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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 3004 letture )
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Nei tempi più gloriosi dell'arte, gli artisti si esprimevano imitando i grandi artisti del passato, e imitando trovavano se stessi. Un capolavoro era un'imitazione mal riuscita. di Eugenio Montale
Non pensate che abbia inserito questa citazione per definire la musica dei Coma un'imitazione mal riuscita e quindi un capolavoro, ma l'ho fatto per farvi capire che Excess imita quasi fedelmente gli artisti del passato, sia liricamente sia strumentalmente, quindi l'opposto di un capolavoro -a mio avviso. Vorrei sottolineare che non sono solito cercare equivalenze tra bands, in quanto credo che pochi abbiano avuto la fortuna di nascere geni introducendo un pensiero artistico nuovo perseguibile, e che i seguaci possano solo limitarsi nello sviluppare la linea tracciata, rendendola personale e riconoscibile.
Excess funziona, non posso dire che l'estrema qualità della produzione non giochi un ruolo importante nei confronti delle reazioni emotive, ma il volume d'attenzione manifestato verrà presto deviato dando spazio a dubbi di varia natura, escludendo sempre quelli a livello acustico e prettamente tecnico. Scorrendo il platter, godrete nel sentire l'ottima timbrica e tecnica di Piotr Rogucki, la solidità della ritmica di base supportata da Rafał Matuszak e Adam Marszałkowski vi farà sentire sicuri ma soprattutto non avvertirete mai una sensazione di soffocamento al cospetto del duo Dominik Witczak e Marcin Kobza, presenti in maniera adeguata e mai strafottente. I problemi iniziano a sorgere quando andiamo ad analizzare la qualità artistica delle 12 tracce presenti, misurando il grado di unicità, la robustezza compositiva e la singolarità artistica.
L'apertura con la title track Excess fa bel sperare: lo stile appare fresco, energico, voluminoso in ogni sua parte grazie all'introduzione di un'adeguata dose d'elettronica, con un Matuszak caldo ed avvolgente, posto -anche a livello di volumi- in primo piano rispetto al resto della band. Proseguendo con l'ascolto vi accorgerete che il panorama d'apertura cambierà colore, vi renderete conto che tutto sarà profondamente legato ai palesi richiami nei confronti di “grandi artisti del passato” quali Linkin Park, Pearl Jam e Tool. Fin qui le mie parole potrebbero anche non suscitare scalpore, molte bands si rifanno e si rispecchiano nei mostri sacri, ognuno di noi assimila indirettamente lo style dei grandi, ma se vi dicessi che le tre bands sopra citate -nel tour del 2007- sono state supportate proprio dai Coma? Per questa volta ometto il mio punto di vista in merito e lascio a voi la libertà di commentare la notizia.
Transfusion colpisce per la particolarità della tecnica vocale, il suono arriva potente e corposo, ma emula palesemente alcuni riff strapopolari dei Korn, suscitando rabbia e tanti perchè; Poisonous Plants, Confusion, Struggle, Witnesses Of The Decline Of The Ete, Eckhart - Bonus Tracks e F.T.P. sono un mix ti tante sonorità e passaggi appartenenti al panorama NuMetal, tutti riconoscibilissimi e ben definibili. T.B.T.R., Afternoons In The Colour Of Lemon, Silence And Fire e F.T.M.O. corrono parallelamente alla grande arte espressa da Eddie Vedder e compagni, copiando spudoratamente la tecnica vocale, facendomi rimanere letteralmente a bocca aperta, incredulo.
Non so cosa abbia spinto i Coma ad una spudoratezza così elevata: di contenuti corposi Excess ne è veramente carente, a parte il lavoro in studio che è letteralmente fantastico, ma di personalità se ne vede veramente poca. Vi consiglio comunque di ascoltarlo, una produzione così vale veramente la pena di essere gustata, ma per il resto continuate ad acquistare gli album che hanno segnato la storia, perché di emuli ne esistono fin troppi.
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1
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Non conosco la proposta musicale e mi documenterò...ma la copertina è davvero spettacolare e attraente! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01.
Excess 02.
Transfusion 03.
Poisonous Plants 04.
Confusion 05.
T.B.T.R. 06.
Struggle 07.
Afternoons In The Colour Of Lemon 08.
Witnesses Of The Decline Of The Ete 09.
Silence And Fire 10.
Eckhart 11.
F.T.P. 12.
F.T.M.O.
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Line Up
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Piotr Rogucki – voce Rafał Matuszak – basso Dominik Witczak – chitarra Marcin Kobza - chitarra Adam Marszałkowski – batteria
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RECENSIONI |
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