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AUDITORIUM DI MILANO FONDAZIONE CARIPLO, LARGO GUSTAV MAHLER - MILANO

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FRONTIERS ROCK FESTIVAL
LIVE CLUB - TREZZO SULL\'ADDA (MI)

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Theory In Practice - Colonizing The Sun
( 4999 letture )
Se l'obbiettivo di questi quattro ragazzi in fase di composizione fosse stato causare annichilimento psico-motorio all'ascoltatore li si potrebbe considerare maestri solo per il fatto di esserci riusciti in modo inappuntabile. Ascoltare questo album significa essere tanto autolesionisti quanto mentalmente instabili, ed è forse proprio questo che rende Colonizing the Sun un gioiello nel suo genere, la sua capacità di rendere l'ascoltatore inerme di fronte al vortice di riff che si dipanano tra le multiformi strutture dei nove brani presenti e di trascinarlo in un psicotico turbinio di emozioni sottili e brutali, grazie all'alternarsi di episodi melodici e di situazioni estremamente violente e distorte, sia nelle sonorità scelte che nella tempistica. Ogni situazione proposta è infatti estremamente originale, e anche le parti più "orecchiabili" risultano sempre sperimentali e innovative grazie anche ad un sapiente uso delle tastiere, poco presenti sia per volume che per numero di interventi nei brani, che conferiscono un'atmosfera trasognata e malata all'opera. Musicalmente ci troviamo di fronte dunque ad un death metal ipertecnico e allo stesso tempo estremamente "melodico", una melodia però non di facile ascolto, come potrebbe essere quella degli in flames, ma estremamente ricercata, levigata e spesso dissonante. La perizia tecnica dei musicisti in questione è a livelli altissimi così come la capacità compositiva; i brani infatti pur essendo estremamente intricati nella struttura mantengono sempre una linea portante che li rendono distinguibili tra loro ed estremamente godibili ad ogni ascolto. Ovviamente è sottointeso che questa non è musica per tutti. La sua particolare genialità ha infatti bisogno di un orecchio piuttosto caldo e allenato per essere compresa, ma se si riesce a sostenere l'imponenza devastante dell'impatto iniziale l'interesse verso questo album non può far altro che aumentare, grazie anche ad una produzione cristallina che rende chiaramente distinguibile ogni strumento sebbene le chitarre, pur meritatamente, sovrastino in modo eccessivo basso e batteria, che svolgono ottimamente il loro lavoro senza però essere valorizzati a dovere, piccoli difetti comunque facilmente dimenticabili se paragonati all'unicità dell'opera di questi quanto mai in forma Theory In Practice.


VOTO RECENSORE
95
VOTO LETTORI
43.91 su 47 voti [ VOTA]
Macca
Giovedì 16 Luglio 2015, 10.10.13
8
Eh si qui siamo di fronte a un grande disco. Fortissimi richiami ai Death di Schuldiner, grandi capacità tecniche mai fini a sè stesse ma messe al servizio delle canzoni, grandi canzoni. Splendido, uno dei migliori che abbia ascoltato ultimamente. 87
Andy '71 vecchio
Mercoledì 21 Agosto 2013, 9.45.25
7
Davvero pazzeschi!Sembrano un ibrido folle tra i Death ed i Dream Theater,allucinanti!90!
Northcross1
Venerdì 5 Aprile 2013, 19.54.36
6
Ci vorrebbe una rece più accurata per un album come questo! Questi ragazzi sono davvero dei mostri, ascolti l'intro della prima traccia e dici: "Ma questi??" Impossibile stare fermi mentre ascolti quest'album. grandissimi! 95
Warty
Venerdì 9 Dicembre 2011, 21.32.54
5
Che mina ragazzi! 95/100
Ascarioth
Domenica 23 Ottobre 2011, 14.06.25
4
E che so questi, macchine? Fantastici...
He_Who_Sleeps
Lunedì 9 Giugno 2008, 17.25.58
3
spaventoso 90/100
He_Who_Sleeps
Lunedì 9 Giugno 2008, 17.25.40
2
spaventoso 90/100
Termaximum
Giovedì 30 Novembre 2006, 1.42.18
1
alieni .
INFORMAZIONI
2002
Listenable Records
Death
Tracklist
1. Colonizing The Sun
2. Conspiracy In Cloning
3. The Psychomantum Litany (chronicle excerpt)
4. Shapeshifter
5. Ashen Apocrypha
6. The Clockwork That Counts Aeons
7. Illuminati
8. Replica Dawn
9. This Town Ain't Big Enough For Both Of Us
Line Up
Henrik Ohlsson - Vocals, Drums
Peter Sjöberg - Guitars
Mattias Engstrand - Bass, Keyboards
 
RECENSIONI
85
 
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