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05/12/24
EMBRACE OF SOULS + DERDIAN + BERIEDIR
DRUSO, VIA ANTONIO LOCATELLI 17 - RANICA (BG)
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Synthphonia Suprema - The Future Ice-Age
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( 3870 letture )
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Tanta passione ed una buona dose di coraggio e personalità muovono gli italici Synthphonia Suprema fin dal 1999, anno della nascita di questa band che non ha timore di sfidare il rigido mondo del true metal con un sound sicuramente di matrice power melodica ma lautamente infarcita di tastiere e sinfonismi. A quattro anni dal primo full length Synthphony 001, questi ragazzi tornano all'assalto del mercato con The Future Ice-Age, un disco che parla di futuro e futurismo, un disco che farà discutere ed inevitabilmente verrà giudicato o ampiamente positivo o, senza vie di mezzo, l'estremo opposto. Proiettare nel futuro il sound epico del vecchio caro heavy metal è operazione ardua e rischiosa che può risultare a tratti compromettente, ma il risultato dei Synthphonia Suprema ha decisamente convinto chi scrive e che pertanto promuove a pienissimi voti la band emiliana. Melodia straripante ed impatto immediatamente esaltante delle power-vocals sono gli ingredienti più scoppiettanti di questo The Future Ice-Age, determinato da una potenza massiccia e quadrata del drum: nonostante la band non si avvalga di un batterista 'fisso', la sezione ritmica è puramente da delirio, una galoppata a briglia sciolta capace di far scuotere la testa senza ritegno alcuno (che si tratti di una drum machine?); tracklist infarcita di tracce ariose, aperte, epicamente 'positive', travolgenti, velocissime: elettronica e tastiere abbeliscono i vari pezzi, elemento che farà storcere i nasi di non pochi puristi ma che vanno a caratteriizare un sound molto personale che spicca e piace proprio di questo connubio tra orgoglioso power metal e tastiere in quantità notevole. L'ascolto resta sempre alto man mano che i pezzi scorrono, spesso collegati da brevi tracce sintetizzate: i brani migliori sono la strepitosa Dominatron, I, Storm, le roboanti Phoenix Return e l'altrettanto terremotante Electrodoom, imbottite di poderose accelerazioni e stoccate compattissime tracciate dietro le pelli da una tempesta di colpi secchi a ritmo serratissimo; meravigliosa è anche la titletrack, grazie ad una smagliante bellezza delle parti vocali affidate alla voce pulita e morbida dell'ottimo Matkracker. Al fianco dei citati pezzi veloci e trascinanti troviamo anche tre canzoni 'lente' ed emozionanti (su tutte Iced Waterfalls), a completare un set di composizioni piacevoli e ammiccanti, orecchiabili e al contempo possentemente adrenaliniche, cucite tra loro da tastiere e trame chitarristiche melodiche in piena tradizione power europea. Rallentamenti e accelerazioni sono trucchetti sapienti per portare al massimo livello l'eccitazione, e se talvolta alcune parti di tastiera potranno sembrare imbarazzanti alle orecchie dei metallers più tradizionalisti dall'altro canto la miscellanea di riffing, vocals e drumming non faranno che accontentare la loro sete di heavy metal sognante e melodico. C'è una lieve differenza tra il power metal potente e intransigente e quello più melodico (ma sempre tosto ed elettrizzante) proposto da band come i nostrani Synthphonia Suprema: se non avete troppi pregiudizi di sorta, questo ensemble tricolore merita un ascolto, perchè potrebbe convincere e catturare anche i defenders più intransigenti. Lavoro curatissimo, con una produzione invidiabile e dotato di trame sofisticate e contorni sinfonici, che danno originalità ad un massiccio canovaccio di heavy metal blasonato e grondante enfasi. Mai ci stancheremo di menzionare la bellezza delle linee vocali presenti nel platter, frutto di un songwriting eccezionale che andrebbe ampiamente premiato. Se questa band fosse tedesca o finlandese avrebbe riscontrato già da tempo ampi consensi della critica e forse anche del pubblico. Complimentoni ai Synthphonia Suprema, e il fatto che questi arrivino da un amante delle sonorità ottantiane poco contaminate da modernismi e sintetizzatori è abbastanza significativo.
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4
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Li ho ascoltati ma proprio non riescono a prendermi... A parte le zero emozioni fanno proprio baccano... |
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3
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Ognuno ha i suoi gusti per carità...ma questi fanno del banalissimo e inflazionatissimo power metal con qualche synth ed effettino da scolaretti messi qua e la! Su non scherziamo questi ancora si chiedono chi è l'inetto che li ha messo sotto contratto... |
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1
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concordo appieno con la recensione.c'e' da essere orgogliosi di avere in italia giovani band del genere |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Future Hammerblows 2. Dominatron 3. Beyond The Next 4. I, Storm 5. Iced Waterfalls 6. Phoenix’ Return 7. Electrodoom 8. Future Ice – Age 9. Synthetic Aurora 10. Nos 11. My Enemy = Loser 12. Aurora Symphonica (bonus-track)
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Line Up
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Dany All - Keyboards, programming Matkracker - Vocals Fryderyk T - Lead, rhythm and synth guitars
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RECENSIONI |
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