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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Paramaecium - Exhumed Of The Earth
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( 3732 letture )
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Anno 1992: esce Turn Loose the Swans degli inglesi My Dying Bride, disco considerato tutt’oggi fondamentale nella crescita del doom più claustrofobico e malsano.
Anno 1993: esce Exhumed of the Heart e come spesso accade per i migliori, il disco viene ignorato. Grandissimo errore: poca stampa specializzata ne apprezzò il valore, pochi lanciarono segnali di smarrimento sonoro innanzi a tale opera.
Se non fossero esistiti i Paramaecium, adesso gruppi come Dusk, Khanate, Warhorse, My Shameful non sarebbero mai esistiti. Il doom più crepuscolare ha inizio qui, perché il già citato Turn Loose the Swans non ebbe tale potere di depressione e pesantezza.
Exhumed of the Heart spinge il doom un po più in là. Parti lente e claustrofobiche sì, ma con intermezzo death vecchio stampo (vedi Morgoth, Asphix, Pestilence, Gorefest).
Doppio pedale preciso e costante sia nelle parti lente che in quelle veloci e decise, growl che potrebbeo far impallidire il primo Chris Barnes, ritmiche serratissime e prive di qualsiasi forma di melodia e liriche (udite, udite) di stampo cristiano. The Birth and the Massacre of the Innocents è un concentrato (si fa per dire, sono piu’ di 17 minuti!) di death e doom allo stato puro, condito da una dolce ugola femminile e da un violino che spacca in due la song e se la riprende dettando i ritmi nella seconda parte. Injudicial riprende le tematiche care ai citati Morgoth e in parte ai primi Obituary (leggi Slowly We Rot), per poi rallentare su stanchi e pesanti sentieri, così come la successiva The Killing, mortale nella sua sofferenza. Un doom irragionevole, marchiato a fuoco, depressivo. La lentezza si sempre più presente, la mente rallenta, ci si perde, ci si aliena. I Paramaecium esprimono angoscia. Pura angoscia. Untombed non si discosta da The Killing e per il povero ascoltatore è notte fonda. Il crepuscolo prende forma. La song tiene alto il ritmo con intermezzi death, ma il senso non muta. The Voyage of the Severed ha il compito di non fare svegliare la propria vittima dal delirio in cui è capitata. Ritmiche che si muovono con fare sorvegliato lungo incostanti sentieri. Il nulla prende forma, il peccato prega, la stanza è più buia.
Se avrete la fortuna di trovarlo in giro, fatelo subito vostro.
Il doom più claustrofobico nasce qui. Capolavoro.
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7
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Disco di una bellezza inaudita, ignorato dai più perchè in quegli anni se non era marchiato Paradise Lost - Anathema - My Dying Bride automaticamente non valeva nulla. Voto 99, incommentabile la media voti dei lettori. |
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6
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95 e' un po' troppo, ma 80 ci sta tutto. 27 di media? ma sono matti? ha ragione chi dice che devono esser bimbiminkia |
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5
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Quoto Ubik e il recensore. Band geniale che ha sfornato un capolavoro ineccepibile. Solo pietà per i poveretti che hanno portato il voto lettori a 9 su 100. Probablimente erano i soliti bimbiminkia tredicenni che, dato il nome, speravano di trovarsi di fronte all'ennesimo clone dei Bring me the water o dei Bullet for my minchia ma hanno visto che così non era e ci sono rimasti male, votando 0. Questa è arte, nel pieno senso della parola, ma si sa, una certa arte presuppone anche una certa cultura per essere apprezzata. |
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4
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Grandissimo capolavoro del Death/Doom. L'ho scoperto da poco e mi ha rapito completamente tanto che lo sto ascoltando a ripetizione da 2 giorni! La 1 traccia è una delle migliori tracce D/D che abbia mai ascoltato la lieve voce femminile all'inizio e la delicata chitarra che poi sfocia in uno dei riff più belli che abbia mai sentito infine la spettacolare parte di violino con il pianto del bambino in sottofondo è uno dei momenti più emozionanti del disco. Anche le altre tracce del disco non sono da meno attestandosi quasi su livelli di assoluta eccellenza. Oggettivamente per il voto sarei su un 87 ma per l'emozione assurda che mi provoca la prima traccia arrivo a confermare il voto della recensione |
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3
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Capolavoro assoluto, commovente |
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2
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Questo è l'episodio più "duro". Bellissimi anche A TIME TO MOURN e WITHIN THE ANCIENT FOREST. Inizierei da questi... |
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1
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"Turn Loose The Swans" è uscito nel 1993; nel 1992 è uscito "As The Flower Withers". Ho ascoltato poco dei Paramaecium, ma mi riprometto di ascoltarli meglio. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Birth And The Massacre Of The Innocents
2. Injudicial
3. The Killing
4. Untombed
5. The Voyage Of The Severed
6. Haemorrhage Of Hatred
7. Removed Of The Grave
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Line Up
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Andrew Tompkins (vocals / bass) Jason De Ron (guitar) Jayson Sherlock (drums / cymbals)
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RECENSIONI |
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