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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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( 3507 letture )
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Forte, grande e veloce: fanatici dell'heavy metal epico e tremendamente esaltato, a raccolta! Alzate gli spadoni al cielo, dinnanzi al passaggio dei Metalforce, e se amate le sonorità tamarre alla Manowar non lasciatevi sfuggire l'omonimo album del combo teutonico! Metalforce è infatti il titolo del sesto album del quartetto mitteleuropeo, anche se in realtà un recente cambio di moniker potrebbe trarre in inganno: fino al 2008, infatti, la band si chiamava Majesty. Fieri guerrieri del True Metal e nulla più: questo sono i Metalforce, che riproducono su disco l'energia e l'orgoglio tipici dell'epic più sfrontato; guerra, heavy metal, orgoglio e gloria sono i temi centrali dell'epopea di questa band, che sicuramente sa il fatto suo e pesta il piede sull'acceleratore senza mai perdere di vista l'atmosfera e la qualità delle singole composizioni.
Il true metaller più orgoglioso non potrà non innamorarsi dei Metalforce soltanto leggendo il titolo dell'opener di questo album: Faster, Louder, Metalforce, splendida nell'intenso chorus iniziale e potentissima nell'immediata galoppata batteristica che si scaglia a ritmi rapidissimi fuori dallo stereo dell'ascoltatore; gli attacchi di Jan Raddatz dietro alle pelli danno subito un quid emotivo al pezzo, che procede con un ritornello grondante acciaio e passione: più veloce, più potente, Metalforce! Un refrain che difficilmente uscirà dalle vostre teste agitate, e se siete facilmente emozionabili di fronte alla celebrazione del Verbo Metallico diventerà un vero e proprio inno. Non manca nulla: sezione centrale rallentata e malinconica, urlo acuminato per scandire la veloce ripartenza, un assolo di chitarra cristallino e folgorante. La voce di Tarek Maghary sembra inclinarsi verso le ruvide attitudini rese celebri da Eric Adams, ora poderose ed ora in un certo senso teatrali; dopo l'opener, arriva una serie di pezzi anthemici da cantare in coro: dalla cadenzata Freedom Warriors, che ricorda Warriors Of The World United alle efficaci I Rule The Night e Thunder And Lightning. I tanto collaudati stop'n'go, con solenni passaggi rallentati e ripartenze veloci sulla spinta di assoli brevi ma elettrizzanti, diventano presto una piacevole consuetudine: in Thunderchild questo effetto speciale si fa davvero intenso, con le gocce di pioggia e i tuoni a far da sfondo all'accorato lamento del Re Maghary, prima che la scarica elettrica di un fulmine incroci quella della chitarra allo scoccare della parola Thunderchild! I Metalforce si cimentano in brani di diversa struttura e ambientazione: per esempio, When The Valkries Fly è un magnifico lento intriso di malinconia, sulla falsariga di Mountains e delle sue simili; l'incessante drum di Jan Raddatz è ben sintetizzato in We Are The Fire, ennesimo esempio di energia trascinante e buon gusto per la melodia e il songwriting: con un altro paio di pezzi discreti si giunge così alla conclusiva Son Of The North, un episodio atmosferico trainato dai lamenti delle chitarre e dalle vocals intensissime.
Dalla timbrica tronfia di blasone di Maghary agli assalti batteristici, dai solos fulminei e cristallini di Tristan Visser all'abuso di termini e tematiche tipiche, tutto rende Metalforce un disco consigliatissimo a chi si sa emozionare come un bambino davanti ai fieri discepoli dei Padri dell'Acciaio, i pluricitati Manowar. Chi invece storce il naso per dischi affatto innovativi o privi di originalità, non troverà nulla di speciale in questa release, concepita e realizzata esclusivamente in funzione degli aficionados di un certo tipo di sound, collaudato e volutamente old style. Gusti e opinioni sono sempre rispettabili, dunque chi non sopporta i revival e le 'tribute band' come questa si limiti a non dare addosso a chi invece di queste sonorità è fervido fanatico.
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5
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sentitevi la cover di battle hymn sul tubo è davvero ben fatta se non per la batteria iniziale che nella registrazione originale è geniale trovassi l' album sarebbe mio subito |
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4
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Grandissima band, la prima volta che li ho ascoltati mi sono piaciuti subito! Molto simili ai Manowar. |
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Nulla contro l'Epic Metal, ma questi fanno davvero cagare. |
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Nulla contro l'Epic Metal, ma questi fanno davvero cagare. |
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L'ideale punto d'incontro tra metallosità e tamarrosità. A giudicare dalla foto. Non si dovrebbe fare, ma lo faccio lo stesso. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Faster, Louder, Metalforce 2. Freedom Warriors 3. I Rule The Night 4. Thunder And Lightning 5. Metal Crusaders 6. When The Valkries Fly 7. Thunderchild 8. We Are The Fire 9. Melt Thy Steel 10. Let The Battle Begin 11. Son Of The North
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Line Up
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Tarek "MS" Maghary - Vocals Tristan Visser - Guitar Freddy Schartl - Bass Jan Raddatz - Drums
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RECENSIONI |
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