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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 2392 letture )
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Arrivano dalle terre della Triade, quella Germania che ha fatto la storia del thrash metal continentale, i Wicca, band sorta nel 1985 e giunta al debutto quattro anni più tardi con Splended Deed (1989): pur essendo contemporanei di Kreator, Destruction e Sodom, tuttavia, i Nostri non sono riusciti ad ascendere tra gli epigoni del genere e così dopo una travagliata esistenza giungono al secondo full length a ventuno anni dal debut: Bloodrush, album nella media che non farà gridare al miracolo ma si lascia ascoltare. Il thrash metal è tornato a far furore, impazzano i ritorni di band culto rimaste confinate nei cassetti della memoria: e allora è il momento giusto anche per loro, per cercare di rispolverare un palmarès non troppo ricco di medaglie ma che vanta una proprietà non indifferente, quell'anagrafica che affonda le proprie radici negli eighties e che pertanto conferisce un fascino tutto particolare alla formazione. La ritmica del quintetto teutonico si apre immediatamente dirompente con Sadsong, traccia apripista che segue ad un'intro strumentale breve e sinistra; da segnalare immediatamente la voce urlata e aggressiva di Olymp a.k.a. Pädde, ancora una volta tipicamente thrashy senza scadere in banali growl monocorde. La band suona un thrash frenetico, veloce e potente, non nello stile speed californiano ma leggermente più complesso e variegato -non il solito riff stoppato mitragliato a mille all'ora infinite volte, insomma- pur senza toccare livelli di eccezionalità. Un taglio energico ed elettrizzante, in ogni caso, mai monotono nonostante qualche canzone 'fotocopia' di troppo. I Wicca spruzzano i loro pezzi con atmosfere talvolta più lente, infarcite di potenza e, come detto, non sempre eccezionali: riffoni straripanti, vocals discrete e nervose, accelerazioni interessanti (diromente Generations Talk, nella quale si colgono anche le migliori e più sofisticate trame chitarristiche nell'assolo) condiscono la portata con gli ingredienti migliori. Sarebbe piaciuta, per esempio, una maggiore presenza di avvolgenti attacchi strumentali, o refrain più deliranti per arringare la folla, ma questo è quanto. Forse manca il gancio diretto capace di far fare il vero salto di qualità al combo mitteleuropeo, quel quid capace di scatenare davvero il moshpit tra gli headbangers in ascolto. Uno delle tracce più avvincenti del lotto è la titletrack, posizionata al numero sette nella tracklist, con quel suo ritornello solenne e cupo. Album che cresce con gli ascolti, certamente: l'adrenalina non manca, e pochi sono gli appunti davvero negativi da muovere nei confronti dei Wicca, e tra questi ribadiamo la poco spiccata propensione strumentale. Furiosi, ben suonati, mai noiosi anche senza toccare picchi orgasmici: onesto disco di thrash metal canonico, non sognatevi nemmeno di ascoltare qualcosa di qualitativamente elevabile al livello del thrash metal suonato in Germania qualche decade fa.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Hellcome 2. Sadsong 3. Tongue Of Confusion 4. Oppression 5. Mega City 6. Disneyland 7. Bloodrush 8. Generations Talk 9. Psychic Warfare 10. Pull Down The Wall
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Line Up
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Olymp a.k.a. Pädde - Vocals Robby Schmidt - Guitar Martin Schlegel - Guitar Angus - Bass Mario - Drums
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RECENSIONI |
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