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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Fatum Elisum - Fatum Elisum
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( 3559 letture )
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Procuratevi una buona muta da sub, una maschera e soprattutto delle bombole molto capienti e, solamente dopo esservi forniti di tutto questo materiale, schiacciate il tasto play del vostro stereo, perché l’ascolto di questo album vi sprofonderà in un abisso nerissimo dal quale sarà possibile riemergere dopo 54 lunghissimi minuti d’apnea. I Fatum Elisum provengono dalla Francia ed esordiscono nel 2008 con un demo omonimo, prontamente ristampato dall’ albionica Aestethic Death Records, la quale si preoccupa di pubblicare anche questo spaventoso omonimo platter di asfittico doom/death che non lascia nessuna concessione alla melodia.
Mentre finisco di preparare l’attrezzatura per l’immersione, lascio partire l’intro dell’album, che si presenta vagamente somigliante a quella dello storico Crucidiction dei Tristitia, così – per associazione di idee – inizio a prefigurarmi un rilassante bagnetto nelle calde acque del Mediterraneo; mi immergo d’un tonfo nell’ascolto dell’iniziale In Vain, ma rimango letteralmente travolto dalla straripante potenza sprigionata da questo combo transalpino, che mi risucchia in un gelido vortice dove le chitarre distruggono tutto rendendo vano ogni tentativo di aggrapparsi. Le vocals alternano parti strazianti ad un growling molto aggressivo, mentre il drumming non si limita al classico “tum, tum, tà”, ma si adopera anch’esso per finire di demolire quelle poche cose che erano sopravvissute alla furia delle acque. Un breve episodio in clean vocals lascerebbe pensare ad una insperata quiete, ma ovviamente si tratta semplicemente dell’occhio del ciclone; difatti segue uno stacco death metal in puro stile anni ’90, che rinvigorisce la forza d’urto del brano facendone una opening track micidiale. Con Phantom la nostra discesa verso il fondo continua, 16 minuti abbondanti nei quali iniziamo ad ambientarci in questo mondo ostile, ma cominciamo anche ad apprezzarne le sue bellezze: difatti il brano, dopo l’iniziale mazzata, si concede momenti più accessibili, parti in clean vocals molto interessanti ed addirittura uno stacco inaspettatamente melodico che stupisce per gli influssi quasi rockeggianti. Ormai abbiamo raggiunto il fondo del nostro abisso e con il sopraggiungere della title track, scompare anche l’ultimo raggio di luce lasciandoci in un buio desolante. Anche l’aria inizia a venir meno, le vocals del singer Ende si fanno sofferte; rantola, sussurra ma riprende le forze per affrontare una splendida parte in stile canto gregoriano che definirei decisamente atmosferica e piena di pathos. Proprio le vocals del camaleontico Ende, sono uno degli elementi più interessanti nell’economia dei Fatum Elisum, in quanto capaci di spostarsi dal classico growling, allo screaming, passando per le clean vocals – quest’ultime molto ispirate – per concludere con delle parti recitate molto concitate, al limite della sofferenza fisica, che sicuramente rendono ancora più strazianti le atmosfere di questo lavoro.
Proseguendo il nostro viaggio nei meandri oscuri dell’abisso creato da questi cinque musicisti d’oltralpe troviamo Dancer of Spirals, anch’essa con un minutaggio ben superiore ai 12 minuti, nel corso dei quali si spazia continuamente da parti più ritmate e pulsanti, a sezioni più cadenzate; tuttavia senza raggiungere mai i picchi di pesantezza toccati dalle precedenti composizioni. Ancora una volta la mia attenzione è catturata dalle vocals, particolarmente strazianti, che possono riportare alla mente i teutonici Bethlehem dei periodi di Dictus Te Necare, oppure i grandissimi Unholy dell’ormai storico The Second Ring Of Power. Intorno la metà del brano troviamo un interessante stacco death metal con tanto di “Uh!” in stile Tommy G. Warrior - che fa tanto anni ’80 - mentre segue un passaggio atmosferico recitato in madre lingua e che, come in molte altre band francesi, non può proprio mancare. Conclude l’opera Lama Sabacthani, breve outro che restituisce il nostro corpo alla terra ferma, non senza averlo prima martoriato, ma ancora in vita per poter raccontare al mondo questa spaventosa esperienza. Fatum Elisum è un disco potentissimo, riservato ai soli amanti del genere ma che sa donare molti momenti di pura emozione. Rivelazione assoluta!
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Sono arrivato lungo ma alla fine sono riuscito a recuperarlo. Ottimo disco e band da seguire con attenzione, per il momento le mie preferite 'In Vain' e 'Dancer of Spirals'. A voler fare il pignolo avrei dato qualche decimale in meno, 87-88...ma son quisquilie. Grande album e ottima rece. |
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Una sorpresa davvero inaspettata! Band davvero incredibile, consigliatissimo! |
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Perfetto! Abbiamo chiuso il cerchio, è un vero piacere! Magari presto facciamo una chiacchierata lontana dal forum... |
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Eh, figurati se non piace l'industrial, ho appena preso la ristampa rimasterizzata del primo Genocide Organ, diciamo che il 90% delle uscite Tesco entrano direttamente in casa mia. Quindi sì, possiamo andare a braccetto...XD. Cmq, disco ordinato, tempo 10 giorni e sarà mio... |
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@enry: grazie per la fiducia! se ti piace anche l' Industrial possiamo andare a braccetto... |
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Mmm, io ero quasi tentato di prenderlo il 'remake' di SUIZID...Yes Furio, gusti molto simili a quanto pare, avrò un occhio di riguardo per le tue rece. |
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Ho ascoltato qualcosa tratta dal rifacimento di SIUZID, ma sono esattamente d'accordo con te... Io considero Dictus te Necare il loro apice assoluto, ma anche il 7" Alles Tot è micidiale!! Devo ancora ascoltare il nuovo mini... |
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vista la presenza di aficionados dei Bethlehem...che ne pensate della loro reunion con il tizio degli Shining alla voce? ho evitato come la peste il rifacimento di SUIZID, mentre sto ascoltando il nuovo EP...son tornati al passato, però trovo il tutto un po' artefatto... |
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Mamma mia che album. Da far rizzare i capelli!!! Eccezionale davvero: ben confezionato, duro, spaventoso... bello davvero. |
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Caro Enry mi sa che abbiamo gli stessi gusti musicali, eh? Alla prossima... |
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Mi fido e me lo prendo. Ah, mi aggiungo ai pochi fans di Bethlehem e soprattutto Unholy (band assolutamente eccezionale). |
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... è un piacere incontrare un'altro fan dei Bethlehem! Pensavo di essere rimasto il solo... la citazione ovviamente riguarda le sole vocals! |
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beh se mi citi i bethlehem dei tempi d'oro, non posso che far altro che concedergli un ascoltata... |
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Idem. Lo ascolterò sicuramente. |
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Curiosità a mille, dovrò procurarmelo di sicuro. |
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wow... messa così non si può evitare di procurarselo! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1 - Eli Eli 2 - In Vain 3 - Phantom 4 - Fatum Elisum 5 - Dancer of Spirals 6 - Lama Sabachtani
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Line Up
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Ende - (vocals) Hugo - (guitar) Christophe (guitar) Asgeirr (bass) Christophe (drums)
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