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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 1210 letture )
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Questo articolo riguarda un tipo di lavoro che non sempre si recensisce su
un sito metal. Allo stesso tempo pur trattandosi per lo più di musica
elettronica può essere interessante, almeno credo, anche in riferimento alle
molte band che stanno contaminando negli ultimi anni (o meglio decenni) il
metal con sonorità elettroniche di varia origine. Gli IndieB sono una band
italiana, originariamente formata da due soli elementi, ed oggi composta da
quattro musicisti che si dedicano rispettivamente a campioni, basso,
chitarra e voce. Sebbene mischino le diverse sonorità emerse negli ultimi
anni di questa giovane tradizione a chitarre fortemente orientate verso un
certo tipo di classic-metal, credo sia preferibile evitare ovvi
fraintendimenti. Non ci troviamo di fronte a nuovi emuli di Rammstein o
simili, la musica proposta è strettamente elettronica nella mentalità, al di
là dell' essere suonata con l' aiuto di strumenti convenzionali; è musica
fondata sui loop e sul groove. L' elettronica non viene semplicemente ad
aggiungere colore ,ma costituisce, a mio avviso, la vera struttura portante
nella maggior parte dei brani. Le canzoni toccano diversi tipi di atmosfere,
passando da brani più vicini al metal (Black, Trashid) a quelli più
accomodanti e melodici (130) per finire con altri più marcatamente
ambient-elettronici e vagamente anni '80 (Reformhouse, Warm People). A
questo si aggiungano degli interessanti "episodi" vicini alla dance
industriale (Fast e Slowdown). La qualità della rifinitura sonora è
inevitabilmente un parametro cruciale per valutare un disco di questo tipo,
e da questo punto di vista gli IndieB non sembrano affatto esordienti, i
suoni sono "ben limati" e poco sembra lasciato al caso, il solo appunto che
mi sento di muovere in materia riguarda un certo "ossequioso" rispetto che
si sente qua e là per il lavoro dei più celebri tra i grandi dj dell' ultima
generazione (Aphex Twin e Squarepusher soprattutto). La cosa che invece
anche dopo numerosi ascolti stenta a convincermi è la scelta sulla
"strutturazione" della band. Non metterei certamente in discussione l' idea
tutt' altro che peregrina di "suonare" musica elettronica con gli strumenti,
ma faccio fatica a riconoscere in questa scelta la migliore che gli IndieB
potessero fare, per le caratteristiche stesse del loro sound, al di là del
migliore impatto live che probabilmente garantisce. Dopo aver ascoltato un
po' di brani si ha la sensazione che le parti elettroniche siano "un po'
troppo suonate" e che quelle suonate siano "un po' troppo elettroniche", non
a caso i passaggi che mi hanno convinto maggiormente sono quelli più
prettamente tendenti al sintetico, in cui il groove della band italiana esce
fuori scevro di incertezze e convincente. Un' ultima osservazione riguarda
il cantato; la voce del vocalist Paolo è profonda ed affascinante, specie
nei passaggi più calmi, ma trattandosi di un sound che troverebbe il giusto
riconoscimento a livello almeno europeo, (più che nazionale) sarebbe
opportuna una cura maggiore per alcuni dettagli (la pronuncia soprattutto)
su cui avrei sorvolato se si fosse trattato di un demo. Rimane al di là di
tutto un fatto incontestabilmente positivo, la proposta IndieB è decisamente
al passo con i tempi, anche se da rifinire. Una band italiana che si sforzi
di creare uno stile personale, originale, rimane a nostro avviso al di sopra
di qualunque inutile "re-interprete" di idee altrui, anche del più
impeccabile. E' certamente un bene che "l' orticello tricolore" proponga
virgulti originali, e probabilmente se son rose fioriranno.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Abuse
2. 130
3. Black
4. Misunderstood
5. Ashtrip
6. Slowdown
7. Trashid
8. Reformhaus
9. To Play
10. Warm People
11. Fast
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Line Up
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Xanion : Campioni
Voxnoise : Voce
MrMorbid : Basso
Franz : Chitarra
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RECENSIONI |
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