|
27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
|
|
|
( 2273 letture )
|
Attivi nel circuito metal Siciliano ormai fin dal lontano 1989 -seppur non consecutivamente- e con un paio di demo ed un mini ufficiale alle spalle, gli Infernalia giungono oggi, dopo alcuni cambi di formazione, alla produzione di un nuovo demo di cinque pezzi. dall'artwork scarno, ma mette in mostra una band coesa, debitrice sicuramente verso schemi e modelli ormai consolidati fin da prima della loro formazione, e di conseguenza non in grado di offrire spunti di particolare originalità all'interno della loro proposta musicale. I nostri si mostrano comunque in grado di rielaborare la lezione appresa dai grandi in maniera efficace, senza troppi fronzoli e senza voli pindarici che, data l'estrazione di base, non porterebbero molto lontano. La musica degli Infernalia è infatti poggiata su una solida base thrash, che arriva spesso a ridosso del death ed a tratti anche del black, ma non valica mai questi confini nonostante la voce assolutamente "rasposa" di Marco. Gli affilati riff che formano lo scheletro delle composizioni della band sono sempre chiari, pesanti, semplici e concreti e mostrano una chiara discendenza dalla matrice thrash della prima ora, che può far venire in mente qua e là qualcosa dei Metallica più basici degli inizi, mixati però con alcune solide basi heavy da un lato, e con l'oltranzismo più marcato di gruppi quali Kreator e Carcass dall'altro. Tuttavia quel che maggiormente mi piace di My Will è il suo fondarsi su mid tempos rocciosissimi, senza lasciare tutto all'impeto delle accelerazioni, con tutti gli strumenti al loro posto e con l'inserimento di alcuni soli che, pur non mostrando contenuti tecnici di rilievo particolare, sono semplicemente funzionali alla proposta degli Infernalia e non privi di un certo gusto.
L'opener From the Abyss to the Glory mostra le qualità del gruppo alle prese con un pezzo che potrebbe essere considerato di area Schizo, per poi passare con Morbid Love ad un cadenzatissimo e marziale approccio che, nonostante l'impianto pesante, coniuga correttamente la crudezza e la ruvidità degli strumenti e della voce con un retrogusto di sapore heavy, che trovo abbastanza riuscito. Le qualità di questo pezzo sono poi sostanzialmente confermate dalla title-track. Più aggressiva, ma sempre in maniera controllata, la martellante To Kill Or Not To Kill, che è proprio il pezzo che trovo (voce a parte) più vicino a certi Metallica. Chiusura affidata a We Are Slaves, con i bpm che salgono (senza esagerare) ed alcune tinte piacevolmente oscure ad insinuarsi nella trama musicale.
Un lavoro che non inventa nulla e probabilmente non si sogna di farlo, ma che semplicemente funziona nella sua diretta semplicità, nel suo non voler strafare, nel non voler esagerare, nel suo curare la registrazione al meglio delle proprie possibilità (effettuata a Catania sotto l'occhio vigile di Fabio Monaco, in passato vicino agli Schizo), e che quindi può soddisfare almeno chi è in cerca di qualcosa di affidabile in questo settore. Per la cronaca gli Infernalia sono ormai da tempo promotori del Siracusa Extreme Metal Fest, giunto -se non erro- alla quarta edizione, ed anche questo testimonia la voglia di fare di questi ragazzi.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
4
|
La definizione "rasposa" riguardo alla voce è semplicemente magistrale... grandissimo! |
|
|
|
|
|
|
3
|
Fucking great stuff !!!!!!!!!! |
|
|
|
|
|
|
2
|
Bel lavoro, un fino gusto old shool, se ne sentiva proprio la mancanza!!!!... |
|
|
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. From the Abyss to the Glory 2. Morbid Love 3. My Will 4. To Kill or Not to Kill 5. We Are Slaves
|
|
Line Up
|
Marco Di Dato (Voce, Chitarra) Fabio Belluomo (Basso) Mirko Ambrogi (Chitarra) Salvo Messina (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|
|