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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Cerebrum - Spectral Extravagance
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( 3212 letture )
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Non so Voi, ma quando vengono tirati in causa simultaneamente il metallo della morte e la più solare Grecia il mio pensiero vola inevitabilmente verso quell'invidiato patrimonio nazionale che risponde al nome di George Kollias. Sarà un clichè, o più semplicemente una coincidenza, ma guarda caso i Cerebrum sono ellenici, suonano death metal ultratecnico e possono vantare tra le loro schiere, seppur in veste di session-man, il talentuoso batterista. Cosa volere di più da la vita? Senz'altro che questi invitanti ingredienti si traducano in una ricetta succulenta e non in un agglomerato senza capo ne coda.
Inizierei subito con il dire che tali premesse vengono ampiamente ripagate da un egregio prodotto, risultato a pieno titolo quale rivelazione del settore nel 2009 (sempre che di sorpresa sia lecito parlare). Difatti i nostri già nel 2005 avevano ben impressionato grazie al demo omonimo, dimostrando abilità e potenzialità di tutto rispetto. C'è voluto qualche anno di assestamento e la bellezza di 14 mesi di duro operato, ma alla fine, con l'ausilio dell'ottima Lacerated Enemy Records finalmente Spectral Extravagance emerge in tutto il suo splendore, pronto a incendiare gli animi dei deathster più esigenti. Già dai primi ascolti si evince la caratura dell'opera, figlia di un lavoro certosino sotto tutti gli aspetti. La materia plasmata dai nostri è la medesima che i pionieri del techno-deaht hanno forgiato e consegnato alla storia: una amalgama che prende vita dai dettami degli Atheist e Gorguts, passando anche per gli insegnamenti di altri nomi illustri, quali Cynic, Death e Pestilence. Ma i Cerebrum pur senza inventare nulla - a scanso di equivoci è sempre bene sottolinearlo - riescono ad infondere nel proprio artefatto un' impronta estremamente personale, segno di una maturità artistica tutt'altro che comune. Semmai, per dirla tutta, sono presenti in Spectral Extravagance alcune sfumature che oserei definire sopra le righe; su tutte una spiccata propensione nel ricreare atmosfere ammalianti e squilibrate, accenti che già in passato hanno fatto la fortuna di Asphix e Nocturnus, non solo perfettamente integrate al contesto ma atte a concedere sensibili variazioni al classico tema. Inutile decantare le lodi dei musicisti, tutti in splendida forma ed estremamente competenti con lo strumento. A tal proposito è importante puntualizzare come questi evitino in tutti i modi, nonostante l'elevato tasso tecnico a loro disposizione, di esibirsi in inutili e stucchevoli esercizi di stile. Lo stesso Kollias, per quanto inconfondibile, è posto al servizio di una forma canzone equilibrata e dinamica, si complessa ed articolate, tuttavia mai fredda o oltre modo contorta. Nota di merito particolare per il singer Apollon, provvisto di un'ugola devastante dai toni profondi e penetranti, nonché, restando in tema, per gli stacchi in clear voices, ottimi in fase di alleggerimento.
Ne deriva un lotto che non mostra in nessuna occasione il fianco: si parte in quinta con la mirabolante Fragments Of Illusion, per poi proseguire questa esaltante corsa sui binari di Pattern Of Fear, altra killer track forte di un guitar work da cardiopalma edificato da riff micidiali e ripartenze fulminee. Non da meno Intolerable Ado, brano spezza collo dalla ritmica in grande spolvero, e la conclusiva Shreds Of Remains, introdotta da una deliziosa sezione acustica a preludio dell'apocalisse. Impossibile non citare anche The Prologue Of Completion, episodio strumentale nel quale Papadopoulos e soci sfoggiano tutte le loro proverbiali abilità.
Se a tutto ciò aggiungete una produzione all'altezza della situazione, non resta che conferire ai Cerebrum i sacrosanti onori del caso. Spectral Extravagance sancisce l'ascesa di un probabile nuovo punto di riferimento per il genere, avente tutte le carte in regola per scrivere pagine di storia. Gli amanti del genere sono avvisati!
Cerebrali!
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2
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Veramente un gran bel disco e dal vivo spaccano |
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1
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Uno dei dischi migliori dell'annata appena trascorsa e dove il vero Kollias vien fuori mostrando quanto vale come batterista non come nell'ultima prova Nile. Non inventa nulla ma è realmente con le contropalle!!! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Fragments Of Illusion 02. Scatter-Brain 03. Pattern Of Fear 04. Intolerable Ado 05. Epiphysis Thrive 06. Edge Of Parallel Circles 07. Beyond Imagination 08. Thorns Of Weakness 09. Salvia Divinorum 10. The Prologue Of Completion (instrumental) 11. Shreds Of Remains
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RECENSIONI |
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