scherzo. Tuttavia, non è mia abitudine basarmi su pregiudizi o preconcetti di sorta, essendomi peraltro capitato di ascoltare band composte da ragazzini che dimostravano una perizia tecnica e una qualità del song-writing da non far invidia a nessuno. Mi sono dunque accostato all'ascolto di Burn After Reaping con questo spirito, riportando alla memoria tra l'altro che gli Hackneyed, appena un anno fa, avevano già pubblicato un album che tutto sommato non era poi tanto male come esordio. Fanno bene dunque i ragazzi a battere il ferro finchè è caldo e lo fanno con un disco che conferma quanto di buono avevano fatto sentire con la loro opera prima.
Il sound degli Hackneyed segue un po' un trend in atto nella scena death tedesca che vede realizzare un'interessante punto d'incontro tra death americano (Suffocation, Kataklysm, Nile, Dying Fetus) con uno stile più europeo (Vader, Defleshed e primi Hypocrisy, ad esempio). Quel che è certo, comunque, è che lo stile della band tedesca è caratterizzato da un death old-school dove riffs massicci uniti a doppia cassa martellante danno vita ad un sound compatto, aggressivo, nello stesso però aperto anche a sonorità più fresche e moderne e con qualche venatura grind. Parliamoci chiaro, non ci troviamo di fronte a chissà quale capolavoro né siamo in presenza di chissà quale band di fenomeni, ma non lo pretenderemmo. Gli Hackneyed realizzano infatti un disco di buona fattura, dove mostrano di non essere semplicemente una band di giovane promesse, ma di avere già le idee molto chiare e soprattutto un sound tutto sommato abbastanza personale. In tal senso, preme sottolineare come grande merito vada reso alla produzione, davvero impeccabile, ma come alla base vi sia un'autentica passione, riconoscibile dai dettagli, che attestano sia un buon background, sia un gran lavoro per dare la migliore forma alle idee e migliorarsi a livello individuale e di gruppo. Questo, naturalmente, non deve andare a discapito della voglia di divertirsi, ed in effetti, dal punto di vista dei testi si nota, cosa tutto sommato alquanto tipica del genere, una tendenza verso toni sarcastici o di umorismo nero, che a volte si evincono già dai giochi di parole presenti in alcuni titoli dei brani, ma con l'intenzione in certi casi di far riflettere, magari prendendo spunto anche da fatti di cronaca o della vita di tutti i giorni. Tra i brani più interessanti, direi che potrebbero menzionarsi Finger on the Trigger, Bloodshed, e Putrid. Come biglietto da visita dell'album viene presentata Deatholution (per la quale è stato realizzato anche un videoclip), anch'esso tra i migliori brani del disco, anche se presenta un ritornello forse un po' troppo melodico. Davvero particolare è invece Guantanamo Bay Holiday, un brano presente come bonus track, che inizia con degli arpeggi lenti ed ipnotici prima di esplodere in tutta la sua potenza, lasciando però anche spazio per qualche intermezzo con la chitarra acustica.
In fin dei conti, fa davvero piacere che vengano fuori dei gruppi così giovani che portano avanti questo genere con passione. Magari è anche vero che ci sono in circolazione bands possibilmente migliori e più esperte, ma non credo che possa farsi loro una colpa se sono riusciti ad avere un contratto nonostante la giovane età, anzi, non è male che una volta tanto venga concesso un po' di spazio ai giovani.
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ahahahah.ho visto il video.sono anche dei poveri segaioli......patetici.il metal sta diventando sempre piu fumo e poco arrosto.dovè sta fottuta cattiveria in quei 5 segaioli?????in italia c'e molto di meglio.ripeto.patetici. |
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2
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Ma sì, è chiaro che c'è molto di meglio in giro, però questi paragoni non li farei neppure...il più vecchio di loro ha 17 anni, hanno tutte le potenzialità per crescere e dire la loro. Per adesso va bene così, davvero non credo che si potrebbe chiedere loro di più. Poi se non piacciono ci si orienti su altro, mi sembra normale |
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1
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semplicemente trovo che questa band sia una mossa commerciale della nuclear blast e niente di più. Puntano sul fatto che siano giovani per attirare l'attenzione della gente, ma per me questo disco non mi dice proprio una sega, inutile è il termine esatto, per me è l'ennesima cagata targata nuclear blast. Ora certa gente mi dirà "si ma cazzo sono giovani, senti come suonano!"............... provate ad ascoltare "winds of creation" dei Decapitated e chi se ne intende capirà perchè. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Burn… 2. Finger on the Trigger 3. Deatholution 4. Weed Flavoured Meat 5. March of the Worms 6. Bloodshed 7. Redying 8. Kingdom of Thoughts 9. Home Meat Home 10. Putrid 11. Last Man on Earth 12. ….After Reaping
Bonus tracks: - Mental Mastication - Guantanamo Bay Holyday
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Line Up
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Philipp Mazal - Vocals Juan Sierra - Guitar Devin Cox - Guitar Alex Büttner - Bass Tim Cox – Drums
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RECENSIONI |
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