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Azahel`s Fortress - The Chaos Kingdom
( 2516 letture )
Un clone originale.
Questo è il primo pensiero scaturito dalla mia mente, durante il primo ascolto di questo secondo lavoro firmato dalla one-man band austriaca Azahel's Fortress. Un ossimoro che sintetizza perfettamente l’intera essenza musicale contenuta in questo The Chaos Kingdom , ossia un black metal dalle forte tinte moderne, ispirate in toto da quel capolavoro dei Satyricon (purtroppo denigrato ingiustamente da molti) che risponde al nome di Rebel Extravaganza. Un lavoro che all’epoca –era il 1999- creò uno scisma di proporzioni epocali all’interno della scena black metal norvegese e non solo, nel quale Satyr riuscì nell’impresa di dare una visione socialmente attuale al black metal, oltre che proporre un notevole ammodernamento nei suoni e negli arrangiamenti. Parole queste che possono trarre in inganno, facendo pensare ad una virata commerciale della band norvegese –eventualità purtroppo accaduta nel black’n’roll del successivo Volcano-, ed invece Rebel Extravaganza era e rimane un inno alle paranoie mentali moderne, nel quale i Satyricon ci vomitano addosso un fiume di note marce fino all’osso dall’alto tasso di violenza. A livello prettamente stilistico, quello che contraddistingueva questo lavoro era una forte iniezione di partiture thrash, spesso e volentieri basati su tempi irregolari, affiancata ad un esteso utilizzo di riffs ed arpeggi atonali, costruiti appositamente per creare un senso di alienazione all’ascoltatore. Quest’ultima descrizione, trasferita a The Chaos Kingdom, rende perfettamente l’idea di cosa l’ascoltatore può trovare in questo lavoro degli Azahel's Fortress.

La sensazione di deja-vu è presente sin dall’opener Slave Of The Throne, che tuttosommato si dimostra essere un buon pezzo di questa particolare espressione del black metal. Ma già dalla successiva Mankind Misery inizia ad essere davvero difficile riuscire a mantenere alta la concentrazione per tutta la durata del lavoro in questione. Pur avendo riascoltato diverse volte il disco, ed apprezzato lo sforzo tecnico del mastermind Demonstorm Azahel, ho avuto come l’impressione che Slave Of The Throne rappresenti quanto il musicista austriaco avesse realmente da dire con questo disco, lasciando alle altre tracce il compito di “riempire” il tutto con delle variazioni sul tema. Di fatto, quella che veramente manca rispetto a Rebel Extravaganza, è quella sensazione di disagio, nevrosi e follia, ossia gli ingredienti nascosti che rendevano estremo e spiazzante – e quindi un capolavoro- quel disco.

In definitiva, questa proposta degli Azahel's Fortress poteva rivelarsi una interessante scommessa da parte della Bloodred Horizon, con la possibilità di andare ad esplorare un possibile percorso di un certo tipo di black metal purtroppo rimasto in gran parte adombrato, ma che manca quasi totalmente della sua parte emotiva. Senza di essa, i singoli brani risultano essere un mero assemblaggio meccanico di riffs più o meno intricati. Questo è il motivo principale per cui mi vedo costretto ad non poter dare la sufficienza a questo progetto.

Prima di chiudere la recensione, mi permetto di utilizzare questo spazio conclusivo, per ringraziare pubblicamente tutti i membri dello staff della redazione di Metallized, che in questi mesi di proficua collaborazione, hanno permesso al sottoscritto di tirar fuori quanto di meglio avevo da offrire come recensore di musica estrema. Ora le nostre strade si dividono, ma non è detto che in futuro remoto possano di nuovo incontrarsi.

The show must go on.



VOTO RECENSORE
54
VOTO LETTORI
18.75 su 16 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2010
Bloodred Horizon
Black
Tracklist
1. Slave Of The Throne
2. Mankind Misery
3. Dark Forest Kingdom
4. The Pagan Sun
5. Entkrist Pyromania
6. Behind A Mirror of Chaos
7. Days of Tyrants
8. Nachterwachen
Line Up
Demonstorm Azahel - Everything
 
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